You can look out the window

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La relazione con Calum sembrava andare a gonfie vele: regali, risate, messaggi e serate romantiche. Ora che Kate era riuscita a rubare il cuore del ragazzo dai tratti asiatici, non le rimaneva che chiudere il conto in sospeso che aveva con Luke.

Luke...

Non lo sentiva da un po' di tempo, Calum l'aveva completamente allontanata dal suo amico. Forse per gelosia? Forse era stata lei ad allontanarsi da Luke? Ma una domanda più importante correva nella sua testa ogni giorno da ormai due mesi: perchè continuava a pensare ad un altro ragazzo quando il suo le stava regalando i momenti più belli della sua vita? 
L'unica con cui poteva parlare di queste cose era Ana ma, da mesi, non faceva altro che pensare al suo ragazzo "perfetto" Ashton Irwin: la relazione di quest'ultimi andava a gonfie vele ma a che prezzo? Certo, ogni tanto si vedevano ma solo per uscite a quattro alla tavola calda della mamma di Ashton. Stava perdendo la sua migliore amica? O stava perdendo sé stessa?

Coricandosi sul suo letto, decise di prendere il telefono (ed il coraggio) e chiamare Luke. 

Il cellulare emise circa un paio di squilli prima che la ragazza potesse sentire una voce roca rispondere "Hey". 
Sentendo quella voce, Kate sorrise.

"Hey" sussurrò fissando il soffitto bianco della sua stanza prima di aggiungere un "Come stai?"

Dall'altra parte sentì una piccola risata uscire dalla bocca del ragazzo.

"Come sempre. Lei signora Hood?" il ragazzo la schernì ironicamente.

"Mi sento piuttosto in colpa a dire la verità" Kate confessò rigirando tra le dita un filo che pendeva dall'orlo della sua maglietta rosa.

"Perchè? Non hai quello che desideravi?" Luke buttò la sigaretta nel tombino di fronte a lui mentre poneva con tono tagliente. Era invidioso di Calum ma, quello che davvero lo frustrava, era il pensiero che era solo grazie a lui se Kate ora era la fidanzata di Calum Hood.

"Si ma ora mi sono resa conto che ti ho trascurato... Mi dispiace, Luke." La ragazza sospirò chiudendo momentaneamente gli occhi cercando di fare mente locale e riordinare i suoi pensieri che avevano preso il sopravvento.

"Tranquilla, ormai ci sono abituato" scherzò il ragazzo prima di continuare la frase "Però potresti comunque farti perdonare"

"Certo! Cosa posso fare per te?" Rispose sollevata.

"Puoi affacciarti alla finestra"

Quando Kate guardò fuori, sotto alla pioggia incessante, vide, illuminato dal lampione, un pazzo con i capelli biondi completamente bagnati, gli skinny jeans neri ormai lucidati dall'acqua e  aderenti e un sorriso stampato sul suo viso.

"Sei completamente matto!" Rise Kate tenendo il telefono al suo orecchio per far si che il commento arrivasse anche dall'altra parte della strada.

"Oh lo so, e so anche che non vedi l'ora di raggiungermi" Luke aprì le braccia. Non sapeva perchè, tutto d'un tratto, si sentiva così istintivo ma sapeva che, per Kate, ne valeva la pena.

In men che non si dica, Kate, in pantofole e pigiama, si ritrovò di fronte al suo amico entrambi incuranti della pioggia che batteva costantemente sulle loro spalle, si posava sopra i loro capelli e bagnava le loro labbra.

"Finalmente ti ho rivista" Luke mormorò mentre un piccolo ghigno soddisfatto si faceva largo sul suo viso.

Le sue dita stavano percorrendo il viso liscio e perlaceo della ragazza mentre, con le ciabatte ormai impregnate, non faceva altro che avvicinarsi a lui, in cerca di qualcosa che, probabilmente, Calum non era mai riuscito a darle.


Angel || Luke HemmingsWhere stories live. Discover now