She had to be his

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Martedì 28 maggio 2019. 14.00 pm.

Nelle cuffiette di Luke risuonava Every Breath You Take dei Police mentre stava leggendo il suo libro preferito: La canzone di Susannah.

Leggeva riga per riga a fatica, fermandosi ogni tanto per cercare su internet il significato di alcune parole. Voleva capire a fondo ciò che stava leggendo.

Si tolse le cuffiette per sentirsi leggere ad alta voce. Posò il cellulare sugli spalti accanto al suo zaino e, lentamente, inzio a leggere.

Si fermò un'altra volta: le lettere lo confondevano.
Fece un respiro profondo e ricominciò.

Intanto, qualche metro più in là, il capitano della squadra di football della New York High School stava escogitando qualcosa mentre correva lungo il campo da gioco, sotto il sole cocente...

"Amico." Calum stava correndo verso Ashton, il suo migliore amico.

"Dimmi Cal." Ashton si tolse il casco da football.

Ashton Irwin aveva i capelli castani e lunghi, occhi verdi e una barba da far invidia a tutti i ragazzi di quinta liceo.
Era conosciuto in tutta la scuola come "la spalla destra di Hood".

"Ho intenzione di fare una festa a casa mia questo sabato e voglio invitare tutta la scuola: mi dai una mano?" Chiese Calum con il fiatone bevendo dalla sua borraccia.
"Sai che ci sono sempre per queste cose." Ashton gli sorrise mentre una goccia di sudore correva lungo il suo zigomo.

Gli allenamenti di football erano davvero stancanti.

"Perfetto, voglio invitare anche loro due." Calum indicò con lo sguardo due ragazze, abbastanza impacciate, che si stavano sedendo sugli spalti del piccolo stadio della scuola.

"Chi sono?" Ashton le stava squadrando incuriosito.

"Una è Kate Duncan, l'altra è la sua migliore amica Anastasia." Spiegò Calum.

Ashton fissò Anastasia per qualche secondo. Aveva impresso nella sua mente il suo viso come una fotografia: pelle perlacea, lentiggini, labbra rosse e carnose, occhi color miele e capelli rossi.
Doveva essere sua.

"Ana perché Ashton Irwin ti sta fissando?" Kate chiese dando un morso alla sua mela.

"Non lo so. Ma non mi dispiace." Fece spallucce l'amica aprendo il suo tapperwear.

"Non ce la farò mai!" Kate sentì qualcuno sbuffare in lontananza.

Si guardò intorno per capire da quale parte provenisse la voce.
Alla sua destra, pochi metri più avanti, c'era Luke che tentava di leggere un libro. Sembrava alquanto scocciato: le sue dita rigiravano il filo delle cuffiette nervosamente mentre le gambe tremolavano facendo cadere il libro; Luke, dopo averlo raccolto, si voltò e vide Kate che lo fissava.
Rimase immobile, lei lo stava salutando ma lui non fece nulla: i muscoli si erano come pietrificati davanti a lei.
Kate lo stava studiando, pensava a come fosse possibile che, leggendo un semplice libro, qualcuno si potesse innervosire.
Dopo mille possibili spiegazioni, finalmente arrivò alla conclusione: Luke era dislessico.

Ora Kate era a conoscenza di uno dei tanti segreti di Luke.

Angel || Luke HemmingsDär berättelser lever. Upptäck nu