#caro Jason

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#caro Jason


"Caro Jason,

come va? Dove sei di bello? Ti stai divertendo? L'incarico è difficile?

A beh, lo scrivo come se tu potessi rispondermi.

L'altro giorno Mark ha proposto di scriverti delle lettere, una al giorno da parte di tutti per raccontarti quello che succede qui.

Beh, mi sono detta, perché no?

Quindi eccomi qua.

Sei partito da appena tre giorni e abbiamo già un sacco di novità!

Ma nessuna propriamente felice....

allora, ieri tuttala gilda sembrava impazzita perché Freed diceva che Nelly era scappata!

Ma ci pensi? Nelly. Scappata.

Tutti erano in iperansia, menomale che tu non c'eri, altrimenti saresti andato nel panico peggio di tutti!

Oppure tu avresti saputo che Nelly in realtà non era affatto scappata.

Aveva preso un incarico, e lo aveva detto a mamma...ma lei era andata ad una riunione dei master regionali, quindi nessuno ne ha saputo nulla fino a che lo zio Sting le ha riferito che credevamo tutti che Nelly fosse sparita.

Comunque, mi dispiace dovertelo dire in una lettera, ma abbiamo scoperto che ,quando te ne sei andato, Chris, la simpatica vecchietta amica tua e di Nelly, è morta.

Mi dispiace tanto, so quanto ci eri affezionato...piaceva molto anche a me sai?

Era forte quasi quanto la zia Zoe (e sai che per me lei e zia Erza sono le più forti di tutti!).

Comunque tra un po'di tempo ci sarà il funerale, e penso che porterò una tua foto, così sarà come se ci fossi anche tu!

E ho preso una decisione!

Visto che hai lasciato qui il tuo preziosissimo quaderno, penso che ci scriverò io!

Sarò i tuoi occhi e le tue orecchie per le ship e ci scriverò sopra tutto!

Così quando tornerai sarà come se non te ne fossi mai andato.

Ora devo andare, sono stanca e non ho più voglia di scriverti.

Ci si vede nella lettera di domani,

Elettra."

Elettra posò la penna e lasciò la lettera nella sua scrivania.

Si coprì con lamano lo sbadiglio che stava facendo, e poi prese il quaderno rosso che aveva sempre visto al fratello.

Sfogliò le pagine scritte con la calligrafia ordinata di Jason, leggendo ogni parola.

Ogni tanto lanciava delle occhiate all'uscio della porta, come se sperasse di vedere qualcuno che le venisse a dire che quella non era la sua stanza, e che non doveva toccare le sue cose.

Ma non arrivò nessuno.

Alla fine spense la luce e appoggiò la testa nel cuscino, ispirando l'odore di biscotti del fratello.

Sarebbe tornato, doveva resistere solo nove mesi.

Di certo sarebbe tornato prima del suo settimo compleanno...

e con quel pensiero, Elettra si lasciò addormentare con un sorriso sulle labbra e delle leggere lacrime sulle guance.

Era facile lamentarsi di quanto suo fratello fosse appiccicoso e insopportabile, se era lì.

una nuova avventura per la gilda più scatenataМесто, где живут истории. Откройте их для себя