I don't wanna say goodbye to another night

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Luke cercava di non pensare a Kate, a Calum, alle sue mani che percorrevano le forme della ragazza, quelle curve così belle e perfette.
Sentiva ribollire il sangue nelle sue vene e l'ira insieme ad esso.

Sapeva che ormai lei e Calum erano più che amici ma non poteva sopportare l'idea di vedere Kate tra le braccia dell'uomo sbagliato.

Da qualche mese aveva deciso di evitare l'argomento, di evitare Kate, Calum e i suoi stupidi amici. Qualsiasi contatto con Kate era andato perso e le lezioni di lettura anche.

Coricato sul suo letto, stava scorrendo la bacheca del suo profilo Instagram, non sapeva neanche lui perchè aveva deciso di aprirsene uno dal momento che i social media- a detta sua- rispecchiano solo il narcisismo delle persone, quando, proprio in mezzo a qualche foto di un paio di ragazze del suo istituto, vide una foto di Ashton: era in posa davanti al campo da football e alla sua sinistra c'era una sorridente Anastasia mentre, a destra, Calum con Kate.

Ora non posso neanche più stare sui social... sbuffò Luke nella sua mente.

Buttando il telefono sul comodino si perse a guardare il soffitto; un moscerino stava girando intorno al lampadario azzurro; forse era in cerca di qualcosa che potesse appagarlo.

Luke si sentiva come quel moscerino nero dalle ali trasparenti, con l'unica differenza che l'insetto poteva volare via in qualsiasi momento.

Decise di non perdersi d'animo, alzarsi e usare questa sua tristezza per fare ciò che gli riusciva al meglio; afferrò di fretta le chiavi della sua auto e, correndo, salì in macchina. Guidare sotto le luci sfavillanti della città immersa nella notte ispirava il suo lato sensibile.


The salt on your skin is pulling me in 

And I need your love, and I need your love

I don't wanna say goodbye to another night

And watch you walk away

I don't wanna let it burn in the city lights 

And make the same mistakes 

This time

Il ragazzo sbuffò accorgendosi che la fantasia lo aveva abbandonato a metà canzone. 

Aveva deciso di fermarsi nel parcheggio di una tavola calda chiamata Tommy's Moon, scendendo dalla macchina si accese una sigaretta. Era così pensieroso che non si era neanche accorto della pioggia che batteva sulle sue spalle ma, quando aveva visto la pozzanghera ai suoi piedi che rifletteva l'insegna luminosa blu e viola, il suo viso era illuminato (e non dalle luci intermittenti del bar) . Buttò la sigaretta nell'acqua e, senza perdersi d'animo, rientrò in macchina sfrecciando talmente forte da schizzare acqua da tutte le parti.



ANGOLO AUTORE

Ciao!! Scusate per la lunga assenza, sono stata presa un po' dallo studio e dalle vacanze... in più mi è venuto un piccolo blocco! Ma ora cercherò di aggiornare più spesso. Stay tuned!

Angel || Luke HemmingsWhere stories live. Discover now