.CAPITOLO 41.

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P.o.v. Camille 

Cerco di dormire, almeno di riposare un po' la mente, ma nonostante la figura di Harry al mio fianco non riesco a rilassarmi., abbiamo passato penso, il pomeriggio più intenso e bello che potessimo passare, uniti, insieme e mi sono sentita completa dopo tanto tempo. Mi sono sentita a casa, mi sono sentita amata e solo grazie a lui.

-"Non riesci proprio a dormire?" la sua voce mi fa risvegliare dai miei pensieri.

-"Non riesco a chiudere occhio." lui mi accarezza la testa e io mi stringo ancora di più al suo petto.

-"Vuoi parlarne?" abbassa lo sguardo nello stesso momento in cui io alzo il mio, quindi ci guardiamo negli occhi mentre io mi alzo a sedere pronta a intraprendere quella conversazione, prendo un respiro profondo mentre anche lui si sistema meglio e posando le lenzuola sopra alle sue gambe ancora nude.

-"Se non te la senti...non sei obbligata." gli afferro la mano cercando un po' di conforto, mi mordo il labbro ma poi mi ritrovo a scuotere la testa.

-"No è ok." ingoio il groppo che mi si è formato in gola e cerco di iniziare.

-"È iniziato tutto in quarta elementare, ho conosciuto Carly e siamo diventate subite amiche. Pensavo che con lei avrei potuto affrontare tutto... si, pensavo che saremmo state una di quelle amicizie che te le porti fino al matrimonio.
Ma il destino spesso decide di cambiare le carte in tavola..." da lì, gli racconto ogni cosa, ogni episodio, interrotta da i singhiozzi e dalle parole di conforto che il riccio mi riservava. Tutto e quando dico tutto intendo tutto.

Abbiamo passato più di un'ora su quel letto, con la testa che vola a ogni singolo ricordo, fa male ripercorrere il passato, ma in un certo senso mi libera. Parlando di Harry, lui non ha commentato, ha lasciato che finissi la storia, che gli spiegassi il perché del mio comportamento. Gli ho detto anche di quando lui era in clinica, gli ho raccontato di quando Louis mi disse che Carly sarebbe tornata, tutte le mie preoccupazioni, tutti i miei problemi, tutte le mie paure, gli ho buttato tutto sulle spalle, cercando di alleggerire il mio carico, ma in realtà non è servito a molto.

-"Io sarò con te. Qualunque cosa accada." è stata l'unica cosa che è uscita dalla sua bocca, quando straziata gli finisco di raccontare quello che è stato.

Non ha detto niente nemmeno quando tanto dallo schifo e dal dolore mi sono ritrovata a vomitare con lui che mi teneva i capelli, ma nei suoi occhi potevo leggere la rabbia, una rabbia e uno schifo verso tutto, forse anche verso il mondo e io come lo capisco quello sguardo.
Tante volte si è fatto spazio sul mio viso come se niente fosse, la vita mi ha dato tanti schiaffi ma almeno con Harry si è risparmiata. Gli ho detto anche del suicidio, non se lo aspettava, anche se ha avuto la reazione migliore di quelle a cui ho assistito, la maggior parte delle persone faceva diventare gli occhi lucidi e mi abbracciava.
Dicendomi quanto fosse bello che ero ancora tra loro, altri addirittura mi guardavano con schifo, come a rimproverarmi.

Invece lui no, mi ha sorriso e mi ha afferrato la mano stringendola, come a confortarmi, a darmi supporto. Mi ero dimenticata qualcosa? Probabilmente si, la vita mi ha dato parecchie batoste come ho detto prima, anche se credo che quello che aveva bisogno di sapere adesso lo sappia. Sono contenta che lui conosca il mio passato, è la seconda persona dopo Sammy a sapere proprio tutto, sinceramente si, mi sento sollevata, posso sapere almeno che anche lui puoi capirmi e se sono fortunata adesso ho un appiglio in più in questo mondo che non fa altro che portarmi giù fino a farmi soffocare. Ho imparato a contare su me stessa e magari adesso a 17 anni mi sembrerà di non potere andare avanti senza Harry o senza Sammy ma sono sicura che quando tra cinque anni mi guarderò indietro mi darò della stupida, riporto l'attenzione sul riccio che mi sta aspettando in silenzio.
Aspetta che io smetta di piangere o semplicemente smetta di crogiolarmi nel mio dolore, probabilmente tra cinque anni mi accuserò anche di questo.
Mi accuserò, di non saper prendere in mano una situazione e di essere una piagnucolona che non sa fare altro se non crollare.

-"Forse è meglio se chiami Sam per stasera. Io torno a casa, prima che tua madre torni." si decide lui a parlare, ma nel timbro della sua voce non è scocciato e nemmeno arrabbiato, anzi è comprensivo, amorevole.

-"Ehm...si certo. Chiamerò Sam dopo, grazie di tutto Harry." mi alzo e lo accompagno alla porta di ingresso.

-"È stata il pomeriggio più bello della mia vita." confessa e io non posso che sorridere e chiudere le braccia attorno al suo collo mentre lo saluto con un ultimo bacio sulle labbra.

-"Ci risentiamo domani. Ho intenzione di concederti un vero e proprio appuntamento." ammicca prima di lasciare un bacio sulla mia fronte.

-"Non vedo l'ora, a domani." chiudo la porta di casa e con ancora il sorriso arrivo in camera mia, volgo un attimo lo sguardo al letto dove poche ore prima io e Harry abbiamo fatto l'amore, le coperte sgualcite, il suo profumo ancora aleggiava nell'aria.
Non perdo tempo e afferro il mio telefono, seleziono il contatto della mia migliore amica e faccio partire la chiamata.

-"Cam ehi, come stai?" sentire la sua voce è un'altra cosa che aggiungerei alla lista delle cose piacevoli, mi rilassa ogni volta.

-"Molto meglio. Ti va di passare qui che ne so tra mezz'ora?" lei conferma ma prima di attaccare mi fa un'altra domanda.

-"Harry è ancora lì con te?" io rimango stupita dalla domanda ma poi rispondo.

-"No se n'è andato da circa cinque minuti." la sento sospirare.

-"Se vuoi posso venire anche tra dieci minuti così ti tengo compagnia." sorrido alla premura della ragazza bionda ma declino.

-"Credo che vada bene tra mezz'ora, ho bisogno di fare una doccia." la sento ridacchiare e non posso fare a meno di sorridere anche io.

-"Ok allora a dopo...aspetta quindi voi due-" non la lascio finire.

-"Sam ti prego. Ci vediamo dopo" attacco la chiamata prima che possa dire altro.
Non ho bisogno della sua telecronaca, non adesso.

Spazio autrice
Capitolo più corto degli altri ma abbiate pietà ahhaha.
Comunque spero che la storia vi piaccia. Davvero vorrei che vi focalizzasse sugli argomenti e sulle tematiche che per me sono davvero qualcosa di fondamentale.
Camille mi rappresenta e posso dire che avrei voluto avere la sua forza.
Mi dileguo prima che mi parta uno di quei discorsi da inserire nelle mie memorie.
All the love 💚

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