Le lacrime della tempesta

126 17 11
                                    


"Tesoro mio, non puoi sapere quanto io sia orgogliosa di te!".

"Grazie mamma, davvero".

"Non ringraziarmi, hai fatto tutto tu. Immagina adesso papà come sarebbe contento" la sua voce diventa più malinconica quando lo menziona, e non posso biasimarla.

"Già. Beh, come sta Oliver?" cerco di cambiare argomento.

"Lui sta abbastanza bene Lee. A volte mi sembra che la sua malattia peggiori, ma forse è solo una mia impressione. Ora è al parco giochi con Natasha".

"Ho capito" un sospiro affranto esce dalla mia bocca.

"Cosa fate tu e Gwen stasera?" cerca di distrarmi.

"Penso che andiamo a fare un giro a Times Square, deve essere bellissimo di sera!".

"Sono contenta per voi, allora divertitevi e salutami Gwen. Un abbraccio Lee".

"Ciao mamma".
Osservo per un attimo il vuoto e sorrido pensando a ciò che sto vivendo.
È tutto così fantastico!
Ma per quanto durerà?

"Siamo pensierose stasera?"chiede Gwen mentre si mette il rossetto davanti allo specchio.

"Giusto un po'. Come è andata ieri invece? Dico con Devis...l'hai mangiato lo zucchero filato?" ridacchio curiosa.

"Certo che si! Comunque è andata bene, Devis è un tipo...interessante" subito dopo sorride.

"Interessante eh? Gwen per caso devi dirmi qualcosa?" lei si irrigidisce per poi fulminarmi con lo sguardo.

"Ho solo detto che è interessante, non che voglio sposarmelo" risponde da finta infastidita.

"Come vuoi".

"Ah Lee stasera c'è anche Devis, James, Destiny e un altro ragazzo" subito dopo la vedo che corre verso il bagno sorridente.

Gwen cara, puoi fregare tutti,
ma di certo non me.

-

"Ciao ragazze" saluta entusiasta Destiny.
Ci viene incontro per poi abbracciarci.

"Ciao a tutti" diciamo all'unisono io e Gwen.

Mi soffermo a guardare ognuno di loro finché incontro gli occhi di James, mi guardano divertiti e curiosi, distolgo lo sguardo e sento diventare rossa come un peperone.

"Ragazze, lui è Jeremiah" Devis attira la nostra attenzione.

"Sono Jeremiah Campbell, il ragazzo di Destiny, piacere" ci porge la mano.

"Piacere mio, io sono Eileen".

È un ragazzo molto bello, capelli scuri e occhi azzurri. L'ho detto che sono tutti dei modelli qua!

"Ci sono una miriade di negozi!" esclama Gwen all'improvviso.

"Sono uno più bello dell'altro! Vieni, te ne faccio vedere uno" Destiny gli afferra un braccio per poi trascinarla in un negozio di borse.

Decido di aspettarle qua con i ragazzi.
Inizio a guardarmi attorno persa nei miei pensieri, persa nel mio piccolo mondo.
Non è che non mi piaccia fare shopping o cose del genere, ma mi sono soffermata su una cosa in particolare stasera.
Le persone.
Attorno ci saranno centinaia e centinaia di persone, e ognuno ha il suo modo di essere.
Quello che mi attira però, è vedere le diverse culture, e c'è ne saranno migliaia.
Chi viene dalla Cina, chi dall'Italia, dall'Africa, dalla Russia e chissà ancora da dove.
I loro tratti sono tutti bellissimi e particolari. 
Sono sempre stata convinta che non importa la lingua che parliamo e neanche da dove veniamo, siamo tutti così diversi ma allo stesso momento tutti cosi simili.

Il Fiordaliso che sapeva suonareWhere stories live. Discover now