14- L'Ordine della fenice

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Sirius

"La lettera!"

È veramente bello essere svegliati di prima mattina da un urlo più forte degli acuti di Freddie Mercury.

Harry dovrà cominciare tra qualche giorno il suo quinto anno e tutti sanno che al quinto anno si assegna la spilla da prefetti.
(Francamente spero che non la ottenga, così può continuare a infrangere regole e a tenere in vita lo spirito dei Malandrini, ma non ditelo alla Rossa).
E poi... Silente non gliela darebbe mai: insomma ha già abbastanza cose di cui preoccuparsi (tipo un certo mago oscuro che prova ad ucciderlo da quando aveva un anno).

"Gentilissimo signor Potter..." legge Lily velocemente, saltando le parti per arrivare alla parte in cui dovrebbe esserci la spiegazione per la quale è un prefetto.

Cosa che, fortunatamente, non trova.

Oh, no! Sono affranto!

"È normale che finisca così, no?" Harry chiede, confuso dalla reazione della madre, che sbuffa.

"Ma la spilla!" Piagnucola Lily, dispiaciuta. "Dove é finita?!"

"Strega, non hai pensato che forse il piccoletto non è un prefetto?" Mi stringo nelle spalle, senza nemmeno mostrarmi dispiaciuto. Harry invece lo è. "Fortunatamente."

Remus mi pesta un piede. "Quello che Sirius voleva dire è che è un bene che tu non sia un prefetto, visto che devi già occuparti di un migliaio di cose, tra cui il problema Voldermort."

Annuisco e roteo gli occhi. "Sì, ecco, tu lo hai detto in maniera più poetica."

Harry scuote la testa, facendo un sorrisetto. "Sapete che c'è? Non mi importa se non sono prefetto!"

Lily annuisce, anche se non sembra del tutto convinta. "Neanche... neanche a me, tesoro."

Si intromette James, fortunatamente: "Harry... da quanto non vedi i tuoi zii?"

Oh, eccolo qui il mio migliore amico!

***

Harry

Non appena arriviamo a Privet Drive suggerisco ai miei genitori di bussare insieme a me, mentre Remus e Sirius stanno dietro di noi a bisticciare («Sirius, non provare a fare nulla di ineducato.» «Oh, piantala Moony!»)

La porta si apre e una donna magrissima con il collo lungo fa la sua apparizione.

"Ciao, Pet!" Esclama mia mamma, sorridendo genuinamente.

"Lily? Potter? Harry?" Sono le sue parole prima di cadere a terra priva di sensi.

"Tesoruccio... cosa è successo?" Chiede una voce grossa, seguita poi dall'uomo grasso e senza collo che è mio zio.

"Petunia? Che... voi?!"

Zio Vernon squadra i miei genitori dalla testa ai piedi, mentre io trattengo una risata.

"Voi... eravate morti dieci anni fa!"

"In realtà un po' di più, ma è okay." Mio padre si stringe nelle spalle. "Siamo... com'è che si dice tra voi Babbani? Ah, sì: siamo resuscitati!"

Il ritorno di Lily e James PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora