.CAPITOLO 17.

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P.o.v. Harry
@camille.young ti ha inviato un messaggio.

Fisso lo sfondo del cellulare per cinque minuti buoni, incredulo e con il cuore che è riuscito ad arrivare in gola, mi riscuoto subito dopo e pago il mio libro uscendo dalla libreria il più in fretta possibile, raggiungo la macchina arrancando e cercando freneticamente le chiavi nelle tasche, dovrei davvero darmi una calmata. Appena mi siedo in macchina lascio il libro sul sedile del passeggiero e poso la testa sul sedile, prendo un respiro e poi afferro il cellulare.
Lo accendo e la notifica continua a lampeggiare sullo schermo provocandomi una curiosità innata accompagnata poi però dall'indecisione e dall'ansia del momento. Ho davvero bisogno di farmi curare. Decido di smettere di fare il cretino e girarci intorno, sbloccando il dispositivo e leggendo il messaggio.
"Sono stata stronza con te e non ho capito se quando ci siamo parlati hai accettato le mie scuse o meno. Volevo solo che tu sapessi che mi dispiace. Solo questo."

Rileggo le due righe più volte, concentrandomi sulle parole ma ogni volta che le rileggo non cambiano, il contenuto rimane lo stesso e a parere mio non lascia nemmeno molto spazio all'immaginazione. Rimango deluso, a lei interessa solo il fatto che io l'abbia perdonata, almeno così sarà in pace con se stessa.
Questo giovedì si sta rivelando più osceno degli altri giorni, mi ha scritto è vero, ha preso l'iniziativa di aprire la mia chat e mandarmi un sms ma comunque con lo scopo di pulirsi la coscienza e non di interessarsi a me, mi aspettavo almeno un 'come stai' oppure un 'come vanno le cose'. Sbuffo posando il telefono sul cruscotto e metto in moto, per poi andare verso casa ho solo voglia di andare a letto. Entro in casa e non mi preoccupo della cena, mi faccio una doccia e mi infilo sotto il piumone.

'Si scuse accettate, Buona notte.'

Lascio un semplice messaggio, rispondendo a quello della mora non intendevo fare lo stronzo quindi, per quanto avessi voglia di lasciare il visualizzato, ho optato per dei saluti neutri. Dormire mi risulta difficile, come una settimana a questa parte, quindi dopo ore spezzettate di sonno, alle sette in punto decido di alzarmi e andare in cucina per placare il mal di stomaco. Prendo un caffè e poi faccio una doccia, rischiando la vita scivolando sulle piastrelle umide a causa della condensa.
Finisco di controllare di aver chiuso tutte le finestre, per poi prendere la felpa e uscire di casa, in automatico vado verso destra, verso la fermata dell'autobus ma poi ci ripenso, vedo le chiavi della macchina in mano e sbuffando faccio dietrofront per andare verso sinistra.

Arrivo in ospedale e percorro la strada, verso il reparto, ormai in automatico, oggi è una settimana esatta che mia madre ha iniziato la chemio e questo significa avere i primi risultati.
Arrivo davanti alla sua stanza che è chiusa così senza neanche bussare entro posando la borsa di vestiti e altre cose che mi aveva chiesto accanto alla porta.

-"Buongiorno." la saluto sorridendole, lei stava leggendo un libro che posa sul piccolo tavolino accanto al letto.

-"Buongiorno, Harry. Sei arrivato giusto in tempo il dottore dovrebbe essere qui a momenti." annuisco e mi siedo sulla sedia e mentre poco la giacca sullo schienale.

-"Dormito bene?" le chiedo mentre prendo la sua mano, davvero fredda al tatto, e la porto alle labbra.

-"Diciamo bene, tu invece?" annuisco vago e spero che le profonde occhiaie non mi tradiscano, poco dopo la nostra conversazione, come previsto da mia mamma entra il dottore per la solita visita mattutina.

-"Buongiorno Signora Styles. Come sta oggi?" mia mamma si mette meglio a sedere e si sistema il cuscino, cerco di aiutarla ma mi rivolge uno sguardo carico di fastidio così decido di mettermi da parte.

-"Diciamo non meglio dell'ultima volta." Il medico annuisce e si cala gli occhiali sul ponte del naso, il camice bianco è appuntato e lo vedo guardare la cartella che ha in mano pensieroso, con un gesto quasi meccanico prende una penna dal taschino e fa scattare il tappo.

.Moments.Where stories live. Discover now