Capitolo 17

4.2K 199 65
                                    

Autumn's pov

La mattina successiva mi sveglio molto prima di Nathan, probabilmente per l'ansia. Di fatto però non sono stata male, pensavo che dormire con qualcuno, spalla contro spalla o coscia contro coscia, mi avrebbe messa in imbarazzo. Con Nathan non è successo. O meglio, ho avuto un attimo di panico quando nella notte per il caldo lui si è levato la maglietta e quando nel sonno ho usato il suo petto come cuscino. Stavo anche per spostarmi, ma poi il suo braccio mi ha circondato la vita e allora non volevo spostarmi. «Buongiorno.» Mentre cerco, invano, di riscaldare il latte senza bruciarlo, la voce roca di Nate appena sveglio mi giunge alle orecchie. Mi giro giusto in tempo per ricevere un bacio sulla fronte, che probabilmente lui aveva calcolato sulla testa, prima che mi girassi.

Viene da sorridere anche a me. «Hey.» Non ho mai fatto colazione da quando mia madre è morta, in più me la preparava sempre lei, per cui mi giro di nuovo verso i fornelli per osservare il latte. Inutile, dato che un secondo dopo un odore sgradevole di qualcosa che brucia si diffonde in tutta la mia cucina. A Nathan scappa una risata. «Vieni, andiamo a fare colazione al bar del college.» Annuisco e passiamo i successivi venti minuti a preparaci. Nathan indossa sempre quello che aveva ieri sera, per ovvi motivi, ed io non ho nessun vestito maschile da prestargli. Thomas sa dove vivo, ma non è mai venuto. Quando vuole che dormiamo insieme, principalmente solo per il sesso, sono io ad andare da lui. Dio, se infestasse con la sua presenza anche casa mia l'unica soluzione per liberarmi di lui è spararmi. Già infesta la mia mente più di quanto io non voglia.

«Gli altri ci raggiungono lì, mi ha scritto Morgan dicendo che mi deve mostrare una cosa.» Mi dice Nathan mentre usciamo dal parcheggio, nella sua auto. Con altri, credo che si riferisca ai suoi fratelli, Kyle e Jasper. Invidio il rapporto che hanno, quasi fraterno, ma sono anche felice che mi hanno lasciato entrare così facilmente in un gruppo così unito. Felice e lusingata. Vedendo che non rispondo, aggiunge sottovoce: «Ovviamente se vuoi.»

Mi viene da sorridere. Nathan si preoccupa decisamente troppo, ma è proprio questo che mi piace di più di lui. Si accorge quando le persone sono a disagio e cerca di metterle a loro agio e soprattutto si preoccupa di rendere gli altri felici. È una bella cosa. «Certo che voglio. Lo sai che li adoro.» Non volevo esattamente dire che amo passare del tempo con tutti loro, così specificatamente, ma oramai è fatto. E sono troppo sorpresa delle dita di Nathan che si intrecciano alle mie per cercare di rimangiarmelo.

«Anche noi ti adoriamo.» Il mio cuore smette quasi di battere. Mi adora. Fino a ieri avrei pensato che il suo volermi bene fosse uguale a quello di Morgan, o quello di Luis, ma dopo ieri? Ci siamo tenuti la mano per così tanto tempo, proprio come adesso, e ci siamo baciati per istanti che mi sono parsi infiniti. Non riesco ad ignorare questa consapevolezza, così come non riesco ad ignorare il mio stomaco, che improvvisamente si è trasformato in un circo con delle scimmie ballerine. E so, per certo, che non è per la fame il vuoto che sento al centro della pancia.

Gli stringo più forte la mano e intanto penso a cosa dovrà mostrargli Morgan. Un video divertente? Lo zucchero di qualche giorno fa completamente finito perché l'avranno spacciato come ha detto Kyle? Ho l'ansia al solo pensiero di che cosa avranno potuto fare.

Appena entriamo nella caffetteria del college mi sento subito meglio. Anche se Thomas potrebbe entrare da un momento all'altro so fingerebbe che non esistessi, ferito nell'orgoglio per ieri sera. Preferirà piuttosto vedermi dopo, nell'ufficio di mio padre. Mi ucciderà e non mi interessa nemmeno.

Intravediamo Morgan e gli altri al tavolo più vicino all'entrata. Faccio segno a Nathan, ancora con le mani intrecciate, e lui annuisce. Quando siamo a meno di un metro e anche Luis si accorge di noi, mi rendo conto della ragazza bionda e alta seduta con loro, abbracciata a Kyle. Kyle le ha circondato le braccia sulle spalle e Morgan non ha commesso un omicidio? Spero di avere le allucinazioni. Spero che non sia lei la cosa da mostrare a Nathan. Ma, ovviamente, succede sempre il contrario di quello che vorrei.

Morgan si alza e indica la ragazza dagli occhi chiari e i capelli dorati che se fosse un monumento. «Guarda chi ci è venuto a trovare, fratellone!» La ragazza allora gli getta le braccia al collo e Nathan lascia la mia mano per abbracciarla. Ignoro la morsa allo stomaco, questa volta fastidiosa, e la voglia di strapparle uno ad uno i suoi bellissimi capelli. «Autumn, lei è Hilary. La cugina di Kyle.» Adesso mi spiego alcune cose.

Le faccio un sorriso in segno di saluto, mentre lei mi stringe la mano. La nostra presentazione dura poco, perché lei rivolge di nuovo tutta la sua attenzione a Nate. Gli arruffa i capelli e poi fa un sorriso immenso con i suoi denti perfettamente dritti e bianchi. Non mi stupirei se avesse fatto la pulizia dieci minuti prima di venire qui, dal dentista. «Possibile che non ti pettini mai questi capelli?» Vorrei intervenire dicendo che a me piacciono i suoi capelli arruffati, ma mi mordo la lingua. Lei fa parte del loro gruppo, a quanto pare, ed io sono la nuova arrivata. Voglio bene ad ognuno di loro e non voglio mettermi Hilary contro. Sembra che tutti siano molto affezionati a lei, persino Jasper.

Morgan si ricorda magicamente della mia presenza. «Allora.» Fa un sorriso malizioso e abbassa la voce, in modo che solo io la senta. Per parlare con lei, non riesco più a capire cosa stanno dicendo la biondina e Nate. «Mio fratello ieri non è tornato e guarda caso stamattina siete arrivati insieme.»

Le lancio un'occhiata divertita. «Abbiamo dormito, Morgan.» Nel vero senso della parola, ma lei alza gli occhi al cielo come se non ci credesse. Qui ignorano tutti il fatto che sono fidanzata. Beh, anche io, dal momento che ieri io e Nathan ci siamo baciati come se niente fosse. Mi appunto mentalmente di dirlo a Morgan, così, da ragazza a ragazza. Non voglio farlo adesso davanti a tutti, per di più davanti alla cugina di Kyle. Non ho niente contro di lei, sia chiaro, ma sembra in confidenza con Nathan. E anche se in genere non sono gelosa, non riesco a farne a meno. Nathan è importante per me, è l'unico che si sforza di capirmi e di accettarmi per come sono. Non so come reagirei se lo perdessi. «Dopo ti devo dire una cosa, però.» Le dico, con un sorriso. «E voglio urletti da ragazza liceale.» Ho sempre visto le mie compagne di liceo bisbigliare e raccontarsi i segreti, urlare di felicità insieme e cose del genere. Non l'ho mai sperimentato, però. Morgan ride, portando leggermente la testa indietro, e poi alza un pollice in su.

Nathan mi mette una mano dietro la schiena, sotto lo sguardo attento di Hilary. «Va tutto bene?» Mi bisbiglia in un orecchio. Annuisco, mentre in contemporanea il telefono mi avvisa di un nuovo messaggio. Appena leggo il contenuto ed il mittente, quasi mi manca l'aria. So che prima o poi avrei dovuto affrontare le conseguenze, soprattutto con lui, ma non pensavo così presto. Nathan legge il messaggio quando gli porgo il telefono. Adesso sa anche lui che non sto bene per niente.

Da papà:

Vieni nel mio ufficio, subito.

~ Angolo autrice ~
Vi aspettavate fosse Hilary? Cosa vi aspettate dall'incontro tra Autumn e suo padre? Buon weekend, ci "vediamo", se si può dire così, al prossimo aggiornamento 💕

Off limitsWhere stories live. Discover now