E se ci ritrovassimo?

its_denise_ द्वारा

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COMPLETA C'era una volta- No aspettate questa non è una favola. Bè avrebbe potuto esserla se solo qualcuno qu... अधिक

Cast
Prologo
1. Tornare a casa
2. Il mio peggior incubo
3. Altro che cenerentola
4. Primo giorno di scuola
5.Farai un figurone stasera
6.Vedi di stare più attenta
7.Noah Miller
8.Dovrei chiamare un'oca e usarla come traduttrice
9.In effetti hai un bel culo
10.Stasera hai fatto faville
11. Guarda il lato positivo ti ho già fatto gemere
12.Ora ne paghi le conseguenze
13.Sapevo di averla lasciata da sola
14.Ho visto di meglio
15.A me il bacio non lo dai?
16. Ho uno spray al peperoncino e non ho paura di usarlo
17.Era solo la cosa giusta da fare
18.Non sai contro chi ti sei messa
19.Devi sapere caro Collins che io non perdo mai
20.Mi piace metterti sulle spine
21.Mister sono bello ma senza cervello
22.Non hai ucciso nessuno vero?
23.Adesso ci sono anche io nei guai
24.Ti fidi di me?
25.Hai la pelle d'oca Phoebe
26.Sei bella
27.Sei tu il suo punto debole
28.Stai marcando il territorio Collins
29.Ci vediamo presto Phoebe
30.Stavo solo ballando idiota
31.Sono fottuto
32.Se fa male non è amore
33.Maledetta sfiga
34.Tanto so che ti piaccio
35.Perchè non ti strozzi con la tua stessa saliva?
36.Che i giochi abbiano inizio
37.Non ti sono così indifferente
38.Ho una voglia matta di baciarti
39.Apri gli occhi
40.È persa di te, come tu lo sei di lei
41.Baciami coglione
42.Adesso ricordo il motivo per il quale mi piaci
43.Sbaglio, o mi stavi fissando il sedere?
44. Sta zitto e baciami
45. Siamo noi l'ancora di salvezza di noi stessi
46.Io sono la detective Decker
48.Sotto il cielo stellato di Coney Island
49.Cosa ti succede?
50.Sei arrabbiata
51.Ti odio
52.Sto per vomitare
53.Dobbiamo trovarle
54.Non riusciremo mai a tornare a casa
55.Salvami
56. E se ci ritrovassimo?
Epilogo
Ringraziamenti

47.Dentro fino al collo

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its_denise_ द्वारा

Ditemi che non sono morta, vi prego!

Il nulla mi avvolge, non vedo altro se non tutto nero.

Mi sembra di fluttuare e mi chiedo se nelle ultime ore io abbia fatto uso di sostanze senza ricordarmelo.

Mi giro, cercando di trovare qualche scorcio di luce da poter raggiungere, ma nulla.

Dove diavolo sono finita santo cielo!

Ad un certo punto, sento dei leggeri mormorii che pian piano diventano sempre più nitidi alle mie orecchie, ed ecco che un grande fascio di luce mi abbaglia.

Quindi sto per raggiungere la morte?
Dio sapevo che sarei dovuta rimanere a casa!

Cosa diavolo ho nel cervello?

Le voci si fanno sempre più vicine e i toni sono così alti da farmi scoppiare la testa.

E poi ecco quel fascio di luce avvolgermi.

Cerco di mettere a fuoco l'ambiente che mi circonda ma non vedo un accidenti.

Dovró assolutamente mettere gli occhiali, ma prima voglio capire se Dio ha deciso finalmente di prendermi con sè, e ciò giocherebbe a mio favore: niente più cadute né più figuracce, in pratica un sogno!

Se solo non fosse che in questo ci sarei solo io, senza le persone che amo a farmi compagnia, sarebbe tutto perfetto.

D'altra parte però, potrei rivedere di nuovo papà...

Ad un certo punto, riesco a scorgere in tutto questo bianco, una sagoma nera che si fa sempre più vicina a me.

Ecco sapevo di essere passata a miglior vita!

Mi lecco le labbra secche, e con quel poco di voce che ho, lo chiamo: "Dio?"

Attendo una risposta, nel mentre cerco di mettere sempre più a fuoco la figura dinnanzi a me.

E poi la sento... sento quella voce che sono sicura mi seguirà ovunque.

"Meglio Phoebe... Sono Blake!"

Ed è in questo momento che apro del tutto gli occhi, accecandomi con la luce proveniente dalla finestra di camera mia.

Un attimo...

Come diavolo ci sono arrivata qui?

Sbatto più volte le palpebre, e oltre alla figura del moro, riconosco anche quella di Anne, Miranda e... Alex.

Sono tutti qui in camera mia, fissandomi come se da un momento all'altro potessi di nuovo ritornare in quel mondo oscuro.

"Phoebe! Dio mio! Mi hai fatto prendere un grosso spavento" la voce della mia migliore amica è carica di preoccupazione.

Si avvicina al mio letto, e la sua mano calda entra in contatto con la mia gelida.

"Io-." vengo bloccata dalla voce di Miranda.

"Davidson! Non posso crederci davvero che mi stavi per lasciare sola con Anne! Come avrei fatto a sopportarla?!" afferma con voce plateale mentre la mora al suo fianco la fissa con uno sguardo non molto amichevole.

"Spiritosa" borbotta Anne "Al massimo sono io quella che dovrebbe lamentarsi qui, non tu... Miranda!"

Il loro battibecco continua non so per quanto tempo, tanto che alla fine Alex e Blake sono costretti ad intervenire.

Rido per la comicità della situazione, ma una forte fitta alla tempia mi porta a strizzare gli occhi.

Solo adesso mi accorgo di quanto stia male.

Sembra che un grosso camion mi sia passato sopra più e più volte.

La testa sembra quasi scoppiarmi, mi sento ardere ma allo stesso tempo congelare, per non parlare del dolore costante ad ogni piccolo movimento che compio.

La voce di Alex mi riporta con i piedi per terra.

"Credo sia meglio che noi andiamo via" dice ma viene fulminato dalle mie amiche "Okay scusate! Era solo un'idea" alza le mani in segno di resa per poi avvicinarsi a Blake.

"Credo che Alex abbia ragione!" afferma quest'ultimo "Phoebe ha bisogno di riposo"

Ovviamente anche lui viene fulminato dalle mie amiche, ma poi sembrano pensarci su.

"Phoebe, va bene se andiamo via?" con il suo tono apprensivo Anne si avvicina nuovamente a me, seguita da Miranda.

"Se vuoi possiamo buttare fuori questo due idioti, e rimanere solo noi. Effettivamente si inizia a stare stretti qui" la rossa fa finta di farsi aria con la mano.

Sorrido.

Nonostante siano matte da legare, non posso non ammettere di adorarle.

"Andate! Io starò bene, insomma ragazze non sono mica in punto di morte... è solo un po' di febbre!"

Ed in quel momento mentre le mie amiche sembrano essere in procinto di andarsene, come un fulmine mia madre si precipita in camera mia.

È ancora vestita con gli abiti del lavoro, un classico tailleur nero e delle scarpe col tacco.

Deve essersi precipitata qui dopo aver saputo che sono svenuta sul pavimento del bagno della scuola.

"Oddio Phoebe! Ma che è successo?!" si lancia letteralmente su di me tanto dal farmi scappare un piccolo mugolio di dolore.

"Mamma... così mi uccidi!" cerco di dire, la voce attutita dal suo abbraccio.

Lei subito scioglie le braccia dal mio collo, e se prima sembrava preoccupata per me, adesso sembra quasi in procinto di commettere un omicidio.

"Cosa ti avevo detto? Dovevi rimanere a casa! E invece cosa fai?" inizia ad alzare la voce cosa che il mio mal di testa non sembra apprezzare "Ovviamente fai sempre come ti pare, e queste sono le conseguenze!"

Il suo viso è arrossato e ho quasi paura possa uscirle del fumo dalle orecchie.

"Mi dispiace" ammetto ad occhi bassi, rendendomi conto della cavolata che ho fatto.

Però dai, non sono mica uscita di casa in piena guerra col rischio di potermi beccare una pallottola in pieno petto.

"Adesso signorina, rimarrai a letto fino a quando lo dirò io!" mi punta un dito contro prima di congedarsi.

Rilascio un sospiro di sollievo.

Lucy... hai bisogno di un uomo.
O al massimo di qualche distrazione.

Poco dopo anche le mie amiche e Alex vanno via, lasciando soli me e Blake.

Che novità!

Il moro si avvicina a me, guardandomi dall'alto verso il basso, facendomi sentire più piccola di quanto io già sia vicino a lui.

"Hai bisogno di qualcosa?" mi chiede con quel suo tono di voce dolce come il miele.

Si.

Io e te nel letto ora.

Ma ovviamente non glielo dico, o potrebbe prendermi per pazza.

O forse no...

Probabilmente gli piacerebbe.

Dio Phoebe, che diavolo vai  pensando?!

Mi schiarisco la voce per i pensieri poco casti che sta facendo la mia mente.

"Puoi portarmi un bicchiere d'acqua?"

Il moro annuisce, per poi aprire la porta di camera mia ed inoltrarsi in corridoio.

Cerco di alzarmi con il busto ma il mio corpo sembra non voler proprio collaborare, per cui sbuffo.

Non me ne va una bene!

Oggi avrei potuto attuare il mio piano di cercare Ashton, ma ovviamente ecco che la sfiga mi perseguita.

Quindi mi sembra più che ovvio che la missione "cerchiamo il ragazzo della mia amica che probabilmente è evaso di prigione ma non voglio crederci" sia saltata.

Un rumore mi porta a girarmi nella direzione di Blake, che fa il suo ingresso in camera mia con un bicchiere.

Me lo consegna, per poi sedersi vicino a me.

Bevo come se non lo facessi da giorni, mesi o addirittura anni.

La mia bocca è improvvisamente diventata secca, al pari del deserto del Sahara.

Successivamente mi allungo sul comodino così da poggiarci sopra il bicchiere.

"Quindi sei svenuta in bagno?" mi chiede e io per poco non mi alzo e gli tiro una sberla.

No okay forse non è il caso di farlo. Sarebbe troppo violenta come cosa.

"No, volevo solo farmi un pisolino sul pavimento del bagno. Dicono sia molto comodo!" alzo un sopracciglio.

"Si, questo l'hai detto anche del mio petto quando l'hai ripetutamente tastato mentre ti portavo in macchina" si morde il labbro cercando di nascondere un sorrisetto malizioso.

Sgrano gli occhi.

"Io- cosa?!" sento il mio viso diventare di fuoco, e questa volta non per colpa della febbre.

"Oh sì! Hai anche detto qualcosa del tipo: Blake se il tuo petto è così duro come la pietra, non mi immagino il tuo sedere!" scimmiotta la mia voce, e non ho neanche la forza di riprendergli il modo in cui mi ha imitata, tanto che sono basita.

"Ho detto davvero quelle cose?" la mia voce è stridula e per poco non mi strozzo con la mia stessa saliva.

"Già. Adesso che ci penso c'è anche altro duro come la pietra, come ad esempio il mio ca-." lo fermo cominciandogli a lanciare tutto quello che mi capita sotto tiro.

Se potessi gli lancerei anche il comodino, ma poi chi se la sente mia madre.

"Razza di idiota, cosa diavolo stai dicendo!"

Schiva ogni oggetto che gli lancio, cominciando a ridere come un pazzo.

"Rilassati Phoebe! Intendevo il mio cazzuto ego!" mette le mani avanti per proteggersi da un altro mio ipotetico lancio.

Mi guardo intorno e capisco di avergli buttato addosso già tutto, per cui l'unica soluzione sarebbe quella di buttarmi anche io.

Mi prenderà?

Meglio rimanere col dubbio.

Non lascerò mai questa parte ormai riscaldata del letto.

Le risate di Blake man mano cessano fino a lasciare spazio al completo silenzio.

Passano minuti che mi sembrano infiniti, fino a quando non è lui stesso a spezzarlo.

"Credo sia arrivato anche per me il momento di andarmene" afferma per poi avvicinarsi alla sedia della mia scrivania ed infilarsi il cappotto.

Tutto l'entusiasmo di poco prima lascia spazio alla tristezza.

Il moro si avvicina alla porta, mettendosi il suo zaino in spalla, ma prima che possa dire qualcosa, lo precedo.

"Resta qui!" le parole mi escono di getto, con molta urgenza e in tono supplichevole "Uhm, bè ecco sempre se ti fa piacere" cerco di darmi un contegno e salvare quel poco di dignità che mi rimane.

Ma poi ricordo...

Io sono nata senza dignità! Non l'ho mai avuta.

Per questo da quando ero piccola, ho sempre pensato che il dottore che ha fatto partorire mia mamma, alla mia nascita non abbia detto "sua figlia è in perfette condizioni" o anche "sua figlia pesa tre chili".

Sono al cento per cento sicura che il dottore abbia detto: "sua figlia è nata con una patologia molto rara... senza dignità!"

"Phoebe?" Blake mi passa una mano davanti agli occhi così da farmi risvegliare dal mio stato di trance "Ci sei?"

Annuisco.

"Si, certo! Dicevi?"

"Che se per te va bene, posso rimanere" ripete "Volevo lasciarti riposare, e poi sarei ritornato dopo"

Ed ecco ritornare l'allegria che avevo completamente perso prima.

"Tranquillo! Anzi mi fa piacere avere un po' di compagnia" sbatto una mano sul posto vuoto del mio letto "Vieni"

Blake non se lo lascia ripetere due volte.

Si leva il cappotto indossato poco prima, e successivamente le scarpe.

Sta per sdraiarsi vicino a me quando gli sorge un dubbio.

"Aspetta" si allontana "Posso sdraiarmi oppure mi butterai per terra come la scorsa volta?"

Faccio un sorrisetto.

Allora se lo ricorda!

Che peccato avrei voluto farlo, ma sono stata beccata.

"Potrei..." ammetto vaga "Ma chi lo sa! Adesso vieni!"

Detto questo scivola vicino a me, circondandomi il busto con il suo braccio muscoloso.

Mi accoccolo sul suo petto fino a sentire il respiro farsi subito più pesante.

"Sogni d'oro Phoe-Phoe" mi dice prima di lasciarmi un bacio tra i capelli.

E poi... poi cado in un sonno profondo, facendo sogni che bè, meglio non dire.

🐳🐳🐳

Non so quanto io abbia dormito.

Ma una cosa è certa, quando capisco di essere effettivamente sveglia sono tutt'altro che riposata.

Per cui decido di non aprire gli occhi, bensì mi giro sul fianco destro cominciando a pensare ad un qualcosa a cui sognare.

Voglio riaddormentarmi, ma diamine! Non ci riesco!

Inoltre sento una sguardo molto insistenze su di me, quasi cercasse di perforarmi il cranio, così decido di aprire gli occhi.

Davanti a me vedo Blake fissarmi intensamente, le pupille dilatate e un piccolo sorriso sulle labbra.

E sarebbe una cosa carina se solo non sbattesse le palpebre in quel modo inquietante.

"Sei consapevole di sembrare uno stalker?" la mia voce esce quasi in un sussurro.

Cerco di farla tornare con un colpo di tosse.

"E tu di essere bella anche quando dormi?"

Aggrotto le sopracciglia.

Da quando Blake è così romantico con me?

Insomma mi sarei aspettata una battutina sul mio parlare nel sonno, o sul mio dimenarmi e scalciare al pari di kung fu panda.

Non mi da neanche il tempo di rispondere che si avvicina, sfiorando le mie labbra.

Mi ritraggo di scatto, rendendomi conto del mio stato pietoso.

"Hey idiota!" con il braccio gli do una leggera spintarella sulla spalla "Ti beccherai l'influenza se continui a baciarmi!"

E dallo sguardo che mi rivela, capisco che non può fregargliene di meno.

E la cosa ammetto che mi fa riscaldare il cuore, se fossi stata io non mi sarei neanche lontanamente avvicinata a lui.

Che brava ragazza che sei Phoebe, davvero!

Il moro si avvicina di più a me, fino a far sfiorare i nostri nasi.

Il mio respiro si fa pesante, o perlomeno più pesante di prima, e il cuore comincia a battermi incessantemente nel petto.

Come è possibile che a distanza di mesi da quando abbiamo recuperato il nostro rapporto, i miei sentimenti si siano amplificati sempre di più?

Insomma non dovrebbe esserci un limite massimo per questi?

Perchè andando avanti di questo passo, mi prenderò una grossa sbandata per Blake.

Anzi, che dico...

Io sono già innamorata di lui!

E questo pensiero non può far altro che levare un grosso macigno dal mio petto, quasi fosse una verità mai accettata.

Io sono innamorata di Blake.
Io sono innamorata del mio ex migliore amico, del mio vicino di casa.

Dio!

"Allora al diavolo la salute! Se dovessi scegliere fra questa e baciarti, credo che la risposta sia più che ovvia!" le sue parole mi riportano con i piedi per terra, lontana dai costanti pensieri che mi affollano la testa.

Mette una mano dietro al mio collo facendomi il solletico, avvicinandosi sempre di più.

"Uhm quindi, mi starai lontano così da non prendere l'influenza vero?"

Si lecca le labbra con fare seducente, e io non posso essere che rapita da tale gesto.

Okay calma e sangue freddo Phoebe!

Calma e sangue freddo!

"Non saprei... dimmelo tu" detto questo con uno scatto veloce si tuffa sulle mie labbra facendomi perdere il lume della ragione.

Cosa dicevo? Calma e sangue freddo? Forse qualcosa è andato storto.

Ci baciamo in modo lento, dolce, quasi il moro avesse paura che da un momento all'altro io possa svenire per la febbre alta.

E bè effettivamente ha ragione, potrei farlo, ma il motivo non sarebbe il mio malessere.

Il motivo è un idiota che ha rapito il mio cuore, tutto muscoli e con uno sguardo tale da farti sentire nuda, indifesa, fragile.

Le nostre lingue stanno per incontrarsi quando sento una voce fin troppo familiare.

"Siete consapevoli di essere tanto teneri?" non appena capisco che non si tratta di un sogno, ma della triste realtà, spingo Blake lontano da me per poi alzarmi alla velocità della luce e fissare mia madre sorridere sull'uscio della porta.

Dovrò chiuderla a chiave la prossima volta, anzi la farò sigillare così che solo una swat potrà buttarla giù.

Ma ahimè, so che mia madre sarebbe capace di ingaggiarla lei stessa, e non finirebbe bene.

"Mamma!" sto per urlarle contro quando ecco mio fratello fare la sua comparsa.

Non sapevo che avessero in mente di fare una bella riunione di famiglia, o almeno mi sarei resa presentabile.

"Cosa succede qui?" domanda allarmato probabilmente dopo avermi sentita strillare, ma poi sposta il suo sguardo sulla persona al mio fianco e vorrei tanto dirgli di scappare ma è troppo tardi "E perchè Blake è nel letto con mia sorella?" assottiglia lo sguardo e sembra quasi incenerire il moro.

Okay, la situazione sta degenerando... perchè non posso avere una famiglia normale?

Blake sembra essere a corto di parole, quasi fosse stato paralizzato dagli occhi di mio fratello, così decido di spostare l'attenzione su di me.

"E voi perchè siete nella mia camera, oltretutto senza il mio permesso?!" alzo il tono di voce facendo un grandissimo sbaglio.

La gola inizia a bruciarmi sempre di più, mentre la testa sembra volermi scoppiare.

Non do neanche loro il tempo di rispondere e li mando via, con la promessa che se non l'avessero fatto seduta stante, avrei spifferato a tutti di come mia madre al ballo del primo anno, aveva rubato dei biscotti alla madre di Josh, un mio ex compagno di classe.

Per quanto riguarda mio fratello, l'ho minacciato di raccontare a tutti di come al terzo anno, avesse fatto il casca morto con la mia attuale professoressa di fisica, beccandosi la sospensione.

Inutile dire che se la sono data a gambe levate.

Una volta fuori, mi butto di nuovo sul letto, mettendomi il cuscino in faccia così da reprimere un urlo.

Blake si stende nuovamente vicino a me.

"Phoebe?!"

Sposto il cuscino così da poter sentire meglio la voce del moro.

"Dimmi..."

Con un cenno del capo indica la porta da cui poco fa sono usciti mia madre e mio fratello.

"Sbaglio o tua madre aveva una macchina fotografica in mano?"

Non rispondo neanche, bensì mi premo il cuscino in faccia per poi urlare: "Dio!"

🐳🐳🐳

Una settimana dopo, eccomi qui a pregare mia madre di non farmi andare a scuola.

L'influenza è passata, ma è come se mi mancasse restare a letto per tutto il tempo che voglio non facendo letteralmente nulla.

"Ti prego Lucy!" la chiamo con il suo nome mettendomi in ginocchio davanti a lei "Puliró i piatti, porterò ad uscire il cane-."

"Phoebe non abbiamo un cane!" mia madre alza gli occhi al cielo.

Giusto!

Mi guardo intorno cercando di trovare un'altra possibile scusa.

"Porterò ad uscire i cani dei vicini! Ma non farmi tornare a scuola!"

Mia madre scuote la testa.

"Lucy Grace Davidson!" urlo "Come puoi fare questo a tua figlia!" la guardo inorridita.

Incrocio le braccia al petto per poi sedermi sulla sedia del tavolo in cucina.

"Io da qui non mi muovo!" preciso.

E so che sembra un atto molto immaturo, ma non sono pronta a ritornare alla solita routine!

"Phoebe Davidson! Tu andrai a scuola, costi quel che costi! E poi sarebbe da maleducati dare buca al tuo ragazzo, che ogni giorno si offre sempre di portarti a scuola!" in quel momento sento il clacson di un'auto suonare e capisco che la mia battaglia è finita "E adesso sbrigati!" indica la porta di casa.

Sembra quasi non voglia più avermi in casa, ma come darle torto.

Scrollo le spalle, agguanto il mio zaino per poi avvicinarmi alla porta.

"Sappi che non finisce qua!" detto questo mi inoltro nel vialetto di casa mia, raggiungendo in fretta il pick-up di Blake.

Ed eccoci qua, alla solita routine di lui che mi viene a prendere a casa per poi accompagnarmi a scuola.

È tutto così sempre monotono!

Saluto il moro con un bacio a fior di labbra e subito dopo partiamo.

Il viaggio sembra durare tantissimo, ma ad un certo punto mi viene un'idea a dir poco grandiosa.

Controllo l'orario sul cellulare e capisco di essere ancora in tempo.

"Blake" richiamo la sua attenzione, facendo finta di aver appena letto un messaggio "Puoi portarmi da Anne?"

Aggrotta le sopracciglia.

"Anne?"

"Sì! Uhm... devo aiutarla a fare una cosa" cerco di essere il più convincente possibile, fino a quando non lo vedo annuire e cambiare strada.

Blake prima o poi ti farò una statua, come miglior ragazzo dell'anno!

Cinque minuti dopo arriviamo a casa della mia migliore amica.

Controllo che la sua macchina sia ancora qui, e quando la vedo esulto mentalmente.

Mi sporgo per dargli un bacio, per poi scendere velocemente dall'auto.

Sto per chiudere lo sportello quando la voce del moro mi richiama.

"Prima o poi mi dirai cosa nascondi, vero?" mi chiede con uno sguardo al quale davvero potrei sciogliermi e raccontargli tutto, ma cerco di riprendermi.

Scuoto la testa.

"Non posso, questa cosa non riguarda me. Ci sono dentro fino al collo sì, ma dovrà dirtelo la diretta interessata" Blake annuisce comprensivo, salutandomi e augurandomi di stare attenta prima di andare via, lasciandomi sul ciglio della strada.

Mi avvicino molto velocemente alla macchina di Anne, per poi tirare la maniglia della macchina ed appurare che effettivamente sia aperta.

E se da un lato non mi capacito di come possa essere aperta la macchina, dall'altra faccio i salti di gioia.

Scivolo sul sedile di fianco al guidatore, aspettando che la mora si faccia viva.

Poco dopo, eccola attraversare il vialetto di casa sua, per poi aprire la macchina e sedersi.

"Ciao!" la saluto pimpante facendole scappare un urlo di terrore.

Si gira verso di me con gli occhi fuori dalle orbite.

"Phoebe! Sei per caso impazzita?" si poggia una mano sul petto, ansimando.

Alzo gli occhi al cielo.

"Coraggio non abbiamo molto tempo! Metti in moto e parti!" la sprono fino a quando non fa come le dico.

"Si può sapere che ci fai qui?" imbocca la strada per raggiungere la scuola, ma la fermo.

"Non per di qua, prendi la super strada!"

"Cosa? Perchè?" aggrotta la fronte.

"Puoi farlo e basta?" la supplico con lo sguardo ma sembra essere tutto inutile.

Coraggio Anne!

"Non se prima non mi dici dove diavolo vuoi andare!"

Prendo un respiro profondo.

Okay è ora di sganciare la bomba.

"Andiamo a trovare Ashton!" la macchina frena di botto, facendo stridere le ruote sull'asfalto.

Tantissimi clacson cominciano a suonare, le persone ci superano insultandoci, ma io non riesco a distogliere lo sguardo dalla mia migliore amica.

"Andiamo dove?" alza il tono di voce.

"Ti avevo detto che prima o poi ci saremmo andate! Quindi perchè non farlo ora?!"

"Ma salteremo la scuola!" inizia ad agitarsi, cominciando a gesticolare come una pazza, tanto che le macchine rallentano per vedere cosa stia succedendo.

"Anne!" le metto entrambe le mani sulle spalle "Calmati! Se non vuoi accompagnarmi, tranquilla, capiró!" cerco di usare il tono più triste che potessi mai usare.

E sembra funzionare perchè la mora ingrana la marcia e parte.

"Allora mi aiuterai?" le chiedo speranzosa.

Si gira mandandomi un'occhiataccia.

"Ho altra scelta?"

"Evidentemente no!" sorrido e mi preparo mentalmente a quello che tra poco dovrò affrontare.

🐳🐳🐳

Mezz'ora dopo arriviamo davanti ad un grosso edificio in ferro, circondato da filo spinato.

Sembra quasi di essere in un film dell'orrore.

Io ed Anne ci avviciniamo all'entrata a passo molto lento, non poco impaurite.

Due guardie ci accolgono, e quando diciamo loro di dover incontrare un detenuto, annuiscono e ci portano dentro.

Superiamo diversi corridoi, tutti completamente uguali.

Se dovessi mai perdermi qui dentro, non saprei minimamente da dove uscire!

Arriviamo vicino ad un bancone, dove due agenti ci perquisiscono, e successivamente ci controllano i documenti.

"Chi dovete vedere, ragazze?" una donna di mezza età, senza guardarci neanche in faccia ci pone la domanda, continuando a masticare il suo chewing-gum.

Io e Anne ci guardiamo in contemporanea per poi esclamare all'unisono: "Ashton Myers"

La donna solo in quel momento alza lo sguardo su di noi.

"Siete delle sue parenti?"

Scuoto la testa.

"Noi siamo uhm-." vengo bloccata dalla voce della mora al mio fianco.

"Noi siamo delle sue amiche strette!" esclama.

E spero davvero con tutto il cuore che ci creda.

Finalmente, la vedo annuire per poi premere un bottone rosso facendo aprire un cancello dietro di noi.

"Seguitemi!" facciamo come dice e con le gambe che mi tremano dall'ansia cerco di mantenere il passo dell'agente e di Anne.





























SPAZIO AUTRICE
MACCIAO PERSONE!
Come state? Come avete passato il Natale? Spero bene💘💘

Spero che il capitolo vi sia piaciuto!

La storia si infittisce sempre di più, e sarò sadica ma mettere ansia mi piace HAHAAH.

Come al solito ringrazio Hellen_Ligios che mi aiuta sempre, mi raccomando leggete la sua storia, se ancora non la conoscete si chiama: CI VOLEVAMO NOI.💘

Detto questo vi lascio.

Buona ansia a tutte!

Denise✨

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