Capitolo 9 : Stupido Ragazzo Carino

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Buon giorno a tutti,

Se trovate errori, per favore mettete un commento in linea sul paragrafo dell'errore così che io possa correggerlo.

Con questo, BUONA LETTURA!

*****

"Non sono mai stata così gelosa di qualcuno," Heather annuncia. Era sabato sera e eravamo sedute sul mio letto mangiando popcorn e aspettando che Riley arrivasse. Ho appena finito di raccontargli del tour del ranch che mi ha fatto Cole ieri.

"Gelosa di cosa?" Riley chiede mentre entra nella mia camera, finalmente benedicendoci con la sua presenza.

"Hey, ragazza," Kim la saluta mentre scende dal letto per aiutare Riley con le sue cose. "Lasciami prendere qualcosa."

"Oh, non ho bisogno di aiuto. Ho questo gentiluomo per quello." Riley spinge la porta rivelando un Isaac sorridente. Era in piedi dietro di lei con una rosa, sbrilluccicante borsa sulla sua spalla.

"Quando vuoi, bellezza," dice prima di fare l'occhiolino a Riley e appoggiando la sua borsa a terra.

"Isaac! Lascia quelle ragazze in pace!" urla Katherine da giù dalle scale.

"Beh, " Isaac inizia rigirandosi verso Riley, "se ti senti sola stanotte, puoi sempre bussare alla mia porta." E con un grande, arrogante sorrisino sul suo viso, Isaac pavoneggia lungo il corridoio verso la sua stanza.

"Oh, Dio." Riley sospira e chiude la porta della mia stanza. "Amo solo i ragazzi Walter."

"Lo so, vero? E ascolta questo. Jackie è andata ad un appuntamento con Cole!" Heather strilla. "Ha appena finito di raccontarcelo."

"Non era un appuntamento, Heather. Si è solo sentito in colpa perchè suo cugino stava comportandosi come un coglione, quindi mi ha mostrato il posto," dico.

"Si, ma hai fatto il tour su un cavallo, e avete guardato il tramonto insieme," Kim si oppone. "Quello è considerato un appuntamento."

"Ragazze, Cole ha la ragazza," le ricordo.

"Cavalcare e tramonto? Voglio sentire questa storia." Riley si lascia cadere vicino a noi e mi guarda aspettivamente.

"Non dimenticare nuotare vicino alla cascata," aggiunge Heather.

"Cosa?" Riley praticamente urla.

"Dai, non voglio raccontarla di nuovo," faccio il broncio. "Cosa è successo a guardare Grease? Amo quel film."

"Non succederà! Non uscirai da questa, Jackie," dice Riley mentre si avvicinava ancora di più. "Grease può aspettare. Devo sentire questo."

"Ma non è successo niente."

"Scommetto sul mio sedere del sud che qualcosa è successo. Racconta e basta."

"Okay, okay," dico, mollando.

*****

"Questa è la stalla dei cavalli," dice Cole, aprendo le porte. L'odore di animali e fieno mi colpisce come un muro di mattoni. "Oltre ai cavalli, la cosa migliore di questo posto è il fienile. Vieni!"

Saliamo su una scala a pioli e dentro il fienile, il quale i ragazzi hanno apparentemente rifatto. C'era un tappeto blu, malandato sul pavimento, due divani, una vecchia TV su un tavolino da caffè, e gli onnipresenti murali di Nathan che decorano le pareti.

"Wow, è fantastico." Ruoto intorno, assorbendo tutti gli aspetti del fienile.

"Non è la parte migliore," risponde Cole, accompagnandomi sulla cornice. Si butta un po' in avanti e prende una corda che stava penzolando dal soffitto. "Guarda questo." Con un grande passo, Cole sale sulla cornice e salta, dondolando in un grande mucchio di fieno. "Il tuo turno, Jackie. Prendi la corda!" urla dopo essere uscito dal fieno.

"Non so, Cole. Sembra un po' pericoloso." Sbircio oltre la ringhiera. Era una lunga via.

"Pollo!" Cole piagnucola, sbattendo le sue braccia come un uccello.

"Non funzionerà con me, Cole Walter. Non mollo nella pressione dei pari!" Incrocio le mie braccia con aria di sfida.

"Dai Jackie," Cole fa il broncio e mi lascia uno sguardo da cucciolo. "Vivi un po'."

La parola vivere fa saltare il mio cuore e una fonte improvvisa di rabbia pulsa nel mio corpo. Non era valido che la mia famiglia se ne era andata, le loro vite troncate. Le parole di Cole avevano più forza di quanto sapesse, ma ho realizzato che aveva ragione- dovevo vivere. Anche se la morte della mia famiglia era ancora una ferita aperta sul mio cuore, quello non poteva frenarmi dal godere della possibilità di vita che mi era stata data. Con un nuovo senso di determinazione, salgo sulla ringhiera e prendo la corda anche se potevo sentire il mio cuore battere. Stringendo i miei occhi chiusi e stringendo per la mia cara vita, salto.

"Ti odio!" urlo mentre cado dal fienile e nel gigante mucchio di fieno che da prurito. Atterro con un grugnito.

"Non era divertente?" Cole chiede dopo che mi sono alzata. Rispondo facendogli la linguaggia. Sorride e cammina a fatica verso di me attraverso il fieno. "Wow, sei una persona difficile da compiacere, o no?" Si ferma direttamente di fronte a me - così vicino che potevo vedere la piccola cicatrice sulla sua fronte, un piccolo segno che questo ragazzo bellissimo non era completamente perfetto.

"Si, immagino," rispondo pulendo i miei vestiti. Dovevo guardare da un'altra parte perchè lo sguardo era troppo intenso.

Cole sorride e allungando la mano toglie qualcosa dai miei capelli. "Avevi un pezzo di paglia," dice a bassa voce, avvicinandosi. Questa volta guardo di nuovo nei suoi occhi ipnotizzanti.

"Sembra quasi uno di quei momenti nei film. Quelli in cui un ragazzo e una ragazza sono vicini, guardandosi. La stanza è silenziosa in una maniera elettrizzante e quando il ragazzo si avvicina un po' e esita per creare la suspense. Poi, in un momento veloce, chiude lo spazio tra le loro labbra e toglie la ragazza dai suoi piedi. Stare vicino a Cole era proprio come quello, a parte da tutta la parte del bacio.

"Oww!" Grido mentre qualcosa mi morde il piede e rompe la tranche che ci catturava. "Ma che diavolo?"

Cole sembrava rimbambito e disorientato dal nostro quasi bacio. Ma presto incomincia a ridere. "Quello, Jackie, è Bruno-cacciatore di calzini spaiati e scarpe da tennis puzzolenti." Un cane che sembrava addormentato con le orecchie molle alza la testa tra la paglia. "Non farci caso. Non fa male ad una mosca. Probabilmente pensava che il tuo piede fosse una vecchia scarpa."

"Beh, sarebbe carino se non fossi allergica," dico, allontanandomi da Bruno.

"Sei allergica ai cavalli?" Cole chiede e mi accompagna verso la stalla. Dentro c'era un cavallo grigio bellissimo con chiazze che sembravano blu.

"Non che io sappia," rispondo, avvicinandomi un po'. "Qual è il nome di lui?"

"Intendi il nome di lei." Cole apre la porta della stalla e entra. "Atena è una femmina."

"È così grande." Non volevo ammettere che avevo un po' paura di lei. Essendo cresciuta nella città, non ho esperienza con gli animali.

"Vuoi fare una cavalcata?" Tira giù una sella dal muro.

"Per niente!" Piango, allontanandomi dal cavallo. Niente poteva farmi salire su quella cosa-neanche un ragazzo super carino che era totalmente gentile.

"Ricordi quello che ho detto sul vivere un po'?" Cole mi chiede.

Cavolo, penso con un sospiro. Me l'ha fatta di nuovo. "Ricordi quello che ho detto sull'odiarti?" Mormoro, ma lascio che mi dia una spinta per salire sul cavallo.

*****

Voglio iniziare col scusarmi per non aver postato niente per due mesi, lanciatemi pure pomodori.

Buon Natale in ritardo e buon anno nuovo. Spero che il 2015 vi porti gioia e successi e che sia per voi l'anno migliore.

Se qualcuno di voi fa copertine, modifica foto e chi fa edit per Vine, vi prego di commentare che app usate, sarebbe di grande aiuto.

Spero che la storia fin ora vi piaccia, ci sono ancora 47 capitoli quindi la storia è proprio all'inizio e spero che molti di voi rimangano per scoprire cosa succederà alla fine, al capitolo 55.

My Life With The Walter Boys - ItalianoWhere stories live. Discover now