Capitolo 30 (Epilogo)

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Quattro anni dopo
Autumn's pov

«Sono così fiera di loro.» Bisbiglia Morgan, tra le braccia di Kyle, riferita ai suoi fratelli. Nathan e Luis oggi si laureano. Li stiamo tutti aspettando fuori perché ci hanno chiesto di non assistere, e tutti noi li abbiamo rispettato. Jasper continua a fare avanti ed indietro, i signori Hill parlano con i genitori di Kyle, Gideon si sta baciando con Candice e io ascolto le conversazioni degli altri.
Sì, Candice alla fine è venuta qui in Canada per il mio migliore amico e alla fine hanno risolto. I genitori di Gideon sono ancora un po' asti alla loro relazione, ma l'importante è che stiano bene loro due.

«Hey Autumn.» Jasper mi circonda le spalle con un braccio. Siamo un bel gruppo unito ed ho un rapporto stretto con ognuno dei miei amici. C'è stato solo un periodo dove ci siamo separati tutti, due anni fa, perché Morgan e Kyle si erano lasciati. La loro rottura non è durata molto, perché una settimana dopo si erano già messi insieme di nuovo e noi eravamo di nuovo tutti un gruppo. Però Nate era davvero in difficoltà a stare in camera con Kyle sapendo che Morgan era nel suo dormitorio a soffrire. Per questo avevo proposto a sua sorella di stare da me per qualche giorno, e ci ha raggiunto anche Candice. Credo di non aver mai dormito così poco in vita mia, siamo state quattro giorni a casa mia a parlare, vedere serie tv e mangiare. Avremo dormito in tutto sì e no sette ore in totale.

Sorrido a Jasper e ricambio l'abbraccio. «Sei nervoso?» A lui, Morgan e Kyle mancano ancora un'altro anno prima di laurearsi, a me tre. Ebbene sì: l'hanno scorso ho deciso di iscrivermi anche io, e sto studiando legge. Voglio aiutare le persone che si sono ritrovate nella mia situazione, con un padre violento e un ragazzo tossico. Legge potrebbe aiutarmi.

«No, so che avranno entrambi voti alti. Tu?» Gli dico che non lo sono neanche io. Nathan si è impegnato molto negli ultimi anni e anche suo fratello. Non ho idea di che cosa faremo nel futuro, ma ci siamo promessi di rimanere tutti nella stessa città. Teniamo troppo gli uni agli altri per trasferirci in altri posti. Non posso credere che conosco queste persone da già quattro anni, ho condiviso così tanto con loro che da una parte mi sembra passata un'intera vita. So che mia madre sarebbe fiera di quella che sono diventata, delle persone con cui ho scelto di vivere, e so che le avrebbe amate anche lei.

Jasper ed io non riusciamo a dirci altro, perché Nate e Luis escono dall'edificio dove si teneva l'esame. Noi siamo tutti in giardino, ad aspettarli. Alzano entrambi i pollici in aria, per cui corro nella direzione del mio ragazzo. Lo abbraccio e lui ricambia con così tanta forza da togliermi il respiro, ma mi fa piacere. Nathan è felice, ed io con lui. «Sono orgogliosa di te.» Gli bisbiglio, mentre mi allontano. Mi lascia un bacio sulla fronte e poi saluta anche i suoi genitori ed i suoi amici.
Io e Morgan ci battiamo il cinque. I suoi fratelli sono stati impegnatissimi per studiare in questi ultimi mesi ed erano anche piuttosto nervosi, ma adesso abbiamo solo da festeggiare e possiamo passare tutti un po' di tempo insieme. In realtà sta per iniziare l'estate e torneremo tutti ad Ottawa, la città natale di Nathan e dei suoi fratelli. Ci andiamo ogni anno e mi ospitano sempre a casa loro. Non che mi dispiaccia, sia chiaro. Quest'anno verranno anche Gideon e Candice, che hanno affittato una casa per l'occasione.
Partiremo tra tre giorni e non vedo l'ora.

Anche Morgan, a quanto pare, perché ieri siamo andate a fare colazione insieme e mi ha detto che ha già fatto le valigie. Capisco il suo entusiasmo, perché rivedrà tutti i suoi amici del liceo. Li ho conosciuti anche io e sono davvero simpatici. Per quanto riguarda la mia vecchia vita, è completamente andata. Mio padre è stato arrestato qualche mese dopo averlo denunciato. So che è uscito, la sua pena era solo per un paio d'anni, ma so anche che si è trasferito dal Canada. Non ho idea di dove sia e non mi interessa. Mi ha fatto troppo male e ne ha fatto troppo a mia madre perché lo possa perdonare adesso o nel futuro.

Quando Nathan ha finito di salutare e ringraziare tutti, mi prende la mano e dice agli altri che ci vediamo per pranzo. Andremo a festeggiare in uno dei ristoranti migliori di qui, anche con gli adulti. Saluto anche io e Nate si avvia verso casa mia, dato che ha dormito da me e stamattina siamo venuti a piedi. «Ti amo, Autumn.» Dice appena siamo soli, baciandomi poi la mano.

«Ti amo anche io.» Mi schiarisco la voce. Sto aspettando questo momento da un po', più per il suo esame sto aspettando questo momento per chiedergli una cosa, ma ho paura della sua risposta. Teoricamente ha finito di studiare qui al college, quindi quando torneremo e inizierà a lavorare non avrà dove stare. Però io ho casa mia. «Volevo chiederti una cosa, però.» Non so come potrei reagire ad un suo rifiuto, per questo sto cercando di pensare in positivo. Non ha senso farmi prendere dal panico.

«Dimmi, amore.» Praticamente passiamo ogni giorno insieme, e Nathan dorme sì e no cinque giorni a casa mia, perché nel dormitorio ci sono anche Luis e Kyle e sarebbe strano se dormissimo insieme lì. E poi la maggior parte delle volte non dormiamo neanche... Per l'amor del cielo, mi dirà di no. Siamo più uniti che mai, ma forse andare a vivere insieme è un passo decisamente troppo grande. Ma infondo, chi mi frena dal chiederglielo? Stiamo insieme da quattro anni e, comunque, siamo adulti e vaccinati. Persino Kyle e Morgan stanno pensando di trasferirsi insieme l'anno prossimo e di portare il loro gatto, Ade, che adesso vive con i genitori di lui, con loro.

«È imbarazzante.» Rido per non piangere dal nervosismo. Mi schiarisco di nuovo la voce. Non sono mai stata coraggiosa su queste cose, ho sempre aspettato che gli altri facessero il primo passo. «Puoi benissimo dire di no, Nate. Stavo pensando che quando torneremo qui al college non avrai un posto dove stare e... potresti stare da me.» Casa mia è abbastanza grande perché ognuno dei due abbia spazio. Mi sono trasferita lì qualche mese dopo aver iniziato a lavorare, per non dipendere più da mio padre e stare nella casa che mi ha preso lui.

Nathan si ferma, ed io con lui. «Mi stai chiedendo di convivere, Summer?» Esattamente, sì. Ma sembra così sorpreso e felice che mi si bloccano le parole in gola. Non so se essere terrorizzata per un suo no, oppure felice perché sembra che stia per dire di sì. Annuisco lentamente. Ho una bella gran voglia di spararmi, in questo momento. Prima che possa capire, le sue labbra si impossessano delle mie. Ci vogliono minuti abbondanti prima che ci separiamo, ma ormai mi sono rassicurata che accetta. Riconosco quando Nate sta per accettare a qualcosa che gli ho detto, o quando è contrario. Ad esempio una mattina gli avevo proposto di ritornare al luna park, quello dove ci siamo scambiati il primo bacio, ma lui non aveva voglia perché la sera prima aveva bevuto troppo. Lì sì che voleva ammazzarmi. «Certo che voglio venire a vivere con te, Autumn.»

«Bene.» Sorrido, dondolandomi sui talloni. «Ero terrorizzata.» Mi riprende la mano e mi dice che non avevo motivo di esserlo, ed infondo è così. Anche se fosse stato un rifiuto, non ci saremmo mica lasciati. Nate sorride un altro po' e mi bacia di nuovo.

Chi l'avrebbe mai detto che venendo in questo stupido college mi sarei innamorata. Mi ricordo ancora il primo giorno, mentre sbuffavo e mi veniva da piangere perché mi ricordavo che non c'era più mia madre. Forse l'unica cosa buona che ha fatto mio padre è stata portarmi qui. Ho conosciuto i miei migliori amici, il mio ragazzo, ed ho trovato nei suoi genitori una vera famiglia che mi ama per come sono. Sono grata di questo. Sono grata a Nathan per la storia d'amore che mi ha regalato e che mi sta regalando tutt'ora.
Adesso, non mi resta che scoprire il finale.

Fine.

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