Capitolo 8

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Autumn's pov

Mi voglio dare un pugno da sola per come mi sto comportando con Nathan. Sia perché lui ha visto i lividi sia per quello che gli ho detto. Koi no yokan. Che diavolo di problemi ho per dirgli una cosa così importante per me? Di certo i pochi neuroni sani che mi erano rimasti si solo inceppati. Magari c'è un blackout nella mia testa o qualcosa del genere. Oggi é un nuovo giorno e mio padre mi ha mandato un messaggio con l'incarico più noioso del mondo: avvisare ogni singola persona di questo campus che questo sabato si terrà una festa. Sono sicura che Thomas ci vorrà andare, mentre io no. Ma ci andrò lo stesso, che lo voglia oppure no.

Con un sospiro, busso alla medesima porta del dormitorio maschile. È già da un'ora che lo sto facendo. Sorriso finto, voce educata e devo dare un depliant con le informazioni del campus e della festa, come se avessimo tutti cinque anni. Alcune volte mi chiedo a mio padre come vengono certe idee. Un ragazzo che sarà più grande di me di qualche anno mi apre la porta con aria annoiata, ma appena mi squadra sul suo viso compare un sorriso malizioso. «Come posso aiutarti, bellezza?» Magari impicciandoti, penso, porgendogli il depliant e spiegandogli per filo e per segno quello che mio padre vuole che dica. «E tu ci sarai a questa festa?»

Gli sorrido in modo finto. «Questo non ti riguarda.» Giro i tacchi e me ne vado, godendomi per un attimo la sensazione di gloria per aver spento con una frase uno stronzo del genere. Almeno Thomas non è così esplicito e non si è mai permesso di usare queste maniere. Mi mordo il labbro e busso alla porta successiva non appena il caso umano chiude la sua. Ma appena si apre l'altra, vorrei dare una testata contro il muro.

«Autumn!» Esclama con un sorriso quello che identifico come Luis. Gli sorrido e lo saluto, chiamandolo per nome. «Wow, sei una delle prime persone che in così poco tempo riesce a riconoscere me e Nate. Hai qualche trucco che posso consigliare anche a gli altri o è un talento naturale?»
L'allegria con cui lo dice mi fa ridere. Non ci ho mai parlato se si esclude la presentazione di Thomas, ma sembra più estroverso di Nathan. E forse dovrei anche smetterla di pensare a lui; ma come diavolo faccio con suo fratello davanti, che è identico a lui?

Porgo a Luis il depliant. «Nathan non mi chiama mai Autumn.» Alzo gli occhi al cielo, facendo poi un sorriso alla fine per non risultare scortese. Gli inizio a spiegare tutto quello che c'è da sapere per la festa, ignorando la sua espressione stranita alla mia prima affermazione. Forse suo fratello non gli ha detto che lo diverte chiamarmi Summer, o Summy, come se ne è uscito ieri. Dall'interno dell'appartamento di Luis si sentono delle risate. Non so se Nathan vive con lui e non so neanche se voglio saperlo. Ultimamente me lo ritrovo sempre davanti, per quanto sia strano dato che questo college non è neanche piccolo. Mi schiarisco la voce appena ho finito di spiegargli tutto. «Beh, spero di vederti lì. Ciao, Luis.» Ma lui non è tanto d'accordo a farmi andare avanti con questo noiosissimo compito, dato che si appoggia allo stipite della porta e sorride.

«Perché non entri, Autumn? Sono sicuro che a Nate farà piacere salutarti.» Oh per tutti i cavoletti di Bruxelles. Una parte di me vorrebbe scappare a gambe levate, perché ho già litigato ieri con Thomas a causa di Nathan, ma c'è un'altra parte che mi dice che sarebbe scortese andarmene adesso, che è stanca di ubbidire a mio padre e al mio ragazzo e soprattutto sono stanca di bussare di porta in porta, neanche fossi uno scout che vende biscotti. Mi mordo l'interno della guancia e guardo titubante il ragazzo biondo di fronte a me. «Solo per cinque minuti.»
Luis si mette a ridere, poi annuisce e mi fa segno di seguirlo.

Aspetto che lui chiuda la porta dietro di me per osservare la loro "casa", se così vogliamo definirla. È il manicomio; il classico rifugio di due adolescenti maschi. Luis mi prende per un polso e mi conduce in una stanza, dove ci sono tre persone che stanno discutendo a gran voce. Strano, perché prima ridevano. Nathan è tra queste, poi c'è una ragazza bionda che gli sta puntando un dito contro e un ragazzo che sorride nella direzione della ragazza. «Sono stata letteralmente tutto il giorno a bussare a porte per chiedere se avessero visto la ragazza che ti piace e tu mi chiedi se sono sicura di aver bussato a tutte le porte? Ho cinque cavoli di chili di zucchero nel mio appartamento!»

«Lei non mi piace.» Alza gli occhi al cielo Nathan. I tre non si sono ancora accorti di me e Luis che li stiamo osservando, così quest'ultimo mi fa segno di fare silenzio con un sorriso divertito. Non ho la più pallida idea di che cosa stia succedendo, ma la ragazza che urla contro Nate è buffa da arrabbiata, così ben presto sono divertita anche io. «E non pensavo che tu andassi sul serio a chiedere lo zucchero. Perché non sei sarcastica quando dovresti esserlo?»

«Possiamo spacciarlo, Malefica.» Interviene il ragazzo che non ho mai visto, trattenendo una risata. «Spacciamo lo zucchero e diventiamo ricchi. Pensaci, prendiamo una nuova moto, una nuova cuccia per il nostro gatto e...» Si ammutolisce appena la bionda gli manda un'occhiataccia. «Stai zitto, Anderson.»
Luis si schiarisce la voce e i tre si girano nella nostra direzione. Nathan spalanca gli occhi. «Summer?»

«Summer?» Ripete la bionda, corrugando la fronte. «Ma hai un debole per le ragazze con nomi di stagioni?» Alla sua affermazione sento le mie guance diventare rosse. Nate ha parlato di me a questa ragazza e non ho la più pallida idea del perché. Sento una strana sensazione allo stomaco, ma lo ignoro.
Luis si mette a ridere e poi dice che io sono Autumn, mandando un'occhiata strana al fratello.

Che gran figura di merda.

~ Angolo autrice ~
Ultimamente ho perso un po' l'ispirazione, non ho neanche io idea del perché, quindi scusate se questo capitolo è scritto un po' con i piedi, non mi veniva in nessun altro modo; spero vi piaccia lo stesso 💕
Nel prossimo capitolo ci saranno le presentazioni tra Autumn, Morgan e Kyle; inutile dire che ci saranno dei momenti Kylan indimenticabili haha. Non so ancora quando aggiornerò di preciso, sicuramente durante la settimana. Ly ❤️

Off limitsWhere stories live. Discover now