Curious spirit

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Sabato 01 giugno 2019. 10.00 pm.

Calum stava girando tra la gente, si guardava intorno, scrutava tutti i volti presenti anche se, in verità, l'unico che voleva vedere non c'era.

"Ash sai se Kate e Anastasia sono già arrivate?" Calum si affiancò all'amico alzando la voce per farsi sentire.

Ashton fece spallucce bevendo la birra dal suo bicchiere di carta per poi aggiungere un "No, non le ho ancora viste."

"Dovrebbero già essere qui da mezz'ora" Calum sbuffò.

Non sopportava aspettare la gente. "Chi ti fa aspettare non è degno del tuo tempo." questo era ciò che gli ripeteva sempre il padre.
Per una volta David aveva ragione.

Ormai era da venti minuti che Calum camminava avanti e indietro dalla cucina alla sala portando con sé Ashton. Almeno non era da solo.

"Eccole!" Ashton esclamò correndo verso l'ingresso.

Calum appoggiò il bicchiere sul tavolino prima di raggiungere l'amico.

"Buonasera" sorrise ad entrambe le ragazze. 
Vedendo Kate capì che l'attesa ne era valsa la pena: si rese conto che il suo vestito color militare lasciava la schiena scoperta e uno spacco sulla coscia destra. Per la prima volta riusciva a vedere, grazie all'abito succinto, le forme di Kate e gli sembrò quasi come se le parole gli uscissero da sole quando le disse "Sei stupenda".

"Grazie" replicò Kate sorridendogli anche se, a dire la verità, non si sentiva per niente a suo agio in quel vestito.

Tra i due, nonostante il chiasso della musica, si era creato un silenzio colmato da sorrisi e frasi non pronunciate. I loro sguardi si stavano incrociando, urlando l'uno agli occhi dell'altra.

Anastasia spezzò quel momento avvicinandosi ad Ashton esclamando "Ci vediamo dopo" all'amica prima di andarsene a braccetto con Irwin.

Kate si risvegliò completamente quando Calum le prese la mano e la portò in cucina chiedendole cosa volesse bere.

"Coca e rum, grazie" Stava osservando la cucina appoggiandosi al piano cottura.

Non aveva mai visto una cucina tanto luminosa come quella: completamente bianca, sul pavimento lucente si specchiavano i faretti del soffitto creando un gioco di luci bizzarro.

Il tavolo in marmo bianco era sommerso da patatine, pop corn, alcolici e bicchieri rossi.

"Ecco qua" Calum le servì il cocktail fiero di ciò che aveva preparato.

Kate si stava ancora guardando intorno curiosa "Quindi questa è casa tua" chiese prendendo poi il bicchiere.

"Già, troppo grande a parer mio ma a mio padre piace così" fece spallucce lui avvicinandosi alla ragazza.

"Com'è tuo padre?" La ragazza voleva conoscere ogni cosa di Calum.
Questo spirito curioso l'accompagnava fin dalla nascita; a volte era un bene ma, molto spesso, si rivelava più un difetto che un pregio.

Calum cambiò espressione, il viso ora era teso. Non gli piaceva parlare di suo padre, anzi, non gli piaceva suo padre.

"Ti va se andiamo a ballare?" Calum le prese la mano velocemente e, quando Kate annuì, la portò in mezzo alle altre persone iniziando a ballare insieme a lei.

Gli stava pestando i piedi, non era molto brava a ballare ma Calum sembrava non farci caso.
Infatti le stringeva i fianchi avvicinandola a sé passo dopo passo. I suoi occhi stavano studiando le labbra di Kate chiedendosi quando lei gliele avrebbe concesse.

Angel || Luke HemmingsTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon