Contare le Stelle

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                            Gwen POV'S

"Tu e lo zucchero filato siete una cosa sola vero?" mi chiede Devis ridendo.

"Lo amo con tutta me stessa. Solo quello alla fragola però" dico mangiandone un altro pezzo, è squisito.

"Sei bellissima anche quando mangi in questo modo così, così goffo" continua ridendo smisuratamente.
Per poco non mi va di traverso lo zucchero, mi ha appena detto che sono bellissima?

"E anche quando arrossisci non sei per niente male" mi fa l'occhiolino per poi lasciarmi imbambolata come una stupida.
Scuoto la testa come se volessi riprendermi da uno stato di trance e lo seguo.

"Ti fa ancora tanto male il braccio?" chiede premuroso.

"No a dire la verità no! Spero solo di togliere presto questo gesso"

"Bene dai, faremo giostre molto tranquille, tipo il trenino" risponde facendomi ridere.

"Dove sono andati Jeremiah e Des? Questo Luna Park è così enorme" dico guardandomi in giro.

"Sono andati a fare le montagne russe, a loro piace l'adrenalina pura"

"Forte, però temo che se ci andassi vomiterei tanto di quello zucchero che non puoi immaginare" dico per poi leccarmi le dita per lo zucchero.
La risata di Devis si accende un altra volta e il mio cuore sussulta per un attimo.

"Come sei delicata Gwen, proprio una ragazza fine" dice ironico.
Sto per rispondere ma qualcosa mi fa bloccare all'improvviso.

"Wow" davanti a me c'è la ruota panoramica, ed è altissima. Nella giostra sono appese delle luci colorate che illuminano il buio della notte. Devis mi prende per mano e mi sorride.

"Dai andiamo, ti porto a vedere le stelle" ormai abbiamo ripreso a camminare, meglio, così non può vedere le mie guance che ora assomigliano a dei pomodori.
Ci mettiamo in fila e l'emozione si fa sentire. In questo momento salterei dalla gioia ma riesco a trattenermi.
È arrivato il nostro turno.

"Sono 15 dollari a biglietto" dice il commesso. Così tanto? Ma non siamo mica a London Eye.

"Devis tieni, per il mio biglietto" dico porgendogli i soldi.

"Stai scherzando spero. Quando mai mi capita di portare una ragazza sulla ruota panoramica?" mi sorride per poi pagare e prendere i biglietti.

"Grazie" dico sincera.

"Non c'è di che"

Quando siamo arrivati davanti alla ruota una ragazza ci fa accomodare in una cabina e ci dice di allacciare le cinture.

"Quando la struttura si fermerà siete liberi di togliervi la cintura di sicurezza" continua la ragazza sorridendoci.

"Grazie mille" risponde Devis educato.
Sorrido entusiasta e dopo qualche secondo la ruota parte. Arriviamo sempre più in alto, da quassù le persone sembrano solo dei piccoli puntini neri.

"Bello vero?"

"Fantastico" dico affascinata dal panorama.
Siamo ormai arrivati alla massima altezza e succede tutto all'improvviso. La ruota si ferma  e le luci si spengono.

"La ragazza non aveva detto che le luci si spegnevano" dico allarmata.

"Ehm no non l'aveva detto" risponde confuso.

"Oh no, ci sarà stato un guasto" l'agitazione si impossessa di me. Mi tolgo la cintura e mi alzo, inizio a camminare per la tensione.

"Gwen.."

Il Fiordaliso che sapeva suonareWhere stories live. Discover now