Scoperte

127 15 15
                                    

                           James's POV

Questa notte il sonno non è stato dalla mia parte. Avevo in mente solo una cosa, solo due occhi grandi e diversi che guardano un bellissimo tramonto.
Erano tristi e spenti. Se l'avessi saputo prima, non avrei di certo sbagliato a parlare.
I miei pensieri vengono interrotti da una porta che bussa.

"Non hai fatto colazione stamattina" dice severa e sempre attenta a tutto.

"Non ho fame mamma" rispondo annoiato.

"La colazione è importante, devi stare attento a come mangi".

"Devo stare attento a tutto mamma, ho capito. Ma stamattina non mi va di mangiare, ora sei pregata di uscire da quella porta" ormai i miei nervi sono fior di pelle.

"Non puoi rispondermi così, anche se tuo padre non c'è mai, sono io quella che continua  a prendersi cura di te. E decido io cosa si fa in questa casa" ormai è più che arrabbiata, infatti dopo pochi secondi esce sbattendo la porta.

Mi stendo di nuovo sul letto e sbuffo sonoramente.
La mia vita è così complicata che mi verrebbe da strapparmi capello dopo capello.
Regole su regole, è come se dipendessi da tutti e non da me stesso.
La cosa che mi distrugge però è un altra, far del male a qualcuno.
Da quando ho conosciuto Eileen, una parte della mia vita è cambiata in meglio.
Semplicemente mi viene da sorridere sempre, e non posso fare a meno che chiedermi come faccia ad avere questo potere.
Far sorridere una persona che vive nella menzogna non è semplice.
Ma io gli sto facendo del male, e non posso fare a meno che pensarci.
Mio nonno mi diceva che la verità viene sempre fuori, nel bene e nel male.
Eileen ha già sofferto molto, dalle canzoni che scrive e dai suoi occhi puoi notare quanto dolore si cela in lei.
Vive dentro il suo mondo, anche se è circondata da persone che la amano.
Quando scoprirà chi sono veramente si sentirà tradita, e io non potrò sopportarlo.
Perché alla fine fanno tutti così, ma non conoscendo le ragioni e i motivi è normale, anche io farei cosi.
Scappo da un vita che non è mia, da una vita che non mi piace, ma non posso farne a meno.
Ciò che crede che io sia gli piace, e anche a molte altre persone, un semplice ragazzo che ama divertirsi per scappare da ciò che ha attorno tutti giorni.
Che scappa da genitori che non l'hanno mai voluto bene, un sincero come stai, ti voglio bene....non l'ho mai sentito pronunciare.
Mio padre a casa non c'è mai, sempre in giro per il mondo a spendere i miei soldi, io lavoro e lui si diverte, è sempre stato un verme.
Ma qua viene il pezzo forte, ha il potere di comandarmi anche da lontano, di dirmi cosa fare, e mia mamma non fa che dargli ragione.
Non sanno niente di me, e mai lo sapranno.

"Devis è qua per te" mia mamma entra per la seconda volta nella camera.

"Arrivo" mi metto le scarpe, scendo giù le scale e in un attimo sono davanti alla porta.

"Ciao Trevor, andiamo a fare un giro?".

-

                           Devis  POV'S

"Brutta nottata eh?" chiedo avendo già capito il suo stato d'umore.

"Abbastanza" la voce è molto rauca, spenta.

"Andiamo a fare due tiri a basket?".

"Come ai vecchi tempi" risponde annuendo contento.

Io e Trevor ci conosciamo ormai da anni, la storia è andata più o meno così.
Avevo 7 anni ed ero nel solito parco per giocare a basket, non era la prima volta che lo vidi.
Sulla panchina sedeva un bambino più o meno della mia stessa età, forse più piccolo. Aveva sempre la testa china sul suo blocco da disegni. Se ne stava lì tutto il pomeriggio, finché un signore di grossa stazza non lo veniva a prendere.

FLASHBACK

"Posso sedermi qua?" il bambino mi guarda con un certo stupore negli occhi, come se vedesse una persona per la prima volta.

"Io sono Devis Mitchell, tu come ti chiami?"

"Sono Trevor, Trevor Foster" mi porge timidamente la sua mano.

"Cosa disegni?" chiedo curioso.

"Quello che vedo in giro, questo è quell'albero"  poi lo indica.

"Wow, ma hai un grande talento, è la sua perfetta copia!"

Passammo tutto il resto del pomeriggio a guardare i suoi disegni finché il signore di grossa stazza arrivò.

"Ciao Lion, ti presento Devis" dice contento.

"Piacere signorino. Siete amici voi due?" chiede curioso.

Vedo lo sguardo timoroso di Trevor vacillare per un attimo, mi guarda con confusione e timidezza. Osservo Lion che mi fissa e annuisco sicuro.

"Certo che si!" dopodiché vedo un sorriso sincero spuntare nel piccolo viso di Trevor e non potrei che esserne più contento.

FINE FLASHBACK

Da quel giorno io e Trevor diventammo inseparabili, piano piano iniziammo a conoscerci a vicenda e scoprií cose che un bambino non dovrebbe conoscere.
Un bambino dovrebbe sentirsi libero di esprimersi, dovrebbe essere spiensierato.
Purtroppo per Trevor non fu così, per questo nacque James.
Un identità tutta sua, il vero Trevor.
Ne sono a conoscenza solo due persone, ovvero io e Lion, le persone di cui si fida di più.
I genitori lo obbligarono a diventare Trevor Foster, un cantante ormai famoso in tutta l'America.
Decise però di avere dei particolari tutti suoi, non fece mai conoscere chi è veramente, infatti tutti i produttori sono affascinati dal mistero che possiede. Su questo almeno i genitori non hanno detto una parola, anzi dimostrarono di essere d'accordo con lui.

"Sto sbagliando tutto Dev" dice mentre mi passa la palla, io miro verso il canestro e faccio centro.

"Il Signorino si sta innamorando?".

"Non lo so. Come faccio a dirglielo? Come faccio a dirlo a tutti?!" è visibilmente esasperato.

"La cosa ci è un po' sfuggita di mano" rispondo onestamente.

"Già, ormai troppe persone sono coinvolte. Immagina se lo saprebbero i fan, sarebbe finita. Che poi non sarebbe troppo male..." ride in modo isterico.

"Trevor tu ami la musica".

"Certo che la amo, ma non volevo questa vita. Io volevo fare altre cose e lo sai benissimo. Ora invece penso solo a quei maledetti occhi" continua frustrato.

"Ormai è tardi, più avanti penseremo a cosa fare, vedrai che tutto si sistemerà" gli do una pacca sulla spalla.

Trevor dice che la verità viene sempre fuori, e su questo non ho dubbi neanche io.
Ma ho sempre appoggiato l'idea di creare James, finalmente si è creato degli amici che lo accettano per quello che è, finalmente si è creato una vera vita. E anche se ciò che vuole fare è ben diverso per ora dovrà accontentarsi. Potrà sembrare una cosa stupida, ma non lo è.
È incredibile quello che si può creare pur di avere una piccola libertà, pur di volere essere se stessi. E io ammiro Trevor per questo.

Da quello che ho notato l'altra sera Eileen soffre in un modo tutto suo, e lui non vuole farle del male.
Ma lo farà, lo farà perché non c'è niente di peggio che mentire a chi vuoi bene.
Abbiamo creato noi James? Si.
C'è ne siamo pentiti? No.
Il cuore di Trevor si stava frantumando lentamente, ma lo vedo quando guarda Eileen. Lui sta guarendo, le crepe del suo cuore stanno riacquistando il suo colore, e tutto questo è grazie a lei.
Ma le bugie hanno un prezzo da pagare, e arriverà anche il nostro, perché anche se non voglio ci sono dentro anche io.
Non sappiamo a cosa porteranno le nostre scelte, sappiamo solo che qualcuno rimarrà ferito e deluso. Compresi noi, ma non potevamo fare altrimenti, i genitori di Trevor sono dei mostri.
Probabilmente il nostro prezzo da pagare sarà vedere la delusione negli occhi delle persone che amiamo.
Perché si sa, le delusioni aprono gli occhi e chiudono il cuore.

Il Fiordaliso che sapeva suonareWhere stories live. Discover now