For the first time

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Sabato 01 giugno 2019. 02.00 pm.

Sulle note di Lay your head down, Ashton appoggiò le sue grandi mani sui fianchi di Ana ballando con lei e lasciandole dei baci umidi sul collo.

Anastasia intrecciò le dita intorno al collo di Ashton accarezzandogli i capelli. Tirò indietro la testa appena sentì le labbra carnose del ragazzo sfiorarle il collo, mandandole brividi lungo la spina dorsale. Il suo fiato caldo le accarezzava lentamente la pelle mentre entrambi si muovevano a ritmo l'uno contro l'altra.

I due si guardarono negli occhi ed Ana gli sorrise.

Ashton era molto più alto di lei ma, guardandola, si sentiva così piccolo tra le braccia della ragazza.

"Sei davvero bella" Stava guardando le sue mani correre lungo i capelli rossi dell'amica.

Ana ricambiò con un sorriso ed un "Grazie" quasi sussurrato.

Nonostante la musica movimentata, i due stavano ballando un lento incuranti del ritmo e delle persone che si scatenavano accanto a loro.

O quasi.

"Ti va se usciamo a prendere una boccata d'aria?" chiese Ana.

"Si certo" Ashton le prese la mano guidandola verso il giardino.

Una volta usciti la rossa tirò un sospiro di sollievo sedendosi sotto al patio della famiglia Hood.
Pure il giardino era enorme: un grande patio, due ombrelloni che ombreggiavano la piscina illuminata dai faretti.

La ragazza prese una sigaretta dalla sua pochette viola e, incrociando le gambe, se l'accese.

"Faceva davvero caldo lì dentro" ora stava squadrando Ashton il quale era in piedi di fronte a lei.

"A volte credo che Calum esageri... Insomma ha invitato l'intera scuola... Credo sia troppo anche per lui" il ragazzo si sfogò sedendosi accanto alla rossa prima di continuare a parlare. "Il problema è che domani toccherà a me dargli una mano a pulire l'intera casa."

Ana non riuscì a trattenere una piccola risata, pensava fosse buffo il modo in cui il ragazzo accanto a lei si stesse lamentando: la sua faccia infatti era imbronciata e continuava a toccarsi la bandana nera e bianca che portava sulla fronte.

"Stai ridendo di me?" ridacchiò Ashton.

"Si! Sei davvero dolce con questo broncio sai? E sei davvero carino a preoccuparti per il tuo amico" Ana gli scompigliò i capelli castani.

In effetti Ashton Irwin era così: dolce e premuroso con le persone che amava di più, sempre pronto a dare una mano e, se necessario, a metterci la faccia. Era abituato a prendersi cura delle persone fin da quando aveva 11 anni, quando suo padre lasciò per sempre il compito di "uomo di casa" a lui.

Una mano sulla sua spalla lo riportò alla realtà.

"Grazie" le sorrise guardandosi le mani imbarazzato.
"Sai fino a qualche giorno fa non ti avrei affidato neanche il mio cane, mi devo ricredere" Anastasia annuì osservando le siepi che li circondavano.

Anastasia Young era davvero un tipo particolare: incurante del giudizio degli altri, aveva sempre la risposta pronta e, ciò che colpiva di più, era il suo perenne tono sarcastico. Lei infatti era in grado di sdrammatizzare anche il più triste degli eventi senza mai offendere nessuno.

"Sai Young, mi piaci" Ashton pronunciò sicuro osservandola.

Anastasia lo guardava con la sigaretta fumante tra le dita. Lo squadrava da capo a piedi, in silenzio perchè, per la prima volta in vita sua, non sapeva cosa rispondere.

Hey people!

Come state? La vostra quarantena come sta andando??
Ho deciso di introdurre anche la storia tra Ana e Ash, vi piace come idea??

Angel || Luke HemmingsWhere stories live. Discover now