33- La Grotta

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Harry
Arrivati nel punto stabilito, sento aria salmastra avvolgermi le narici.

"Che cosa ne pensi?" domanda Silente, come se stesse valutando se sia un buon posto per un picnic.

"È qui che hanno portato i bambini dell'orfanotrofio?" chiedo. "Insomma, non è che sia un posto così piacevole per una gita..."

"Non proprio." risponde Silente. "C'è un villaggio a metà della scogliera, dietro di noi. Credo che gli orfani siano stati accompagnati là per godersi un po' d'aria di mare e una vista sulle onde. No, devono essere stati solo Tom Riddle e le sue giovani vittime ad aver visitato questo luogo. Nessun Babbano avrebbe potuto raggiungere questa roccia a meno di non essere uno scalatore straordinariamente abile, e le barche non riescono ad avvicinarsi alla scogliera; le acque sono troppo pericolose. Immagino che Riddle si sia calato giù; la magia sarà stata più utile delle funi. E ha portato con sé due bambini, probabilmente per il piacere di terrorizzarli. Penso che sia bastato il viaggio, non ti pare?" Annuisco. "Ma la sua destinazione finale -e la nostra- è un po' più in là. Vieni."

"Lumos." dice Silente, raggiungendo il masso più vicino alla parete della scogliera.
"Vedi?" mormora, levando un po' più su la bacchetta, indicandomi una spaccatura nella roccia. "Non ti dispiace bagnarti un po'?"

"No." rispondo.

"Allora togliti il Mantello dell'Invisibilità -adesso non serve- e tuffiamoci!"

Seguo le sue indicazioni e ci tuffiamo insieme. Poco dopo, Silente emerge dall'acqua davanti a me, i capelli argentati e gli abiti scuri scintillanti.

Ci sono dei gradini che conducono in una vasta caverna. Li salgo a tentoni, con l'acqua che cola dai vestiti zuppi, e affioro, scosso da brividi violenti, nell'aria immobile e gelata.

"Sì, il posto è questo." afferma.

"Come fa a dirlo?" sussurro.
"Ha conosciuto la magia." risponde Silente con semplicità. "Questa è solo l'anticamera, l'ingresso. Dobbiamo entrare nella sala interna. Ora dovremo superare gli ostacoli di Lord Voldemort, invece di quelli creati dalla natura..." Si avvicina alla parete, cominciando a tastarla. "Qui." stabilisce. "Passeremo di qui. L'ingresso è nascosto."

Silente punta la bacchetta contro la roccia, per un attimo vedo i contorni di un arco, di un bianco vivido, come se dietro la fessura ci fosse una luce accecante.

"C'è ri-riuscito!" esclamo battendo i denti, un po' infreddolito.

"Perdonami, Harry, mi sono dimenticato" mi punta la bacchetta addosso e in un lampo i miei vestiti sono di nuovo asciutti.

Lo ringrazio, sorridendo.

Poi, dopo due minuti buoni, Silente mormora: "Oh no, questo no. Che cattivo gusto!"

"Che cosa c'è, professore?"

"Temo.l." spiega Silente, infilando la mano sana nella veste ed estraendo un corto pugnale d'argento come quello che uso per tritare gli ingredienti delle pozioni, "che ci venga richiesto un pedaggio."

"Un pedaggio?" chiedo. "Dobbiamo pagare la porta?"

"Sì, con il sangue, se non mi sbaglio."

"Sangue?"

"L'ho detto che era di cattivo gusto." ribatte Silente, che sembra indignato, perfino deluso, come se Voldemort non fosse stato all'altezza delle sue aspettative. "L'idea, come sono certo avrai compreso, è che il nemico debba indebolirsi per entrare. Ancora una volta, Lord Voldemort non riesce ad afferrare che vi sono cose ben più terribili delle ferite fisiche!"

"Sì, ma comunque, se si può evitarlo..." tento.

"A volte tuttavia è inevitabile." osserva Silente. Alza la manica della veste e scopre l'avambraccio della mano ferita.

Il ritorno di Lily e James PotterNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ