¤CAPITOLO 8

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Ci scusiamo in anticipo il capitolo è un po' più corto rispetto agli altri e anche per gli aggiornamenti moolto lenti, ma la scuola ci sta massacrando. Detto questo grazie per leggere la storia , buona lettura.
Dasy e Becky🥰

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ALEX P.O.V.

Siamo arrivati in quel strano parco, camminiamo per qualche minuto, addentrandoci nella vegetazione, fino a quando non arriviamo ad una piccola radura, isolata ed intima, con delle panchine, Nat invita Steve e Ward a controllare la zona, mentre lei mi spiega tutto ciò che c'è da sapere.

Natasha: Bhe il giorno in cui è caduto lo S.H.I.E.L.D., una swat di agenti è entrata in casa nostra. Ci hanno"informati" su ciò che è successo. Ovviamente abbiamo messo al tappetto tutti, ma sai com'è. La cosa peggiore è che stavano per toccare i miei figli, insomma dei bambini, che non sanno nemmeno cosa fanno veramente di lavoro i loro genitori.

Alex: Dove sono adesso?

Tasha: Li abbiamo lasciati da Tony e sua moglie quando siamo scappati, vogliamo che almeno loro continuino la loro vita normalmente, li abbiamo già messi in pericolo una volta, non ce la sentivamo di farlo ancora.

La guardo, non l'ho mai vista così. Quelle occhiaie, quegli occhi rossi per le lacrime, la vedo accarezzarsi il polso, e lì vedo un bracciale dove sopra ci sono cinque ciondoli, le guardo meglio e mi rendo conto che sono delle lettere: due esse, due a, una e una b ed una d. Sorrido nel vederla così, se la merita, la sua famiglia, l'ha sempre voluta e finalmente con Steve la può avere.

Alex: Lo ami da morire, non è così?

Natasha: Da morire.- si gira verso di me, mi sorride e poggia una mano sulla mia.

Alex: Tasha senti mi dispiace da morire per quello che è successo con Alexei, sai il finto omicidio e l'H.Y.D.R.A., veramente mi dispi-

Natasha: Non è niente ormai, è acqua passata, sai negli ultimi anni ho quasi perso uno sorella, non ne voglio perdere un'altra per una così stupida.

Alex: Come sta Alina, o scusa la signora Barnes- dico ridendo.

Natasha: Sposata e sclerata, Elisabeth la fa veramente impazzire.

Alex: Ha avuto una figlia- chiedo e la donna di fronte a me sorride- e l'ha chiamata Elisabeth, sul serio...come Orgoglio e Pregiudizio. I tuoi come si chiamano invece?

Natasha: La bambina, la più grande tra i due, Sarah, mentre il bambino Daniel Howard Rogers, Steve va particolarmente fiero. (coff coff riferimenti puramente casuali ad agente carter parte due coff coff)

Alex: Ora ho capito quasi tutte le lettere del tuo bracciale.

Natasha: Esse di Steve e di Sarah, D di Daniel, E di Elisabeth, B di Bucky e A per Alina ed Alexandra.

Sorrido nuovamente, chiedendole di raccontarmi qualcosa di più sui miei nipoti, fino a quando Ward mi invia un messaggio chiedendomi quanto ancora ci avremo messo, subito mi torna in mente la missione.

Alex: Nat perché mi hai chiesto di venire qui? Perché mi hai fatto venire qui?

Natasha: Non mi fido di nessuno, tranne che della mia famiglia. Devi riportare il messaggio a Fury, che nel caso dovesse avere bisogno saremo in questa casa, è una cittadina sperduta nel nord della Russia. Resteremo lì fino a quando non ci scopriranno, e se mai succederà ti manderò un biglietto con su scritto la nostra prossima posizione.

Prendo il foglietto dove vedo scritte una manciata di parole, in latino, e li mi viene da ridere.

The White Widow Där berättelser lever. Upptäck nu