23- Sogni deprimenti e libri sorprendenti

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Nota: Come al solito, leggete fino in fondo (quindi fino all'angolo autrice) prima di dire "ah ma questo non era così". Grazie e
Buona lettura😁⚡️

Harry

Sono le sei del mattino e mi sono appena svegliato a causa di incubo in cui Ginny si alleava con Voldemort.
Mi tocco la faccia per scoprire che essa è madida di sudore.
Sospiro e mi infilo in bagno, per farmi una doccia.

Sono le sei e venti, tutti nel dormitorio dormono e non ho con chi parlare.
Però... solo una persona è sveglia a quest'ora di Sabato.

«Caro Cedric.
Come stai? Vorrei dire di stare bene, ma da un po' di giorni non è così: ho lasciato Ginny. Prima di urlarmi contro, ascoltami: è pericoloso essere qualcuno a me caro di questi tempi. Pensa a Sirius, l'anno scorso.
Pensavo che capisse, ma ora mi odia e, come se non bastasse, quel verme di Dean la sbaciucchia tutto il tempo.
Sono due notti che ho lo stesso incubo.
Perdonami se ti scrivo alle sette di mattina ma Ron è incavolato nero con me, Hermione non sa da che parte stare, e beh, Ginny lo sai.
Come procede il lavoro?
Spero tutto bene...
Mi manchi. Il 27 Novembre ho la prima partita dell'anno e mi farebbe piacere se venissi.
Con affetto,
Harry.»

***

"Ehm, per favore, silenzio..." Chiedo timidamente alla mia squadra appena formata. "Ragazzi..."

«Zitti tutti o vi appendo per le mutande dalla torre di astronomia!» mi blocco ricordandomi quel momento.

Harry, devi reagire! Mi dice una voce in testa come quella di Sirius.

Già.
Devo reagire!

"Silenzio! O giuro che vi troverete fuori dalla squadra ancora prima di dire Quidditch!" Urlo, stupendo persino me stesso.

Tutti si zittiscono all'istante.

"Magnifico. Iniziamo con venti flessioni. E se fiatate ne farete il doppio!"

"Ma, Harry..." protesta Dean Thomas.

"Per te sono capitano, Thomas*!"

"Ma come? Ci conosciamo da anni!"

Sorrido. "Fortunatamente io non scelgo i giocatori in base alle amicizie," posso sentire l'occhiataccia di Ginny addosso. "Perché se fosse così, tu non saresti sicuramente qui."

***

Dopo gli allenamenti, entriamo negli spogliatoi e mentre sto cercando la maglietta pulita dopo la doccia, Ginny entra.

"Ehi, tu non puoi entrar-." Comincio per poi essere interrotto da lei che mi afferra per il colletto della camicia.

"Che intenzioni hai?!" Mi chiede buttandomi con forza al muro mentre l'odore del suo shampoo al limone mi accarezza il naso.

"Sopravvivere, forse?" sputo acido liberandomi dalla sua presa cercando una maglietta dentro il borsone.

"Mi pare che sei tu ad avermi lasciata, no?" Mi chiede mentre indosso la maglietta.

"Sì, ma sei tu ad aver baciato quel verme esattamente due ore dopo che ti ho lasciata... per il tuo bene." Scandisco mettendomi il borsone in spalla e uscendo dallo spogliatoio.

"Ho capito...." dice mettendosi davanti alla porta, impedendomi di uscire, facendo un sorrisetto. "Tu sei geloso."

"Io? Ti pare!"

Mentre lei sta per ribattere, vedo Edvige atterrare sulla finestra del mio dormitorio.

Mi stringo nelle spalle. "Ginny, davvero, sei libera di stare con chi vuoi. Ci siamo lasciati, no?"

Il ritorno di Lily e James PotterWhere stories live. Discover now