¤CAPITOLO 13

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Mi muovo lentamente in modo da non svegliare il biondo affianco a me.
Una volta che sono finalmente riuscita a divincolarmi dalla sua presa  mi fermo a guardarlo e devo ammettere che è ancora più carino quando dorme.
Mi schiaffeggio mentalmente e mi ripeto "Alexandra Alinovna Romanova, non puoi permetterti di pensare queste cose, sei già stata ferita una volta, prima devi vedere se merita la tua fiducia oppure potrebbe finire come Ward". Wow a volte mi stupisco degli ottimi consigli che so dare, il problema però è che non ne seguo mai mezzo.
Esco dalla porta con un leggero sorriso sulle labbra senza motivo, perfetto sono già andata.
Entro in cucina e mi stupisco del fatto che non sia ancora andata a fuoco, dato che Steve sta cucinando quelli che una volta dovevano essere pancake, ma ora assomigliano più che altro a dei carboncini da disegno. Mentre due bambine, una bionda con gli occhi azzurri che assomiglia molto a lui e una mora cercano di sbirciare dentro la padella per vederne il contenuto.
Il famoso Tony Stark è seduto al bancone di fronte a loro, mentre versa del succo in dei bicchieri enormi parlando con un uomo, seduto affianco a lui con una bambina bellissima in braccio. Appena riconosco l'uomo mi si mozza il fiato, James Barnes il famoso soldato d'inverno, mi ricordo quando ci allenava alla Red Room;ora vederlo così felice con quella che sembra sua figlia in braccio mi fa scaldare il cuore.
In aiuto del Capitano arriva un uomo leggermente più basso di lui con indosso un camice da laboratorio e un   paio di occhiali, dall'aria intellettuale e timida.
Mi giro per cercare le mie sorelle e le trovo nella stanza accanto separata separata solamente da una porta vetro. Tasha è seduta al tavolo in mezzo alla stanza  mentre parla con Alina, o soprannominata da me Miss finezza dell'universo, e un'altra donna che ha un bambino in braccio.
Un altro bambino corre verso Nat in maniera molto scordinata con un foglio pasticciato in mano; credo che sia il suo ultimo figlio, il piccolo Daniel. A quella scena mi si scalda il cuore, decido di raggiungere le mie sorelle, ma proprio mentre faccio un passo verso la porta due uomini mi tagliano la strada gridando.

X/Y: Indovinate chi ha appena ottenuto il permesso  di Fury per comprare Just Dance?- dicono indicandosi.

Nat: Clint, Sam vi rendete conto che non andate più all'asilo e uno dei due è sposato con tre figli?!

C'è qualche secondo di silenzio, poi decido di intervenire in difesa dei due ragazzi.

Alex: Ma sai Nat! Erano così felici perché finalmente i bambini si possano divertire.

Il ragazzo di colore annuisce violentemente appoggiandomi una mano sulla spalla.

X: Si, si ha assolutamente ragione. Non so chi tu sia, ma mi stai già  molto simpatica... Io comunque sono Sam Wilson, tuo servitore a vita dopo aver salvato le mie splendide chiappe.

Steve: Hey, linguaggio!

Rido dicendo a Sam che non ce n'è bisogno.
Nat si alza e viene verso di me, mentre tiene per mano suo figlio. Si posiziona vicino a me, tira un respiro  profondo mentre guarda suo marito che le annuisce in maniera incoraggiante.

Nat: Ragazzi, questa è mia sorella Alexandra.

Alina: Ehi! È anche la mia di sorella.

Alex: Sei impossibile lo sai.

Alina: Parla lei- dice facendomi la linguaccia.

Nat: Nonostante siate grandi e vaccinate, vi comportate sempre come due bambine di 5 e 7 anni che litigano per la stessa pistola.

Alex: Quella Magnum calibro 3 era mia!

Alina: Si, si raccontala...

Tony: Fantastico, abbiamo un'altra assassina mentalmente instabile che di cognome fa Romanoff.

The White Widow Where stories live. Discover now