Capitolo 18 - Why?

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"Fanculo " sospirai rifinita prima di poggiare la fronte contro la porta e lasciare libero sfogo alle lacrime.

Il campanello prese a suonare, ma lo ignorai per quanto fosse possibile.

"Cazzo, Melissa apri!" sbottò dando un colpo alla porta.

"Vattene" urlai.

"Io non me ne vado e nemmeno tu te ne andrai da nessuna cazzo di parte!" ordinò "Io gli spacco la faccia" aggiunse.

"Non è colpa tua. E' solo mia. Sono stata io ad innamorarmi di lui e tu non ne hai colpa, nonostante mi avessi avvertita. La stupida che si mette con un ragazzo mentre ne ama un'altro sono io." risposi con un tono abbastanza alto in modo che mi potesse sentire.

"Apri" disse esausto.

"Apro la porta, ma ciò non vuol dire che non me ne andrò" dichiarai facendo scattare la serratura.

Alex mi abbracciò facendomi mancare il respiro per tanta forza ci aveva messo.

"Scusa sono uno stronzo, non dovevo essere così diretto" affermò stringendomi ancora di più a lui.

"È colpa mia, tu hai ragione e io odio ammetterlo. Odio ammettere di essere innamorata di lui" ripetei per poi avvertire dei passi dietro di me.

Sbiancai di colpo non appena vidi Taylor. Cazzo.

"Cosa sono tutte quelle urla?" domandò strofinandosi gli occhi e passandosi una mano far i capelli spettinati.

Dormiva?

Alle otto di sera?

E se aveva sentito tutto?

Merda.

"Tutto bene?" domandò guardandoci attentamente. Il ragazzo vicino a me annuì freddamente prima di trascinarmi fuori.

"Non credo abbia sentito e poi non hai detto il suo nome" mi rassicurò abbracciandomi nuovamente.

"Solo, non prendertela con lui, non ha nessuna colpa, ti prego." lo pregai per poi fargli cenno di entrare nuovamente in casa.

Se lui avesse sentito? Se quando Alex fosse andato via lui mi avrebbe chiesto spiegazioni? Cosa avrei dovuto dirgli?

Dovevo andarmene da lì il prima possibile. Tutto quello stava diventando troppo difficile da sopportare. E poi del tempo lontano da casa mi avrebbe fatto solo bene.

"Melissa?" mi chiamò il mio migliore amico che stava giocando a qualche videogioco insieme a Taylor.

"Hanno suonato" mi avvisò. Ero talmente concentrata a pensare che non mi ero nemmeno accorta che qualcuno avesse suonato. Mi alzai dal divano ed andai ad aprire.

Jessica, Laura, Marco, Trent, Alesha e Brayan erano riuniti fuori aspettando di entrare. A quanto pare non mancava nessuno.

"Ragazzi" li salutai con un cenno.

"Allora Mel, ci fai entrare o no?" ridacchio Brayan sorridendomi.

Ricambia il sorriso spostandomi al lato della porta lasciandoli entrare.

"Ciao piccola" mi salutò Trent con un bacio a stampo che mi rifiutai di approfondire. Sforzai un sorriso mentre degli applausi riempivano la stanza. Perfetto avevamo la tifoseria privata. 

Ci girammo entrambi verso i ragazzi che ci guardavano soddisfatti, tutti a parte Alex, Alesha e Taylor che era rimasto pietrificato da quella scena.

"Lo sapevo" dissero Marco e Brayan. Lasciai Trent in mezzo ai ragazzi e mi dileguai in cucina per prendere qualcosa da bere o meglio per scappare da loro.

Era così necessario salutarmi con un bacio? Non poteva fermarsi ad un semplice ciao con qualche stupido vezzeggiativo.

"Da quanto state insieme?" Sobbalzai per lo spavento facendomi scivolare il bicchiere dalle mani, che si frantumò a terra in mille pezzi. Faceva probabilmente compagnia al mio cuore. Possibile che dovevo sempre rompere qualcosa?

"Ieri" risposi esitante, abbassandomi per raccogliere i pezzettini di vetro.

"Vuoi annullare l'accordo?" domandò chiudendo la porta della cucina a chiave, senza far sentire la serratura scattare.

Mi alzai da terra girandomi verso di lui. Lo guardai negli occhi cercando di cogliere qualche emozione. Ma nei suoi occhi regnava solo l'indifferenza.

Annullare l'accordo voleva dire mettere fine ai nostri rapporti, voleva dire non essere più toccata da Taylor, non poter avere nessuna scusa per stare con lui.

Volevo annullarlo, volevo mettere fine a tutto quello?

Just BrothersWhere stories live. Discover now