#l'amore di una madre e l'amore di un fratello
Meredy aveva un pessimo presentimento così, accompagnata da Gerard, decise passare per Lamia Scale prima di tornare a casa.
Anche se era stanca e non vedeva suo marito ed i suoi bambini da almeno due giorni.
Qualcosa in cuor suo le diceva di passare.
Arrivata lì, davanti al fumo nero, si prese un infarto e come una furia entrò nel sentire la voce della sua bambina.-... SVEGLIATI-
quando aprì la porta due dei suoi tre figli stavano lì.
Meredy si sentì perdere un battito nel vedere Aiden accasciato a terra.
Con del sangue uscirgli dal fianco.
- VICTORIA CHE E' SUCCESSO?!?!- chiese spaventata mentre Gerard andò prontamente a vedere se c'erano altri feriti. E ce n'erano.
Dietro il balcone c'era una cupola di ghiaccio molto solida.
Lì c'erano Lyon e Shanw.
L'uomo era svenuto mentre il rosso sangue sgorgava dalla schiena e macchiava i capelli color neve del figlioletto.
Questo stava tremante sotto il peso del padre.
Sembrava sconvolto e si toccava il fianco, come se fosse ferito.
Ma niente.
Il suo fianco era in realtà intatto.
Gerard provò ad avvicinarsi al nipote – Shanw! Sono io ! Gerard! Aspettami che ora ti libero!- Shanw si tappò di nuovo le orecchie, spaventato mentre il ghiaccio intorno a lui ed al padre aumentava.
Gerard rimase stupito, fino a quel momento aveva creduto che fosse stato Lyon ad aver formato la cupola.
Invece era la reazione del bambino, spaventatosi da ciò.
-Shanw! Ascoltami se non togli la barriera tuo padre potrebbe morire! Aprimi!- tentò di nuovo l'uomo dai capelli blu, ma il bambino sembrava incosciente.
Nonostante come la mattina si teneva le mani sulle orecchie, i suoi occhi grigio azzurri sembravano asseti e distanti.
Come se il suo corpo appesantito stesse cercando invano di proteggerlo da ciò che lo appesantiva. -SHANW-
come svegliate da un incantesimo, madre e figlia voltarono entrambe la testa vedendo la cupola di ghiaccio. -mamma... Viky...- sussurrò il piccolo Aiden tra le braccia della madre e della sorella.
- AIDEN. Tranquillo tesoro mio, la mamma è qui...-
-mamma...stacca.-
-shhh... non parlare ora. Adesso ti portiamo dalla zia Chelia e starai meglio telo prometto.-
- mamma... stacca.- continuò a sussurrare il piccolo.
- Den, sentito? Devi rimanere sveglio così starai meglio! E poi non ti ho ancora dato il regalo che ti ho preso per natale... se mi prometti che ti sentirai meglio domani ti compro anche quello per il compleanno! È per questo che oggi sono uscita. Purtroppo ho trovato solo uno dei quattro regali che volevo farvi... ma tu devi stare bene, sennò non posso dartelo. Né a te né a Shanw-
-scusa Viky...è che ...volevo la mia sciarpa...Ma non devi lasciare solo Shanw...lui... lui... lui ha paura di stare solo... Non volevo... essere cattivo...Vi voglio bene...Tantissimo... sia a te...che a Shanw...che a mamma e papà... che agli zii-
- Den, guarda che ti ho preso una scarpa bianca. È uguale alla tua. Però devi vivere...ti prego- pigolò la bambina con le lacrime agli occhi
. -mh... anche noi... ti avevamo preso...un regalo...è...sotto al letto...-
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