.CAPITOLO 14.

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P.o.v. camille

Cheryl non mi ha fatto dormire fino alle 4 di questa mattina, obbligandomi a guardare film strappalacrime e a farci maschere per il viso, nonostante questo sono le 9.00 di mattina e io sono già in piedi, non sono mai stata una ragazza che ama dormire fino a tardi.
Faccio il mio letto, vado in bagno e mi vesto cercando di non fare troppo rumore, per evitare di svegliare tutti. Vado in cucina con l'intento di fare colazione e mi ritrovo mia zia e Matt che mi hanno preceduto, il silenzio non mi aveva fatto capire di non essere l'unica a essere sveglia.

-"Camille già in piedi?" Matt alza la testa ancora mezzo addormentato e mi rivolge un sorriso stordito.

-"Beh in realtà si. Non riuscivo più a stare nel letto." sorrido e mi siedo a tavola mentre mia zia mi mette davanti una tazza di latte fumante, la ringrazio con un sorriso ampio e lei fa la stessa cosa.

-"Matt tu come mai già in piedi?" lui mi guarda mentre addenta un biscotto.

-"Devo andare a comprare delle cose per l'università." annuisco e intanto bevo un sorso di latte.

-"Facciamo una cosa. Visto che quel bradipo di mia sorella non si sveglierà prima di mezzogiorno, vieni con me così ti porto a fare un giro?" anche io prendo un biscotto e lo inzuppo nel latte, annuendo alla sua proposta.

-"Ehm...si per me va bene" lui sorride e va in camera sua, dopo aver posato la tazza nel lavabo, finisco anche io la colazione, poso la tazza mettendoci dentro un po' d'acqua e afferro il mio cellulare, mia mamma è da ormai venerdì che non mi fa risapere niente quindi decido di chiamarla.

-"Pronto?" al terzo squillo risponde e la sua voce sembra stanca, è bassa e strascica le parole.

-"Mamma? Come va?" mi schiarisco la voce e vado anche io in camera, mi siedo sul letto e la sento sospirare.

-"Tutto bene Cam, sono solo distrutta anche ieri sera ho fatto le due e questa mattina mi sono svegliata alle 6.30. Ma non ti preoccupare, tu come va? Marta sta bene?" prendo un jeans che andrà a sostituire il pantalone della tuta e intanto rispondo a mia mamma, mentre metto il vivavoce per poi prendere una maglietta dal borsone.

-"Si tutto bene, qui stanno tutti bene e zia sta alla grande. Ora andavo a fare un giro con Matt per la città." vado in bagno assicurandomi che non ci sia già qualcuno.

-"Ah bene, ora scusa ma ti devo lasciare ci risentiamo dopo va bene? Ti voglio bene amore." la saluto anche io e poi chiudo la chiamata, chiudo la porta del piccolo bagno a chiave mi cambio e alla fine mi trucco con un filo di mascara e un po' di correttore per coprire le solite occhiaie mattutine. Esco di li con un jeans chiari a zampa e un top con le spalline bianche.

-"Ci sei?" anche mio cugino si è cambiato e adesso indossa una camicia a fantasia e degli skinny neri, per finire il look degli occhiali da sole tra le ciocche bionde.

-"Si sono pronta." infilo il cellulare nella tasca posteriore dei jeans e usciamo di casa.

-"Dove vuoi andare?" mi fa questa domanda appena entriamo in macchina e io di risposta alzo le spalle.

-"Matt non so, l'ultima volta che ci siamo visti siete venuti voi da me." Rido seguito dalla risata cristallina del biondo, non ricordo molto i posti del luogo.

-"Andremo a fare un giro nel centro." sono d'accordo così dopo essere passati da una piccola libreria, in cui Matt ha ritirato dei libri, parcheggiamo in un piccolo piazzale e a piedi andiamo verso il centro.

-"Fa molto più caldo di quanto pensassi." Inizio a sentire caldo e spostando i capelli sulla spalla, sfilo il giubbotto di jeans e lo chiudo in vita con un nodo.

.Moments.Where stories live. Discover now