31 - Greed

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«A greedy remains greedy and a junkie remains the same»

Era una persona forte, all'esterno, anche se dentro di lui nascondeva una fragilità quasi estranea. Aveva vissuto una vita intera in astinenza d'amore, questa profonda mancanza lo aveva segnato così tanto da trasformarlo in un pipistrello avido, affamato d'affetto, che però non era mai riuscito ad ottenere. L'affetto desiderava riceverlo, a valanghe, come dei soldi, ma odiava l'idea di ricambiarlo. Provava gelosia, invidia, maldicenza, avidità, vanità, egocentrismo...uno stare male con se stesso che alla fine pregiudicava anche il suo rapporto con gli altri. Nonostante tutto viveva bene con se stesso, si amava e si accettava. Comprendeva sorprendente i suoi limiti e difetti, non provava un grosso complesso di inferiorità rispetto agli altri e non necessitava di continue prove del suo valore, prove che di solito si chiedono continuamente agli altri sotto forma di: amore, attenzione, accettazione, riconoscimento ed approvazione. A lui bastava l'amore con sè stesso fino a quando non si rese conto di ricevere l'amore sbagliato. Pensava che tutto ciò che non si dava a sè stesso, prima o poi finiva per pretenderlo dagli altri e lui non voleva dipendere dagli altri.
L'avidità per lui non era altro che un gioco giocato secondo la logica, senza regole morali. Nel mondo c'è quanto basta per le necessità dell'uomo, ma non per la sua avidità. Coloro che desiderano tutto finiscono per perderlo a causa della loro avidità... come lui. Non bisogna mai desiderare troppo senza lottare per averlo.

𝐆𝐫𝐞𝐞𝐝𝐲 𝐑𝐞𝐠𝐫𝐞𝐭𝐬 Where stories live. Discover now