Capitolo 21

4K 193 44
                                    

Autumn's pov

Da bambina ho sempre pensato che infondo nessuno è cattivo. Ho sempre pensato che mio padre un giorno mi avrebbe dato un motivo per cui non mi ha mai dato un bacio sulla fronte, per cui non mi ha mai letto le fiabe della buonanotte, per cui non mi ha mai detto che mi vuole bene. Ma quel giorno non è mai arrivato, e adesso ho smesso di chiedere. Le persone sono idiote, alcune volte. Non hanno motivo di odiare qualcuno, eppure lo fanno lo stesso. Mio padre mi odia, è l'unica spiegazione plausibile per quello che mi fa. Però io non riesco ad odiarlo, non nel modo in cui vorrei. Sono arrabbiata, delusa, addolorata e altre mille cose orribili, eppure è sempre mio padre. È comunque l'uomo di cui mia madre si era innamorata, prima di sposarlo. Mi fido di lei, del suo giudizio, e se lei lo amava è perché una parte di lui è buona. Perché quella parte merita di essere amata, adesso che la mamma non c'è.

Mi mordo il labbro, passandomi una mano tra i capelli. Sono già passati tre giorni quando ho scaricato sia Thomas che Nathan. Non li ho visti entrambi, in realtà ho evitato anche mio padre. Mi sono chiusa in casa e oggi sono uscita. La parte infantile di me mi ha portata qui, al loro college, perché spero di vedere una chioma di capelli biondi e degli occhi che mi fanno tremare le gambe dall'emozione.

«Ciao, Summer.» Quel soprannome è come una boccata d'aria fresca. Mi giro, aspettando di vedere il ragazzo alto che sto sognando da tre interi giorni. Invece trovo sua sorella, Morgan. Ha le braccia incrociate al petto e un sopracciglio inarcato. Cerco dietro di lei Kyle, Nate o Luis, ma non li trovo. È sola e so perché è qui.

Mi schiarisco la voce prima di parlare. «Se sei venuta qui per minacciarmi o riempirmi di parole perché ho spezzato il cuore a tuo fratello, fa' pure.»

Lei sorride. Mi aspettavo che mi avrebbe mandato a quel paese, oppure riempita di insulti proprio come mi immaginavo. Invece lei sorride, ed è un sorriso vero. Non ironico, non falso. Si siede vicino a me, con le ginocchia strette intorno al petto. «In realtà non sono qui per questo. Voglio dire, sì, mio fratello sta male, ma ha tante persone che gli vogliono bene pronte a consolarlo. Invece... voglio assicurarmi che tu stia bene.»

Apro la bocca per dirle qualcosa, ma tutto ciò che mi viene da dire è superfluo, quindi alla fine la richiudo. Non mi aspettavo di certo che venisse lei qui, a chiedermi se per me è tutto okay. Di fatto era l'ultima cosa che mi ero immaginata. «Perché? Dovresti odiarmi in questo momento. Ho spezzato in due il cuore di Nathan.»

Morgan inclina un po' la testa, ignorando una ciocca di capelli bionda che le cade davanti al naso. «Perché sei mia amica, mi sembra abbastanza ovvio. Sì, Nate sta male e credo che il suo cuore sia spezzato in più di due pezzi, voglio dire, sei la prima ragazza di cui lui si è mai innamorato. Ma non sono qui per parlare di mio fratello.» Per un attimo faccio fatica a capire cosa sta dicendo: sei la prima ragazza di cui lui si è mai innamorato. Nathan non ha mai detto esplicitamente che è innamorato di me, non mi ha mai detto "ti amo". Eppure Morgan pensa che sia così. No, non lo pensa. Se lo dice con così tanta convinzione, come se sia un dato di fatto, una certezza, allora lei lo sa.

«Sto bene.» Ormai mento bene su questo. «Ho chiuso anche con Thomas. Qualche livido in meno sulle braccia, da oggi in poi.» Cerco di fare una battuta, ma mi accorgo troppo tardi che non sono divertente. Il fatto che Thomas alzava e che mio padre alza ogni tanto le mani su di me non è affatto qualcosa da prendere alla leggera, né qualcosa su cui fare battute. Vorrei darmi un pugno da sola in questo momento.

Morgan sembra sorpresa. «E come ha reagito?» So cosa sta pensando. Che è scoppiato, che ha fatto una sfuriata. Invece non è così. È semplicemente scomparso, non ha risposto al messaggio e dubito che mi verrà a cercare. Potrà anche sembrare sicuro di sé e coraggioso, ma in realtà è un codardo. Ha capito che a mio padre va bene che mi allontani da lui, per cui non vuole testare la sua pazienza. Sa che sfidare me per tornare insieme sarebbe anche come sfidare la volontà di mio padre. E a papà non piacciono le sfide.

«Non ha fatto niente. Di fatto non lo vedo da giorni.» Nathan mi rispetta troppo per cercarmi, e forse è anche troppo ferito, Thomas è impaurito e mio padre è troppo impegnato a trovarmi un nuovo ragazzo di buona famiglia, come dice lui. Finché le cose stanno così, per me va bene. Nathan avrà la sua istruzione e io cercherò di dimenticarlo. Infondo alla mia età tutti hanno chiuso con una storia, e tutti alla fine riescono ad andare avanti. Io non farò di certo eccezione. Qualche mese, qualche lacrima e sarà finita. Non può essere peggio della morta di mia madre.

Scuoto la testa ai miei stessi pensieri. No, so che non è così semplice. So che una parte di me lo amerà per sempre, che sentirà il suo nome, rivolto a qualcun altro, e si girerà cercandolo. So che quando si ama una persona non si smette mai veramente di amarla, si impara solo a convivere con quell'emozione, un po' come con il dolore. Ma ho paura che la parte di me che rimarrà per sempre legata a lui sarà tutta me. Lui ha fatto troppo perché io me ne dimentichi. Mi ha insegnato che non devo subire i voleri di mio padre o chiunque altro, che la morta di mia madre non è colpa mia. Mi ha insegnato a piacermi, a ridere, a vivere.
Ed io non posso smettere di amarlo, perché sarebbe come smettere di capire tutte queste cose. Sarò anche la prima ragazza di cui si è innamorato seriamente, e lui è il primo per me. La differenza è che mentre lui andrà avanti, mentre si laureerà e si costruirà una famiglia con un'altra, io lo considererò ancora l'amore della mia vita. Perché è questo quello che è per me. L'amore che ha cambiato la mia vita.

«Beh, meglio così.» Mormora la ragazza al mio fianco, e annuisco. Nessuna delle due spiccia una parola per il resto del tempo, però siamo entrambe sedute vicino, con le gambe che si toccano. Lei sa che parlerò quando sono pronta, e quando i ruoli saranno invertiti spero che lei sappia che io ci sono allo stesso modo.

Off limitsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora