Capitolo 12: Sasso, Carta, Forbici

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Butto lo zaino sulla spalla e chiudo con forza l'armadietto. I lunedì fanno sempre schifo, ma oggi era orrendo. Ero ancora tardi dalle festività dell'ultimo weekend e ho ricevuto un casino di compiti di anatomia.

Sussulto alla luce accesa mentre esco da scuola e vado verso il camioncino. I tragitti in macchina non sono mai divertenti. Normalmente siamo solo Danny, io, e Mr. ho-un-bastone-sul-per-il-mio-culo Lee. Cole, Isaac, e Alex sta sempre dopo scuola per sport o far pesi e Nathan è nell'aula d'arte più a lungo possibile. Oggi quando salgo in macchina Danny parte senza Lee.

"Hey," dico a Danny il quale fa un cenno con la testa notandomi, "dov'è Lee?"

"Detenzione," dice spegnendo la radio. Danny è sempre stato silenzioso intorno a me. Non so se non gli piaccio oppure è molto timido.

"Oh, cos'ha fatto?" gli chiedo cercando di far conversazione. Danny scuote solo le spalle. Lo fisso studiando il suo viso. Ha tutti i bellissimi tratti facciali dei Walter, ma in modo più duro con un po' di barbetta che gli ricopre il viso. Era tanto bello quanto Cole, ma in un modo più fine-qualcosa che dovevo studiare per notarlo. Aveva una bellezza silenziosamente più delicata.

Il furgoncino svolta a sinistra immergendosi in una buca e salto sulla mia seduta sbattendo la testa contro il tetto.

"Ow!" dico massaggiandomi la testa, "Dove stiamo andando?" Normalmente nella nostra strada verso casa uscendo dal parcheggio della scuola svoltavamo a destra per tornare al ranch.

"In città," Danny dice alzando il volume così che io potessi sentire a fatica.

"Per?" Urlo sopra la musica. Non volevo essere fastidiosa ma Danny non stava aiutando così tanto.

"Delle cose," risponde. Ora ero solo che infastidita, non sembrava essere un furbo. Era veramente così difficile rispondere ad una semplice domanda? Abbasso la musica e lo guardo.

"Senti, non devo piacerti, ma potresti almeno provare ad essere gentile?" Gli dico. Mi guarda velocemente prima di rigirarsi verso la strada.

"Pensi che non mi piaci?" chiede. Era la frase più lunga che mi ha detto fino ad ora.

"Beh non è che tu ti stia comportando in modo eccessivamente amichevole," brontolo. Danny sospira e si passa una mano tra i capelli proprio come Cole.

"Scusa Jackie. Non volevo sembrare non amichevole, è solo difficile per me parlare con persone che non conosco," dice.

"Si io anche," gli dico.

Danny sorride e scuote la testa. "Nah non è vero, hai parlato con tutti quelli che hai conosciuto fino ad adesso."

"Non è come se avessi veramente una scelta. Non conosco nessuno qui," dico a voce bassa.

"Direi che hai ragione," dice di rimando. Rimaniamo seduti in silenzio per un po' e fisso fuori dal finestrino pensando a casa.

"D'ora in poi farò uno sforzo di parlarti," Danny dice girandosi per sorridermi.

"Grazie." Sorrido di rimando. "Quindi perchè stiamo andando in città ancora?"

"Devo solo fare un po' di spesa. Zack pensava che sarebbe stato divertente fare il bagno in succo, quindi abbiamo finito lo zucchero. Mia mamma ha anche bisogno di cose per la cena di stasera," dice Danny.

"Vedi era così difficile?" Chiedo scherzando.

"Oh smettila," dice scherzando, "Solo ricorda che le risposte ad una parola mi vanno bene."

"D'accordo!" Dico alzando le mie mani in difesa, "Nota a me stessa: a Danny piace rispondere in risposte brevi e odia gli scherzi." Chiudo la mia bocca cercando di non sorridere. Mi lancia un'occhiataccia e scoppio a ridere. Dopo un secondo ha incominciato a ridere anche lui.

My Life With The Walter Boys - ItalianoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora