34- Il principe Mezzosangue

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Harry

Malfoy si fa avanti. "Chi altro c'è?"

"È la domanda che potrei fare io. O agisci da solo?"

"No." risponde. "Ho dei rinforzi. Ci sono i Mangiamorte nella sua scuola, stanotte."

"Bene, bene." commenta Silente, come se Malfoy gli stesse mostrando un ambizioso progetto scolastico. "Molto bene davvero. Hai trovato un modo per farli entrare, allora?"

"Sì!" ansima Malfoy. "Proprio sotto il suo naso, e non se n'è nemmeno accorto!"

"Ingegnoso." osserva Silente. "Eppure... perdonami... dove sono adesso? Non li vedo"

"Hanno incontrato alcuni della sua guardia. Stanno combattendo di sotto. Non ci metteranno molto... io sono venuto avanti. Io... ho un compito da svolgere."

"Be', allora devi sbrigarti, mio caro ragazzo." dice il Preside con dolcezza.

Silenzio.

Davanti a me, Malfoy guarda Sielnte guarda che, cosa incredibile, sorride. "Draco, Draco, tu non sei un assassino."

"Come fa a saperlo?" reagisce Malfoy.

Per una volta sono d'accordo con lui.

"Lei non sa di che cosa sono capace!" insiste Malfoy con più forza, "Leo non sa che cosa ho fatto!"

E invece sì." risponde Silente in tono mite. "Hai quasi ucciso Katie Bell e Ronald Weasley. È tutto l'anno che, con crescente disperazione, cerchi di uccidermi. Perdonami, Draco, ma sono stati deboli tentativi... così deboli, in verità, che mi chiedo se tu ci metta davvero tutto te stesso..."

"Ma certo!" ribatte Malfoy con veemenza. "È tutto l'anno che ci lavoro, e stanotte..."

Un urlo.

"Qualcuno sta proprio dando battaglia." commenta Silente affabile. "Ma stavi dicendo... sì, sei riuscito a far entrare i Mangiamorte nella mia scuola, cosa che, lo devo ammettere, ritenevo impossibile... Come hai fatto?"

Malfoy però non risponde: sta ancora cercando di ascoltare ciò che accade di sotto e sembra paralizzato quasi quanto me.

"Forse ti conviene continuare la tua missione da solo." suggerisce Silente. "E se i tuoi rinforzi sono stati fermati dalla mia guardia? Come avrai capito, stanotte ci sono anche membri dell'Ordine della Fenice. E del resto non hai veramente bisogno di aiuto... non ho la bacchetta, al momento... non posso difendermi."

Malfoy non fa un passo.

"Capisco." continua Silente con gentilezza. "Hai paura di agire finché loro non sono con te."

"Io non ho paura!" ringhia Malfoy, ma non fa nulla per colpire Silente. "Dovrebbe averne lei!"

"Perché? Non credo che mi ucciderai, Draco. Uccidere non è nemmeno lontanamente facile come credono gli innocenti... quindi dimmi, mentre aspettiamo i tuoi amici... come li hai fatti entrare? Sembra che ci sia voluto molto tempo, a trovare un modo."

"Ho dovuto aggiustare quell'Armadio Svanitore rotto che nessuno usava da anni. Quello nel quale si è perso Montague l'anno scorso."

"Aaaah... molto astuto... ce n'è una coppia, suppongo."

"L'altro si trova da Magie Sinister." continua Malfoy, "formano una specie di passaggio. Montague mi ha detto che quando è rimasto chiuso in quello di Hogwarts era come intrappolato in una specie di limbo. Non riusciva a farsi sentire da nessuno, ma a volte ascoltava quello che succedeva a scuola, e altre volte quello che succedeva nel negozio, come se l'Armadio viaggiasse dall'una all'altro. Alla fine è riuscito a Materializzarsi e a venir fuori, anche se non aveva mai dato l'esame. Per poco non ci lasciava le penne. Hanno pensato tutti che fosse una bellissima storia, ma io sono stato l'unico a capire cosa significasse... nemmeno Sinister lo sapeva... l'unico a capire che si poteva raggiungere Hogwarts attraverso gli Armadi, se avessi aggiustato quello rotto."

Il ritorno di Lily e James PotterWhere stories live. Discover now