#l'ora dei saluti e l'ultima lettera

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#l'ora dei saluti e l'ultima lettera


"Caro Jason, questa dovrebbe essere la mia ultima lettera, luglio è finito e domani sarà agosto.

Nella lettera d'incarico diceva che il lavoro sarebbe dovuto essere terminato e non oltre Agosto, quindi immagino che da domani tu sarai già sulla via di casa.

Io ti aspetto.

Nel frattempo poserò la penna sulla scrivania assieme ad un foglio di carta.

Spero di non usale più per te"


-sei sicuro di avere tutto Jordan? Non faresti meglio a controllare un altra volta?-chiese Megumi, guardando tristemente il figlio, mentre questo scuoteva la testa.

-mamma è almeno la settima volta che me lo chiedi.- disse Jordan, esasperato.

Quei "tre giorni" erano diventate "tre settimane" a causa delle incomprensioni dei ragazzi, e per farli abituare effettivamente all'idea della convivenza.

Onestamente Jordan non sapeva davvero cosa aspettarsi.

Non era mai partito per un viaggio così lungo.

Tenere quel grosso bagaglio che sua madre gli aveva riguardato tre volte gli faceva salire un groppo di paura alla gola.

Voleva girarsi e dire "fermi tutti, Time Out, tutto molto bello eh....e grazie per l'opportunità ma...grazie, no grazie." e tornare a casa, disfare i bagagli e rimanere nella vita di sempre, svegliandosi il giorno dopo con le urla di Alice nel suo letto, in casa sua, nel suo villaggio dove la cosa più pericolosa che poteva succedere era che venisse sgridato da sua madre per essere tornato tardi.

Invece da suo zio?

Probabilmente sarebbe stato spedito in mezzo a troppa gente che non conosceva.

-hey sfigato non pensare troppo, altrimenti il tuo cervello va in corto circuito.- gli disse Alice, avvicinandosi.

Dopo un istante di dubbio, lei lo abbracciò.

-senti...so che probabilmente sei spaventato ma non devi....sei l'unico che ha la magia in questo villaggio e un giorno questo posto potrebbe diventare una prigione per te. Tu sei speciale, lo sei sempre stato...puoi affrontare anche questa sfida, io lo so che puoi...perché sei il ragazzo più incredibile che conosca e non permettere a nessuno di dire il contrario. Neanche a te stesso, chiaro? E quando avrai bisogno di me...di noi, saremo tutti ad una lettera di distanza. -sussurrò la ragazzina, trattenendolo tra le sue braccia e dandogli un bacio sulla guancia.

Jordan aveva sempre avuto una importante certezza: Alice Wonder aveva sempre ragione.

E se lei diceva questo, voleva dire che era la realtà.

-Grazie Ali.- disse il verde, sentendosi già meno spaventato.

Intanto tutto il villaggio si era radunato alla stazione.

E Jordan, dopo aver abbracciato Gregory, salutò uno ad uno tutti loro.

-ora vai Jordan, altrimenti il treno partirà senza di te!- scherzò qualcuno, probabilmente Gideon il fornaio.

-su Jo, vai....e smettila di considerarlo un addio, dopotutto sarà solo per pochi mesi- disse Gregory, scompigliandogli i capelli.

Jordan annuì, diede un altro bacio sulla guancia a sua madre e dopo un altro saluto con la mano salì sul treno.

una nuova avventura per la gilda più scatenataWhere stories live. Discover now