Epilogo

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I due ragazzi camminarono mano nella mano per le vie della bella Parigi.
La città dell'amore e delle promesse mai dette.

Se guardavi bene, nei loro occhi potevi vedere le loro battaglie.
Alcune vinte e altre perse.
Perché la vita è così, a volte può andare tutto per il verso giusto, ma a volte puoi solo rimanere a guardare.
Se ti esponi troppo anche quando le cose non vanno, il mondo è capace di ingoiarti in un solo boccone.
È capace di farti arrivare negli abissi più profondi e tenebrosi della tua mente.

Se guardavi bene nei loro sorrisi potevi vedere la spensieratezza dei loro cuori.
Le cicatrici sono rimaste è vero, probabilmente non se ne andranno mai.
Ma è giusto così, perché questa è la vita.
Senza un po' di dolore non imparerai mai il significato della parola vivere.
Ma per ora nei loro pensieri vi era il sentimento più potente dell'universo.
L'amore.

Tra le vie di Parigi si respirava allegria, questo è ciò che pensava la ragazza dagli occhi diversi, ma molto, molto belli e particolari.

"Spero di averti sorpreso" il ragazzo dagli occhi grigi guardò innamorato la sua compagna di vita.

"Sei riuscito a far diventare reale il mio sogno" Eileen non poteva crederci, ma era lì, proprio davanti alla Torre Eiffel.
Si sentiva piccola, ma si sentiva bene come non lo era mai stata.

"Guarda, lì c'è una panchina!" esclamò Trevor. Eileen si girò verso la direzione indicata e sorrise.

Allora si ricordava!
Tra i pensieri della ragazza, il ricordo di quella volta al Central Park diventò nitido. Lei e i suoi amici decisero di raccontare i propri sogni, ciò che almeno una volta nella vita si vuole fare.

Il sogno di Eileen era molto semplice, ma ai suoi occhi quasi impossibile. Sedersi su una panchina davanti alla Torre Eiffel per poi cantare un canzone.

Non poteva credere ai suoi occhi, tutto questo era per il suo sogno. Si girò verso il ragazzo che la guardò sorridente, lo ringraziò e in risposta lui le porse la chitarra rossa che portava sulla spalla da ormai diverso tempo.

"Ora realizza il tuo sogno Eileen...fallo per me" lui si mise a sedere proprio accanto a lei, prese il suo blocchetto e iniziò a disegnare.

Giurò a se stesso di custodire gelosamente quel ritratto, un ritratto che a suo parere rappresentava un angelo. Un angelo così bello e così puro, capace di curarti con un solo sguardo.

La musica si accese e le persone iniziarono a ballare in tutta Parigi.
I sorrisi incominciarono a prendere vita, sorrisi capaci di illuminare anche una rosa nera. Capaci di essere invidiati dalla bellezza di una stella.

Mentre Eileen raccontò se stessa con la musica, non si dimenticò di ringraziare la nonna con i suoi piccoli fiordalisi e il padre.
Ora poteva mettersi il cuore in pace, capí che non potrà mai cambiare il passato, e le andava bene così.
Eileen imparò a proseguire, quel giorno imparò che nella vita bisogna andare oltre senza mai fermarsi.

Ed è così che i due ragazzi dichiararono i loro sentimenti, al chiaro della luna, nella città dell'amore, insieme ad un semplice ritratto e ad una dolce canzone.

Fine.

-

Finire questa storia mi rattrista moltissimo, ma c'ho messo tutta me stessa! Spero vi sia piaciuto!

Grazie ad Eileen ho imparato ad essere un po' più fiduciosa in me stessa, ma sopratutto ho voluto mettere in chiaro una cosa... il successo non serve per forza.  Il successo è quando fai ciò che ami, anche se agli altri non piace.

Questo è di sicuro stato un lieto fine, ma purtroppo a volte non è così.
Le battaglie ci saranno sempre, ma bisogna farsi forza e coraggio, solo così riusciremo ad alzarci...anche se cadiamo mille volte.

A presto miei piccoli fiordalisi!
E chissà...magari anche con una nuova storia

Shara xx

Il Fiordaliso che sapeva suonareWo Geschichten leben. Entdecke jetzt