Capitolo 33: Argento e Oro

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"Sto morendo di fame!" Alex dice in un umore euforico mentre ci infiliamo in una cabina e lui apre il menu.

Cole e io fissiamo Alex non sapendo come reagire. Siamo entrambi ancora scioccati dalla sua improvvisa apparizione a New York.

"Tutto sembra così buono," dice lui girando la pagina.

Quando non rispondiamo, Alex alza lo sguardo verso dove siamo seduti io e Cole di fronte a lui. "Cosa?" Chiede in un cipiglio.

"Cosa ci fai qui?" Gli chiede Cole. Quando abbiamo realizzato che era Alex a cercare di prendere un taxi, Cole gli è corso incontro e lo ha preso prima che corresse dietro ad un altro taxi.

Mentre finivamo di andare al ristorante Alex si è lamentato di quanto pazze siano le strade di New York. Eravamo entrambi così sorpresi che fosse qui in primis che non gli abbiamo chiesto niente.

Alex sospira come se stesse sperando che non venisse fuori l'argomento.

"Beh?" Chiede Cole.

Lui rimane in silenzio per un momento prima di rispondere finalmente. "Dopo che mi hai chiamato dall'aeroporto e mi hai detto la verità di Jackie ubriaca quella sera e poi trascinarla alla festa, mi sentivo come la peggiore persona al mondo." Alex dice guardando ovunque a parte noi.

Vorrei chiedere a Alex di cosa stia parlando, ma Cole mi ha lanciato uno sguardo. Siamo rimasti in silenzio ed abbiamo aspettato che continuasse.

"In realtà quando mi hai chiamato e ho realizzato dove eri, avevo la paura tremenda che  non saresti riuscito a convincere Jackie a tornare a casa, quindi ho deciso di volare fin qui e aiutare." Alex improvvisamente si ferma e si volta a guardarmi con uno sguardo di orrore sul viso. "Aspetto tornerai a casa, vero?"

Annuisco e Alex tira un respiro di sollievo.

La nostra cameriera appare e prende il nostro ordine. Dopo che se ne va Alex allunga le mani e prende le mie.

"Jackie so che probabilmente sei arrabbiata con me, ma sono davvero dispiaciuto di come mi sono comportato con te alla festa."

"E' tutto a posto Alex ci sono passata oltre," gli dico. So che entrambi i ragazzi dovrebbero strisciarmi ai piedi, ma sono stanca di essere arrabbiata con il mondo. La mia vita sarebbe molto più facile se non avessi un mal di testa costante.

"No va bene. Ero infastidito che sei andata alla festa con Cole e ho lasciato che la mia rabbia prendesse il meglio di me. Quando sei sparita dall'ospedale, ero così preso dalla mia rabbia che non ho nemmeno notato che te n'eri andata, ma Cole l'ha fatto," dice lui voltandosi verso suo fratello sorridendo.

Cole annuisce e si gira verso di me. "Nathan stava chiedendo di te, quindi sono uscito in corridoio per trovarti. Quando non ti ho visto ti ho chiamato, ma continuava ad andare alla segreteria. Ho chiesto alla receptionist all'entrata se ti aveva vista e mi ha detto che avevi preso un taxi. Immediatamente sapevo dove stavi andando, quindi sono corso all'aeroporto per cercare di fermarti. Il tuo volo per New York era già partito, ma ce n'era un'altro che partiva in un'ora. Non mi sono nemmeno fermato a pensare, ho semplicemente comprato un biglietto.

La cameriera ci consegna le nostre bevande e io tolgo la cannuccia dal suo pacchetto di carta prima di infilarla nella mia coca cola.

"Si," dice Alex fermandosi per soffiare la carta intorno alla sua cannuccia in faccia a suo fratello, "poi mamma ha visto che eravate spariti entrambi ed è impazzita. Sono sorpreso che non abbia chiamato la polizia."

"Mi ha chiamato abbastanza..." Cole si lamenta, "E' l'unica ragione per cui ti ho chiamato. Quando sono arrivato a New York avevo dieci chiamate perse e quattro nuovi messaggi in segreteria. Volevo farle sapere dove ero, ma non volevo sentirla impazzire."

Sorrido e alzo gli occhi al cielo. "Quindi dopo cos'è successo? Come sei finito qui?" Chiedo ad Alex.

"Beh volevo seguire Cole, ma mamma non mi avrebbe ne pagato il volo ne lasciato andare. Ho detto a Danny quanto fossi infastidito e poi mi sono chiuso in camera mia per il resto della giornata. Dopo che tutti se ne erano andati a dormire, Danny è venuto e ha bussato alla mia porta. Non mi ha detto niente, ma mi ha dato il suo voucher per il biglietto aereo. Quindi, sono sgattaiolato fuori e sono andato fino in città in bici."

"Ti ha dato il suo voucher?" Chiedo scioccata.

"Si, ma lo ripagherò. Lo prometto."

Rimaniamo tutti in silenzio per un momento, mi ci è voluto un po' di tempo per assorbire tutto quello che è stato detto. Alex è andato fino all'aeroporto in bicicletta e ha disobbiditio a sua madre per venire a prendermi? Danny ha rinunciato al suo regalo di compleanno e Cole ha pagato per un biglietto per qui?

Sto avendo problemi a capire perchè hanno passato tutti questi problemi.

"Pollo arancione?" Dice la nostra cameriera all'improvviso svegliandomi dai miei pensieri.

"Oh proprio qui," le dico. Lei appoggia il piatto bollente di fronte a me e io inalo profondamente il profumo fantastico.

"Bistecca kung pao?" Dice dopo. Alex alza la mano e la cameriera mette il mio secondo piatto preferito sulla sua tovaglietta.

"E i gamberi all'ananas." Dice dando l'ultimo piatto a Cole. "Altro?"

"Posso avere una forchetta?" Chiede Alex imbarazzato.

"Certo." Sorride la cameriera prima di sparire per prenderne una.

"Questo è un ristorante cinese sciocco," dico prendendo i bastoncini. "Dovresti usare questi."

"Lo so," dice Alex infilando la forchetta nella sua bistecchia dopo che è tornata la cameriera, "ma non riesco ad usarle nemmeno per salvarmi la vita."

"Lo fai così," dico tendendo i miei nella mia mano prima di prendere un piccolo pezzo di pollo e lanciarglielo contro.

"Esibizionista," mormora spingendo il pezzo di carne sconosciuto dal suo piatto.

"Mia sorella e io venivamo qui a piedi dopo scuola ogni venerdì. Ho fatto molta pratica," dico prima di morsicare il piccante pollo caldo. Chiudo gli occhi e sospiro in delizia. E' passato molto tempo dall'ultima volta che ho mangiati qui, troppo tempo.

"Provalo e basta," Cole dice spingendo il terzo e inusato paio di bacchette verso suo fratello. "Non è così difficile."

Per il resto della cena Cole e io ridiamo guardando Alex provare a mangiare il suo cibo. Quando abbiamo finito la cameriera ci lascia il conto e da a ciascuno un biscotto della fortuna.

"Oh adoro queste cose," Alex dice eccitato mentre rompe il suo per prendere il piccolo pezzo di carta.

"Penso che siano stupidi," dice Cole, ma apre comunque il suo.

"Qualcuno ti inviterà alla sua festa di Karaoke," Alex dice leggendo il suo. "Che diavolo?"

"Vedi!" Cole dice scuotendo la testa, "stupido."

"Beh che dice il tuo?" Alex chiede a suo fratello.

"Otterrai ammirazione dalle tue pere (pears)," dice leggendolo.

"Intendi pari (peers)?" Chiedo.

"No, dice veramente pere. Dev'essere un errore," Cole dice appallottolandolo e lanciandolo sul suo piatto vuoto.

Rido mentre rompo il mio biscotto. Spero di trovare qualcosa di divertente. Cautamente apro il piccolo pezzo di carta.

Mentre i miei occhi scorrono sulle piccole parole nere, il mio cuore inizia a battere all'impazzata nel mio petto.

Uno è argento e l'altro è oro....

*****


Le parole scritte così, sono scritte in questa maniera per farvi capire il gioco di parole ed anche farvi capire l'immagine del capitolo.

My Life With The Walter Boys - ItalianoKde žijí příběhy. Začni objevovat