Capitolo 39: Stavi Agendo da Umano

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Mi sono infilata a letto quando siamo arrivati a casa e mi sono raggomitolata in una palla. La trapunta che mia mamma mi ha fatto quando avevo 10 anni è stata tirata fuori dall'armadio ed è stata stretta intorno a me.

I momenti come questi richiedono qualcosa di dolce. Per esempio, una vaschetta di gelato su cui piangere mentre lo butti giù per la gola. Però, è troppo presto per mangiare gelato e sono troppo scioccata per piangere. Quindi, mi sono accontentata di una tazza di latte caldo e miele.

Cosa mi succederà se trovano la felpa? Sarò espulsa, o peggio possono mandarmi in prigione? Ho invaso una proprietà privata...

Alex rimane seduto al mio fianco e mi accarezza la schiena mentre io fisso il muro. Non parliamo, ma il silenzio è confortante e la sua mano è calmante.

Mi stavo per addormentare e il peso sul letto è cambiato quando Alex si è alzato silenziosamente.

"Andrà tutto bene Jackie," mi sussurra nell'orecchio.

Annuisco, troppo stanza per rispondere.

"Sogni d'oro," Alex mi dice mentre mi bacia la fronte dolcemente, "buonanotte."

***

Quando il sole entra dalla mia finestra la mattina, mi giro con un lamento. Mi fa male tutto, e mi sembra di avere avuto solo qualche ora di sonno.

La mia sveglia suona, ma la lascio andare per un po' mentre cerco di ricordarmi perché sono così stanca. Quando vedo le mie scarpe sporche sul pavimento, mi ritorna tutto in mente e zittisco la sveglia arrabbiata.

Alzarmi dal letto è l'ultima cosa che voglio fare, ma i miei piedi scalzi si appoggiano al pavimento e mi spingo al bagno.

Arrabbiata con Cole, me stessa, e tutto spremo il tubo del mio dentifricio un po' troppo e si spruzza ovunque.

"Cavolo." Dico bofonchiando mentre tolgo il dentifricio in eccesso dal mio spazzolino di Spongebob e lo lascio cadere nel lavandino.

Mentre mi lavo i denti, penso alla giornata che mi aspetta. Scommetto che mi chiameranno in presidenza durante la giornata. Tutte le segretarie mi guarderanno con disapprovazione. E poi mi guideranno all'ufficio del preside, che mi starà aspettando dietro una grande scrivania di legno con la mia felpa in mano.

Sospirando, sputo il dentifricio e mi bagno il viso con l'acqua.

Dopo aver preso la mia veste, spengo la luce ed esco dal bagno. Uscendo, quasi inciampo sulle mie scarpe infangate. Non volendo vedere le prove, le calcio nell'armadio e decido di saltare la mia corsa mattutina e semplicemente fare colazione.

Esco in corridoio in direzione della cucina e il mio piede pesta qualcosa di morbido. Abbasso lo sguardo e resto senza fiato.

***

"Grazie, grazie, grazie!" Urlo dopo essere cosa giù in cucina e salto tra le braccia di Alex.

"Ah prego?" Alex risponde un po' confuso.

"Non sai quanto mi sento sollevata." Gli dico.

"Sollevata per cosa esattamente?" Mi chiede lui.

"La mia felpa." Dico alzandola, "non ci posso credere che sei tornato in dietro per riprenderla per me."

Alex mi fissa e non dice nulla.

"Sei andato a prenderla, o no?" Gli chiedo.

"Mi dispiace Jackie, ma no," dice suonando deluso nella sua risposta.

Mi giro a guardare gli altri ragazzi in cucina. I miei occhi cercano il viso di Cole per una risposta, ma lui alza le sopracciglia come se andare a riprendere la mia felpa fosse l'ultima cosa al mondo che farebbe.

My Life With The Walter Boys - ItalianoHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin