11- Vacanza in Italia (parte uno)

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Remus

Stiamo discutendo su dove andare in vacanza da due ore, ma ancora non abbiamo trovato un compromesso: Sirius vuole andare in Italia, Lily in Francia, James in Germania, Harry in Spagna ed io nel mio letto.

"Moony, avanti!" Mi supplica Sirius, facendo il labbruccio e gli occhioni dolci. "So che anche tu, in fondo, vuoi andare in qualche posto!"

"Non solo al mio meglio, attualmente." Sbuffo, passandomi una mano nel ciuffo per scombinarlo leggermente. "La Luna Piena sarà stanotte ed io mi sento come se potessi mangiare tre piatti di pasta."

"Vedi?" Sirius ghigna. "Anche il tuo subconscio ti sta dicendo che dobbiamo andare in Italia!"

Faccio roteare gli occhi. "Sei odioso."

"In fondo mi ami!" Cantilena, stendendosi per lungo sul divano, appoggiando la testa sulle mie gambe.
Senza neanche rendermene conto comincio a giocare con i suoi capelli e lui sorride.

"Voi due siete troppo sdolcinati," Lily si alza dal divano, fingendo una nausea (è palesemente divertita). "E non siete neanche una coppia vera!"

Un gufo bussa alla finestra, l'ennesimo del giorno. "Deve essere Ginny!" Cinguetta Harry. "Mi ha chiesto se potevamo sentirci oggi pomeriggio! Mamma, mi spieghi come si usa il telefono babbano?"

Così, Lily ed Harry si allontanano verso il corridoio, subito seguiti da James perché "Non vi sopporto: conversate solo tra voi due ed io non so con chi parlare!"

Guardo Sirius negli occhi. "Quindi? Perché vuoi andare in Italia?"

"Perché no, è la domanda più esatta, Moony." Mi fa un occhiolino.

"Sai parlare solo l'italiano, vero?"

Mi colpisce il ginocchio, offeso.

"Tesoro, io parlo anche il greco antico." Ridacchio alla battuta. "Ma il fatto è che sono stato in Francia a sei anni, Spagna a sette, Germania ad otto: ho girato il mondo. Non ho motivo di rivederlo."

"Perché in Italia non ci sei andato?"

Si stringe nelle spalle. "Immagino che, secondo mio mamma, fossero troppo rozzi. Così... ho imparato le parolacce in italiano."

"Le capiva?" Chiedo, emozionato.

"I primi tempi no: mi stava sgridando? Io le rispondevo in inglese ma a fine frase ci mettevo un insulto in italiano. Poi lo ha scoperto." Si tocca, tremando, una parte dell'avambraccio.

"Ehi... ti ha colpito lì?" Annuisce.

"Ormai è tutto passato, Moony!" Esclama, battendo le mani. "Quindi andremo in Italia!"

"Non ho detto che andremo in Italia!"

"Lo hai appena fatto!"

"Ma che...?!"

"Ragazzi!" Strilla il mio amico, mettendosi le mani a coppa davanti la bocca. "Remus ha optato per l'Italia!"

James rientra di corsa, con un cipiglio confuso. "Ti ha pagato, vero? Giuro che lo ammazzo prima o poi!"

"Ehi, non l'ho pagato!" Sbuffa, roteando gli occhi. "Cervo di poca fede!"

"E allora come lo hai convinto?" Entra Lily, a braccia incrociate, seguita da Harry.

Sbuffo. "Se Sirius vuole andare in Italia, andiamo in Italia."

James inarca un sopracciglio. "Secondo quale logica, scusa?"

"Perché tanto sai che finiremmo lo stesso per andarci," indico Sirius, ancora con la testa sulle mie gambe. "È come un bambino prepotente: in un modo o nell'altro ottiene sempre ciò che vuole."

Il ritorno di Lily e James PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora