Capitolo 41

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Probabilmente dio riteneva che la mia vita non fosse già troppo incasinata, ciò poteva essere la scusa plausibile per tutte le cose che stavano accadendo.

Ero restata priva di sensi per più di due ore, quasi tre, mentre nel frattempo Alex e Sara erano stati sottoposti ad interrogatori, a cui non sarei di certo stata esonerata, tant'è che non appena mi ero svegliata, ovvero meno di un quarto d'ora prima, gli agenti avevano preteso che gli seguissi da qualche parte, così da poter rispondere alle loro domande. Ovviamente quando il mio migliore amico e sua madre avessero finito di rispondere alle loro.

Non avevo avuto notizie di come stesse il padre di Alex e al solo pensiero temevo di poter svenire una seconda volta. Il modo in cui aveva buttato a terra Sara e quello in cui aveva picchiato suo figlio mi aveva confusa e scioccata talmente tanto che non mi ero capacita delle mie azioni nel tentativo di salvare il mio migliore amico.

"Signorina Hamilton?" mi richiamò l'agente, spuntando da una delle stanze dell'ospedale, seguito da Alex e sua madre. I due mi guardarono come se avessero visto un fantasma, tuttavia poco tempo dopo si precipitarono ad abbracciarmi.

"Bambina mia, mi dispiace davvero molto" singhiozzò Sara stringendomi tanto forte da rompermi le ossa, così come avevo fatto io poche ore prima.

Una volta libera dal suo abbraccio mi alzai lentamente in piedi studiando attentamente il volto rovinato di Alex, pieno di lividi e tagli che sarebbero rimasti per giorni sul suo viso, se non delle vere e proprie cicatrici. Non riuscivo a capacitarmi che tutte quelle ferite fossero stata causate da suo padre, sangue del suo stesso sangue, colui che avrebbe dovuto crescerlo e restare al suo fianco, ma che quella sera lo aveva quasi ammazzato.

I miei occhi si riempirono di lacrime rendendomi così la vista offuscata. Senza pensarci due volte mi buttai fra le braccia di Alex che mi accolse piuttosto calorosamente. Piansi le lacrime che probabilmente lui stesso avrebbe dovuto piangere e lo strinsi maggiormente a me.

"Non dovevi essere lì in quel momento Mel, avresti dovuto andartene non appena te lo avevo detto" sussurrò fra i miei capelli. Singhiozzai maggiormente pensando a cosa sarebbe successo se io me ne fossi andata o se semplicemente non fossi arrivata casa sua. "Mi dispiace per tutto" aggiunse lasciandosi sfuggire un sospiro di dolore non appena aumentai la stretta sul suo spetto.

"Dispiace a me...io...credo dovresti andare a farti visitare" balbettai fra i singhiozzi, allontanandomi da lui, dispiaciuta di averli fatto male al petto, probabilmente pieno di lividi come il suo viso.

"Da quando hai ripreso coscienza? Ho chiesto di poter restare con te in camera, ma mi hanno obbligato a dichiara la mia versione e..." lo interruppi prima che potesse continuare, non c'era motivo per cui scusarsi.

"Va tutto bene Alex" lo rassicurai sentendo di poter scoppiare nuovamente in un pianto drastico. Le sue ferite erano troppo evidenti ed ero terrorizzata che potessero peggiorare. Non riuscivo a non focalizzare solamente il suo viso, le immagini che si susseguivano nella mia mante mentre lo guardavo erano quelle di lui e suo padre stesi a terra intenti a prendersi a pungi a vicenda.

"Signorina Hamilton dovrebbe venire con noi" ripeté l'agente. Lanciai un furtivo sguardo verso Alex che annuì.

"Ci vediamo dopo" conclusi prima di voltare le spalle al mio migliore amico e alla madre che mi guardava con le lacrime agli occhi. Probabilmente Sara era la donna più forte che conoscevo, anzi lo era di sicuro.

Entrai nella stanza dove c'erano altri tre agenti e mi accomodai sulla sedia che mi avevano indicato. Ero agitata e ansiosa tant'è che tremavo visibilmente.

"Come mai era lì?" domandò l'agente che era seduta di fronte a me. Era l'unica donna a parte me lì dentro. Mi guardai un'altra volta intorno vedendo che gli sguardi delle altre persone erano puntati tutti su di me, rendendomi maggiormente nervosa.

"Stavo facendo una passeggiata" riposi, non c'era bisogno di specificare il motivo di quella mia passeggiata. Sarebbe stato umiliante dire "ho litigato con il mio ragazzo, nonché fratellastro e sono corsa via di casa".

"Perché ha deciso di andare a casa del suo amico?"

"Perché volevo andare a fargli visita e la portiera della macchina spalancata così come la porta di casa, mi avevano destato dubbi" mi dava profondamente fastidio rispondere a tutte quelle domande, non immaginavo nemmeno cosa avessero chiesto ad Alex.

"Lei e Alex siete molto amici?"

"Si, siamo cresciuti insieme" affermai. Per qualche ragione mi sentivo leggermente delusa da lui, mi aveva nascosto il ritorno di suo padre e probabilmente altre cose successe prima di quello.

"Lei sapeva di suo padre?" domandò facendomi sussultare, sembrava avermi letto nella mente.

"Sapevo che non lo vedeva da molto tempo e che recentemente era ricomparso chiedendogli dei soldi e minacciandolo" in effetti era tutto quello che sapevo.

"Quindi lei non sa che qualche giorno fa Alex ha pagato la cauzione a suo padre?" spalancai la bocca esterrefatta e scioccata da quello che aveva detto.

"Il padre lo stava per ammazzare ieri sera e anche l'altra volta avevano finito per alzarsi le mani addosso, non può avergli pagato la cauzione." scattai non capendo la ragione che lo avesse spinto a fare quello.

"Suo padre gli aveva promesso di andarsene se lui avesse pagato la cauzione" spiegò. "L'ha ingannato e Alex se n'era accorto quando la sera dopo è arrivato a casa trovando sua madre piena di lividi e tutte le stanze sottosopra" aggiunse. Tremai tentando invano di non farmi prendere dal panico. "Che è successo questa sera?" domandò.

Spostai lo sguardo su di lei volendo non ricordare. "Quando sono arrivata stavano solamente litigando, Alex gli stava dicendo di andarsene. Suo padre aveva una bottiglia vuota in mano e, dopo l'ennesima volta in cui Alex gli ha detto di andarsene,Tom gli ha scagliato la bottiglia contro, sbagliando fortunatamente mira. Quando la bottiglia ha sfiorato Alex ho urlato attirando la loro attenzione." spiegai prima che l'agente mi fermasse.

"Non ti avevano visto prima?" domandò.

Negai con la testa e ripresi a parlare "Ero nascosta dietro la porta. Non volevo farmi vedere all'inizio. Alex continuava a dirmi di andarmene, ma non gli ho voluto dare retta..." continuai fino a raccontare tutto quello che era successo cercando invano di trattenere le lacrime che solcarono le mie guance verso la fine della vicenda.

"Sa che può essere accusata di omicidio?" ammise l'agente. Il respiro mi si smorzò in gola e pensai di poter svenire.

"C-cosa?" balbettai fra le lacrime.

"Tom è ancora privo di sensi dopo il colpo che gli ha dato in testa" mi informò.

"Se non lo avessi colpito avrebbe ammazzato Alex" scattai sulle difensive "Non avevo altra scelta! Se avessi aspettato l'arrivo della polizia Alex sarebbe morto ora!" sbottai.

"Lo so, ma in ogni caso non avrebbe dovuto rompergli la bottiglia in testa. Quell'azione ha degenerato il tutto. Tom, secondo le analisi fatte, era ubriaco e sotto l'effetto di stupefacenti. I pugni di Alex e la sua azione di difendere il suo migliore amico, hanno fatto perdere i sensi a Tom. Nel caso in cui lui si risvegliasse nessuno sarebbe accusato, lui sarebbe colpevole e finirebbe subito in galera, ma se non riprenderà conoscenza le cose potrebbero complicarsi."

Mi passai una mano fra i capelli frustrata e sospirai fra le lacrime. Potevo essere accusata di omicidio.

"P-posso andare?" balbettai indicando la porta.

L'agente di fronte a me annuì facendo cenno al suo collega di accompagnarmi. "Probabilmente sarà chiamata in commissariato altre volte e credo debba provvedere ad un avvocato difensore." aggiunse prima che potessi uscire da quella stanza.

Avevo salvato il mio migliore amico dalla morte e potevo essere accusata di omicidio. Io potevo essere accusata di omicidio. Tom era privo di sensi per colpa mia, lui poteva morire per colpa mia e di certo quella non era l'intenzione che avevo quando lo colpii in testa.

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Amatemi per aver aggiornato e prendetevela con rifiutata_dal_mondo per aver fatto finire il capitolo in questo modo. 😂

Spero il capitolo vi piaccia, in tal caso mette la stellina⭐️ e commentate💬.

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