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Ecco a voi un altro capitolo
Ho letto i vostri commenti nel capitolo precedente e grazie per il supporto anche con le stelline e soprattutto grazie per avermi aspettata❤️
Buona lettura😘

16 dicembre 2018

<<Mi mancherai amica mia>> Jos mi abbraccia e sorrido ricambiando <<Anche tu tanto>>.
Dopo esserci scambiate l'ultimo abbraccio lascio che saluti per l'ultima volta Edin che insieme al padre l'accompagnano al taxi parcheggiato ormai davanti a casa del bosniaco.
Mentre loro sono fuori rispondo al messaggio di Filippo che mi chiede come sto e se ho notizie di Paulo e in realtà si, mi ha scritto il buongiorno al quale ho risposto ma la conversazione è conclusa li e non a causa sua.
<<Colazione da te?>> mi chiede Mira mentre rientra in casa seguito da Edin che ha il muso triste per la partenza della mamma <<Si, ma solo se il mio fidanzatino mi fa un sorriso>> Edin alle mie parole mi guarda e mi sorride e viene da me per lasciarsi stringere dalle mie braccia.
<<Andiamo a cambiarci>>.
Una volta pronti andiamo in macchina diretti alla mia pasticceria <<Questa storia che hai i tuoi vestiti qui ma usi i miei non va bene>> mi prende in giro Miralem mentre guida al mio fianco e rido <<Le tue felpe sono più belle lo sai>> sorride. Mi sono vestita sportiva perchè è riuscito a convincermi ad andare in palestra con loro dopo, non so con quale coraggio ho detto di sì ma penso che distrarmi un po' in questo modo mi serva.

📸 Post di @miralem_pjanic

Se la tua migliore amica non ha voglia di allenarsi usala come peso😜😂😂 @chiara_tani

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Se la tua migliore amica non ha voglia di allenarsi usala come peso😜😂😂 @chiara_tani

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@chiara_tani : almeno sono utile❤️ e poi mi sono allenata con Edin😛
|@miralem_pjanic : se rincorrersi è un allenamento allora si😂

@douglascosta : io e 💎 arriviamooooo😍😍😍

Appena leggo il commento di Mira alzo lo sguardo dal cellulare e lo giro in modo tale che lui possa vedere e alza le spalle <<Lo sapevi?>> chiedo e annuisce <<Dovete parlare Clair, non puoi continuare a stare così, non mi piace e so che vuoi vederlo perché ti manca>> sospiro.
Ha ragione...
Dopo neanche dieci minuti Douglas e Paulo fanno il loro ingresso in palestra che è completamente vuota visto che Mira l'ha affittata per oggi per stare tranquilli anche se immagino abbiano architettato tutto insieme a Paulo visto che a casa sua il mio migliore amico la ha la sua palestra personale e poteva benissimo usare quella.
Mentalmente ringrazio Edin che corre tra le braccia di Paulo e così non mi tocca parlargli subito <<Ehi cookie>> sorrido a Douglas che nel frattempo invece si è avvicinato a me e mi ha stretto tra le sue braccia <<Ciao cookie>> ricambio la stretta ma qualcuno mi tira indietro <<Sono geloso della vostra amicizia>> sorrido a Mira <<Sei tu il mio migliore amico tranquillo>> mi sorride anche lui scherzando.

<<Vieni?>> Paulo si avvicina a me porgendomi la mano e annuisco afferrandola, prima di seguirlo però guardo Mira che mi sorride e mi fa l'occhiolino.
Usciamo fuori ma non ci fermiamo perché mi porta fino alla sua Maserati e ci sediamo, il tutto in mezzo al silenzio. È lui a romperlo <<Mi dispiace averti spaventata...non era mia intenzione e non so realmente cosa ti ha spinta ad allontanarmi in questo modo ma io sono qui e posso ascoltarti>> mi guarda negli occhi ma io non riesco a reggere lo sguardo, potrei cedere e non sono sicura di voler dimostrare la mia debolezza più grande in questo momento...
Così distolgo lo sguardo e trovo interessanti le mie mani con le quali inizio a giocare <<Chiara...>> Paulo posa due dita sotto il mio mento e mi gira il viso verso di lui.
<<Non volevo costringerti e mi dispiace se hai pensato questo o ti sei spaventata per ciò che stavamo per fare...io, non ne parliamo mai e non so se per te è la prima volta o no...a me non interessa questo lo sai vero? Non mi importa se tu non lo hai mai fatto con nessuno e sei spaventata per questo>> lascio che sia lui a parlare, vorrei urlargli che non è questo quello che mi spaventa, cioè si in parte è vero non mi sono mai concessa a nessuno ma con lui lo farei anche adesso ma non posso...
<<Non volevo costringerti....>> continua e questa volta lo guardo fisso negli occhi, non è colpa sua, la colpa è solo mia e non è giusto che lui si senta così se in realtà non ha colpe.
<<Non mi stavi costringendo...>> sussurro e anche lui ora si blocca guardandomi fisso negli occhi <<Volevo che tu lo facessi...ma...>>Mi blocco
<<Ma cosa? Parlami Chiara, cosa è successo?>>
<<Niente>> la voce mi si rompe <<Non è successo niente...io -le lacrime iniziano a scendere libere sulle mie guance- niente...pensavo solo...>>
<<Cosa pensavi?>> mi chiede ma io scuoto la testa <<Niente...niente di grave>> mento.
<<Niente di grave?>> lo vedo inarcare le sopracciglia, lo so che non mi crede e fa bene perché è una bugia...
<<Centra quella cicatrice?>> nel sentirlo nominarla il mio respiro si blocca e io con lui...notando la mia reazione lascia andare la mano via dal mio viso con la quale stava scacciando le mie lacrime ma non la sposta, anzi, la posa sulla mia e la stringe piano come se volesse darmi conforto e dirmi "ehi io sono qui se ne hai bisogno" .
Mi ha smascherata.
Ha capito tutto..
<<Ti ascolto quando tu lo vorrai, non sei obbligata a dirmelo adesso però per favore non allontanarmi>> stringe di più la mia mano e ne accarezza il dorso con il pollice <<Lo sai che non ti farei mai del male>> lo guardo negli occhi mentre lo dice e annuisco sicura, perché lo so che è così...Paulo non è lui.
Paulo non è Alessandro.
Accenna un sorriso e mi accarezza il viso <<Venì>> e mi siedo sulle sue gambe aiutata da lui come ormai ho fatto altre milioni di volte. Mi stringe in un abbraccio e mi godo quella sensazione che tanto ieri e stamattina mi è mancata.
<<Mi dispiace>> ripete in un sussurro e chiudo gli occhi annuendo, facendogli capire che ho capito <<Mi dispiace a me...>> sussurro.
<<Quando vorrai io sono qui ad ascoltarti>> mi rassicura e il mio cuore batte ancora più forte.

<<Vieni con me>> mi dice poi e alzo lo sguardo verso di lui <<Dove?>>
<<A casa mia,devo darti il pacchetto di oggi>> mi sorride e sposta una ciocca dei miei capelli dietro al mio orecchio <<E a Parigi domani con me>>
<<A Parigi?>> ho sentito bene? A quanto pare si visto che annuisce <<Devo partecipare ad un evento e fare delle foto ma poi possiamo fare i turisti quanto vuoi>>
<<Paulo...Io non, è tardi per organizzarmi in caso>>
<<Devi solo preparare la valigia, del resto non devi preoccuparti>> mi sorride accarezzandomi <<Non lo so...>>
<<Puoi pensarci un po' e poi darmi una risposta>> annuisco e lo abbraccio.
<<Mi dispiace>> ripeto sussurrando dopo un po' e lui mi stringe di più <<É tutto okay amor, solo non escludermi più così okay? A me va bene solo che tu mi dica che non ti va di parlarne ma non allontanarmi>> annuisco <<Va bene...>> mi sorride e mi bacia.

"16.
Quale ciondolo perfetto se non quello che ti rappresenta di più per me?
Perché tu sei la mia...? 😛
Paulo Natale ❤️"
Sorrido e prendo in mano il ciondolo a forma di empanada per il bracciale Pandora <<Dove lo hai trovato?>>
<<In realtà me l'ho fatto fare perché non esisteva...essere un calciatore ha i suoi pro>> mi spiega e sorrido e nel frattempo lo guardo slacciarmi il bracciale per inserire il ciondolo.
<<È unico?>> annuisce alla mia domanda <<Lo hai solo tu>> sorrido e lo bacio contenta...
Contenta perché Paulo è Paulo.
Contenta perché ha capito e mi aspetterà, soprattutto aspetterà che io sarò pronta a parlargli.
Contenta perché è entrato nella mia vita e sono riuscita grazie ai miei amici a farlo restare.

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Ecco a vooooiii
Aspetto i vostri commenti come sempre❤️
-Chiara🥰

Mi número diez - Paulo DybalaWhere stories live. Discover now