¤CAPITOLO 21

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Avete tutto il diritto di odiarci siamo sprite per un secolo e mezzo, ma no non siamo morte e si continueremo ad aggiornare.
Io ormai non ho più una scusa valida come i compiti dato che sono all'università, ma molto più semplicemente mi sono dimenticata come si scrive in italiano😂
Quindi spero che questo capitolo non faccia troppo schifo e che abbia un senso.
Tanto love a tutti Dasy🥰

Essere sballottata tra le braccia di un super soldato ultra centenario non è esattamente comodo, ma soprattutto non è come mi aspettavo di uscire da qui. Avrei quasi preferito correre con un pallottola conficcata nella gamba che farmi portare da un uomo che ha la stessa delicatezza di un orso. Ma hey, non mi hanno fatto scegliere i biglietti, dannate agenzie di viaggi!

Ok, forse fare del sarcasmo non è la cosa più indicata, ma credo che la mia testa potrebbe esplodere se mi concentrassi ancora un po' sulle parole di Alexiei e il peso sul mio petto diventerebbe ancora più insopportabile se pensassi a quanto Nat stia soffrendo per causa mia e della mia ingenuità.

Più Bucky corre, incitata dalle urla di non so chi, più i tipici rumori di una città in pieno movimento aumentano. Dopo così tanto tempo passato rinchiusa in questo posto senza neanche una piccola finestrella sul mondo esterno ho perso la concezione del tempo. Non ho idea di quanti giorni o mesi siano passati da quando siamo state rapite, ma so che non è passato neanche un istante senza che io sperassi con tutta me stessa di poter tornare la fuori da donna libera e non vedova assassina.

Appena riusciamo ad uscire dall'edificio mi pento di aver desiderato così tanto uscire. La luce del sole mi acceca e il trambusto delle auto che sfrecciano veloci sulla strada e il chiacchiericcio della gente che cammina fa solo aumentare la mia emicrania. Grugnisco dal dolore ed inizio ad agitarmi cercando in tutti i modi di proteggere i mie occhi azzurro ghiaccio dalla forte luce.

"Resisti Alex, ci siamo quasi." Bucky cerca di rassicurarmi mentre continua a correre, ma io sento la stanchezza impossessarsi di me e all'improvviso tutto sembra rallentare, sento il mio corpo farsi sempre più freddo sin che tutto quello che riesco a vedere è il buio e i rumori del mondo esterno sono sostituiti dalla quiete.

TERZA PERSONA

Bucky non si è accorto che Alex è svenuta finche non arriva al Bus e mentre riprende fiato posa gli occhi sulla ragazza castana tra le sue braccia. I minuti successivi sono un caos completo. Bruce e Gemma portano Alex nel mini laboratorio per cercare di stabilizzarla, May cerca di fare un decollo verticale, Fitz e Thor sono nel panico totale convinti che Alex sia morta. Eh già, un vero e proprio casino. Ma il peggio arriva quando May, dopo aver impostato il pilota automatico, raggiunge gli altri e senza pensarci due volte prende Natasha per il colletto della tuta e la sbatte contro una delle pareti urlando "A che cosa stavi pensando, uh? Eravate insieme in quella stanza e l'hai lasciata lì a terra ferita, mentre tu correvi tutta felice dal tuo uomo. Ti sei bevuta il cervello?!" Il tono di May aumentava ad ogni singola parola, ma l'espressione sul volto di Natasha non mostra un minimo di paura, come se non le importasse. Ed effettivamente è così.

Dopo che May si è calmata ed ha lasciato libera Nat dalla sua presa, senza però mai perderla di vista un istante, la rossa risponde con calma "Stavo pensando che non mi importa niente. Stavo pensando che non la conosco, non so chi sia davvero dato che tutto quello che sa fare è mentire e cercare di sottrarmi tutto ciò che mi rende felice. Pensavo che se non fosse mai uscita da lì non mi sarei dovuta preoccupare di difendere la mia famiglia per evitare che lei me la porti via come ha fatto in passato." I suoi occhi erano duri come il ghiaccio e le parole più affilate di mille coltelli. In quel momento tutti sull'aereo erano grati che Alex non potesse sentire quello che la sorella stava dicendo.

Alina non sa che pensare. Che cosa poteva aver fatto Alex di così grave da far arrabbiare a tal punto la sorella? Se o quando arriverà il momento di schierarsi, quale delle due sorelle avrebbe scelto?

Ma Ali non è l'unica tormentata dai suoi pensieri in questo momento. Anche Steve sta cercando di fare chiarezza nella sua testa. Non aveva mai visto sua moglie così prima d'ora. Non è da Nat dire certe cose eppure lo ha appena fatto. Ma quello che lo preoccupa di più è capire se Natasha pensa veramente tutto ciò che ha detto, oppure se è la rabbia che ha parlato per lei. Sa che in ogni caso, prima o poi sua moglie si pentirà di quelle parole e lui dovrà essere pronto a sostenerla e rassicurarla.

Nel frattempo anche May è rimasta colpita dalle parole di Nat. È ovvio che qualsiasi cosa sia successa in quel dannato covo aveva ferito la maggiore delle sorelle e May sa che adesso Natasha è infuriata, ma questo non giustifica le sue azioni e il suo comportamento scorretto.

"Io non ho idea di cosa sia successo e non pretendo di capire quello che stai passando perché non lo so." Melinda comincia a parlare, questa volta in un tono più calmo "Ma quello che so è che se oggi Alex fosse morta perché tu l'hai abbandonata lì, da sola come si fa con una bambola rotta, non te lo saresti mai perdonata. Questa cosa ti avrebbe tormentato per tutta la vita. Quindi ti dico solo questo Natasha, non lasciare che la rabbia offuschi il tuo giudizio, non porta mai a nulla di buono." May aggiunge prima di allontanarsi probabilmente per andare a controllare Alex. Anche Nat, toccata dalle parole della Cavalleria nelle quali ha riscontrato solo la pura verità, anche se troppo orgogliosa per ammetterlo, si affretta verso le cuccette seguita a ruota da Steve.

Il resto dei due team invece è lasciato da solo nella saletta, confusi e frastornati dalla serie di eventi accaduti nel giro delle ultime ore.

ALEX P.O.V.

Freddo, è tutto quello che riesco a sentire. È come se fossi avvolta dall'acqua, completamente sommersa, e stessi cercando di raggiungere la superficie. Sono stanca non c'è un solo muscolo in tutto il mio corpo che non faccia male, vorrei mollare, ma una voce dentro di me dice di continuare a provare, di non arrendermi, non ancora al meno.

E alla fine comincio a respirare di nuovo, tutti i ricordi mi tornano alla mente: la stanza rossa, il rapimento, la tortura, io che vengo salvata e poi due parole mi colpiscono in pieno con la velocità di un treno in corsa "Alexandra Barnes".

Sbarro gli occhi e all'improvviso è come se fossi di nuovo sott'acqua. Annaspo, cerco di risalire, ma i polmoni si riempiono sempre di più d'acqua e una domanda mi frulla per la testa "Chi sono veramente?"

Io🤝🏼pubblicare su wattpad ad orari indecenti 😃

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⏰ Last updated: Jan 08, 2022 ⏰

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