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Era venerdì. Cazzo.

Era venerdì. Non potevo crederci. Ieri era volato, letteralmente. Sembrava che non avessi vissuto quel giorno.

Il mio cuore stava morendo di ansia per Soobin, insieme al fatto che oggi avrei avuto un'interrogazione a storia.

Però, la seconda era solo una preoccupazione del tutto inutile rispetto alla prima.

Ero felice? Come mi sentivo esattamente?

Non sapevo descriverlo nemmeno io stessa, che stavo vivendo tutto questo.

Mi vestii con un jeans nero e un maglione color menta, per creare un contrasto carino.

Infilai le vans nere ai piedi e mi diressi in bagno a pettinarmi i capelli e a truccarmi con il mio solito filo di eye-liner.

Ero carina?

Mi girai in tutti gli angoli possibili, ammirandomi e sistemandomi al meglio.

Potevo andare.

Ero nervosa per nulla.

Misi un giubbotto nero e lo zaino sulle spalle. Era pesante quel giorno, come tutti i venerdì.

- Mamma faccio colazione con qualcosa alle macchinette, è tardi, ciao! - Dissi, correndo di fretta verso la porta, salutandola con un bacio volante.

Mi affrettai a correre alla fermata, sperando di non perdere il bus. Avrei fatto un ritardo pazzesco e l'interrogazione era alla prima ora, non potevo mancare! Ieri avevo promesso alla prof che sarei andata volontaria.

Ero vicina e lo vedevo fermo, cercando in tutti i modi di farmi vedere per farlo rimanere lì, ma sfortunatamente, quando ero a solo pochi metri di distanza ripartì, e non feci in tempo a prenderlo.

No! Non ci voleva! Perchè proprio oggi, perchè?

La giornata iniziava male. Avevo studiato tanto per saltare l'interrogazione e non solo la prof sarebbe stata arrabbiata, ma anche avrei dovuto aspettare la settimana seguente e quindi nel frattempo avrei dimenticato tutto.

E in più, come se non bastasse, sarei dovuta andare con Kai e mi dispiaceva che sarebbe stato con un altro compagno.

Rimasi ferma, con il telefono in mano, ad aspettare il prossimo bus, che sarebbe passato alle 9:00.

Cosa avrei fatto in un'ora vuota, al freddo?

Mi annoiavo, mi annoiavo parecchio.

Guardavo la gente che passava, le macchine e le persone che uscivano di casa. I ragazzi che camminavano, gli anziani in bicicletta, i bambini delle elementari accompagnati mano nella mano dalle loro mamme, uomini con una valigia in mano e donne con le buste della spesa.

La vita alle 8:30 di mattina era davvero già movimentata. E io pensavo che non esistesse nient altro di più movimentato che il mio cuore, ogni qual volta che in uno di quelli sguardi ci vedevo Soobin.

Ogni qual volta che notavo qualcuno atteggiarsi come avrebbe fatto lui, sorridevo. Sorridevo pensando a come potessero essere così simili, ma mai come lui.

Così diversi, soltanto perchè non portavano il suo nome addosso, il suo tutto, che mi era scivolato via come se fosse niente.

E ti detestavo per questo, Soobin. Proprio perchè tu te ne andavi e io te lo lasciavo fare.

Non pensavo nemmeno per sogno ti trattenerti un po' più a lungo, perchè ero troppo orgogliosa di me. Ero troppo spaventata a se lo avessi fatto. Mi importava che nessuno pensasse che io ti amassi.

𝑊𝑖𝑙𝑙 𝑦𝑜𝑢 𝑠𝑡𝑎𝑦 '𝑡𝑖𝑙𝑙 𝑡𝘩𝑒 𝑒𝑛𝑑? || ~Choi SoobinWhere stories live. Discover now