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Controllai l'orario per la centesima volta in un quarto d'ora.

L'orologio segnava le 9:28. Mancavano soltanto due minuti, e mi sarei ritrovata nuovamente da sola, con Soobin.

Proprio come desideravo.

Il cuore pulsava senza tregua e tremolante, sollevai il braccio per attirare l'attenzione del prof.

Si accorse di me e con un cenno del capo mi autorizzò a parlare.

- P-posso andare in bagno? - Domandai cortesemente.

- Va bene - Rispose e il mio viso si illuminò di felicità.

Mi alzai subito in piedi e corsi fuori dall'aula, non vedendo l'ora di vedermi con Soobin.

Il mio corpo non ne poteva più delle forti sensazioni che stava provando così tanto spesso, ma ormai si stava abituando.

Stava imparando a lasciarsi andare, a capire che quelle emozioni non erano sbagliate, che andava bene provarle, lasciarle accadere.

Mi avrebbe fatto soltanto male reprimerle, forzarmi a nasconderle persino a me stessa non mi avrebbe portato da nessuna parte, non avrebbe fermato niente davvero.

Quindi mi sarei lasciata andare di nuovo.

Chiusi la porta dell'aula dietro di me e girai lo sguardo.

Soobin era già lì, appoggiato al muro appena di fronte all'aula, ad aspettarmi.

Presi un colpo, come se nemmeno me lo aspettassi.

Lo squadrai dalla testa ai piedi, arrossendo di nuovo in volto.

Il ragazzo mi sorrise, e si avvicinò a me.

- Hey - mi disse semplicemente, con una leggera timidezza.

- C-ciao Soobinie - alzai il viso verso il suo, ricambiando il suo saluto allo stesso modo. - Da quanto sei qui? -

Il mio migliore amico guardò il suo orologio digitale sul suo polso destro. - Da circa due minuti -

- Oh, capito - Non avevo nulla da dire, mi sentivo imbarazzata.

- Cos'hai adesso? - Mi domandò, per iniziare una conversazione.

- Ho storia dell'arte, tu? -

- Ora ho inglese, ma non mi andava di stare in classe. A maggior ragione, volevo vederti - Ammise infine, portandosi una mano dietro la nuca.

Notai un lieve rossore anche nelle sue guance, e le sue parole mi causarono un buco allo stomaco.

- Ah s-sì? - abbassai gli occhi al suolo, giocherellando con il tessuto del mio pantalone largo.

- Non ti mentirei mica! - Rise, per poi afferrare la mia mano.

Mi sentii impazzire improvvisamente.

- Ci facciamo un giro? - Propose, facendo un cenno ai corridoii vuoti circostanti.

- Va bene, a patto che non passi troppo tempo. Non vorrei essere rimproverata, ecco - Spiegai, formando poi una linea dritta con le mie labbra.

Soobin mi guardò teneramente - Sei carina quando fai quella smorfia -

- O-oh, carina? Io? - mi spostai una ciocca di capelli dietro l'orecchio nervosamente, sorridendo piena di vergogna.

- Sì, tu - Soobin sembrava più sicuro di sè rispetto al solito quella mattina.

Che gli prendeva?

Non lasciai andare la sua mano, e nemmeno lui la mia. Passeggiammo un po', senza una meta precisa.

𝑊𝑖𝑙𝑙 𝑦𝑜𝑢 𝑠𝑡𝑎𝑦 '𝑡𝑖𝑙𝑙 𝑡𝘩𝑒 𝑒𝑛𝑑? || ~Choi Soobinजहाँ कहानियाँ रहती हैं। अभी खोजें