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Ah, che imbarazzo! Taehyun ci aveva praticamente visti l'uno attaccato all'altra e chissà cosa avrà pensato. Speravo che agli altri non avrebbe detto niente altrimenti cos'altro avrebbe dovuto subirsi Soobin, così timido com'era? Non ci saremmo parlati più per questa cavolata e non volevo questo.
Ci fu un imbarazzante silenzio, e Soobin girò la testa nella mia direzione. Mi sento così in soggezione quando mi guarda. Persino mentre mi aiutava nei compiti quando studiavamo insieme e mi fissava negli occhi mi sentivo così imbarazzata che non riuscivo a continuare a guardarlo e nemmeno a concentrarmi.

"In ogni caso, siamo di sopra noi. Se volete unirvi..." Disse Taehyun grattandosi leggermente la nuca.
"Sì, saliamo subito." Dissi dirigendomi velocemente sulle scale, come se volessi scappare da Soobin. Sì, Julia, rimani fermamente convinta nella tua testa di non esser voluta rimanere in quella stanza abbracciata a lui. In quel momento avrei dovuto assistere all'ennesima partita di quel gioco così noioso tra le urla degli altri quattro che non smettevano di quasi tirarsi a pugni e bisticciare per una sfida persa. 

"Si può?" Chiesi aprendo la porta nascondendomi leggermente dietro di essa. Che bello spettacolo: c'erano Yeonjun e Beomgyu che avevano ancora il controller della console in mano che, con gli occhi fissi sullo schermo della tv concentrati al massimo, non mi avevano risposto, Kai addormentato sul pavimento (probabilmente non ne poteva più nemmeno lui di quel gioco) e Taehyun dietro di me che, letteralmente, mi spinse per terra all'improvviso mettendosi a ridere.
"Julia muoviti, devo entrare anche io!"
"Ma- sei impazzito? Stavo sull'uscio della porta solo da qualche secondo!" Lo fulminai con lo sguardo alzandomi di scatto e colpendolo con qualche sberla.
"Va bene, va bene, scusami. Accomodati, dai." Disse parando i miei colpi e indicando il suo letto.
"Ah, adesso siamo anche gentili? Mi hai fatto male prima!"
"Gran bella mossa, Yeonjun!" un Beomgyu tutto gasato e allegro di come stava procedendo la partita, diede un cinque al suo "compagno di avventure".

"Ragazzi!" Improvvisamente il ragazzo bassino che prese posto accanto a me richiamò l'attenzione di tutti, svegliando Kai all'improvviso.
"Tae, dov'è Soobin?" Gli chiesi bisbigliando per non essere sentita.
"È tornato a casa, ha detto che era stanco." Mi rispose e guardando tutti disse:"Lo volete sapere a cosa ho assistito poco fa?"
No Tae, non farlo ti prego. Questo catturerebbe troppo l'attenzione sul rapporto tra me e Soobin, si stava sistemando al meglio fino a qualche minuto fa.

"Qualche pettegolezzo fresco?" Domandò un Kai mezzo addormentato, tra la veglia e il sonno.
"Sentiamo... se è qualche cazzata te la puoi risparmiare pure." Yeonjun ruotò gli occhi come per dire "hai interrotto la mia partita per dire un qualcosa di cui sicuramente non me ne frega niente".

"Beh, sono scesa giù perchè non trovavo Soobin e Jul-"
"No! Tae zitto, ti prego non è successo niente!" Lo interruppi, portando gli occhi degli altri tutti su di me incuriositi, e Taehyun che quasi scoppiava dal ridere.
"Oddio, non me lo dire... stavano limonando?" Beomgyu urlò dall'emozione e mi lanciò un'occhiata perversa, insieme a tutti gli altri tre.

"Quasi..." ridacchiò il castano finto ricco che in quel momento avrei voluto picchiare con tutta la mia forza e la mia anima.
"Ooooh! E scusa, perchè non lo avete fatto prima durante l'obbligo?" Si chiese perplesso Kai, che improvvisamente era tornato sull'attenti. Avrebbe fatto meglio a continuare a dormire...
"Perchè forse siamo solo amici? E perchè non mi piace?" Dissi con tono ovvio guardando il soffitto.
"Siccome sei più rossa del pomodoro che stava sulla pizza che ho mangiato, mi sa proprio che sei credibile quanto la mia prof che dice "oggi non interrogo"" Yeonjun mi guardò con fare quasi tenero e divertito, era come un fratello per me e sempre pronto ad ascoltarmi. Forse l'unico che non avrei picchiato, o almeno, forse, dato che mi stavano tutti accusando di avere una cotta per il mio migliore amico.
"Ah-ah" simulai una risata sarcastica. La situazione non mi stava piacendo affatto. Abbassai lo sguardo afflitta dall'imbarazzo, non poteva capitare cosa peggiore in un momento del genere. Poi tra i tanti era proprio Taehyun che ci aveva visti e lui non ha mai saputo tenere la lingua al posto. Bel lavoro.
Ci fu un silenzio tombale.

"Beh, sinceramente non è un cattivo ragazzo"
Yeonjun mi mise una mano sulla spalla e mi guardò rassicurante.
"Ma ci stavamo solo abbracciando! Era giù di morale in quel momento, cosa avrei dovuto fare? Starmene ferma e lasciarlo piangere e andarmene come un'emerita stronza?"
"Aspetta, cosa? Soobin stava piangendo?" Taehyun scosse la testa.
"Sì, stronzo!" Urlai alzandomi di scatto e uscendo dalla stanza. Volevo tornare a casa, non ne potevo più. Non volevo allontanarmi da Soobin per una cazzata, ci tenevo troppo a lui. Sarei volentieri andata sotto la porta di casa sua in quel momento, e l'avrei stretto il doppio più forte. Avrei passato... la notte con lui... anche senza dormire, cazzeggiando come il nostro solito.
"Ma che vuoi fare, vuoi tornare a casa con questo buio e questo freddo? Sei pazza?" 
Yeonjun prese il mio polso bloccandomi e girandomi verso di lui.
"Sono arrabbiata sinceramente e ho bisogno di un po' di aria per riflettere." Dissi.
"Dai, non te la prendere, stavamo scherzando! Però sinceramente tu e Soobin non stareste mica male a limonare, anzi..." Ridacchiò.
"Yeonjun, vuoi finire all'ospedale o nella tomba direttamente?"
"Woah, calma! Dai vieni qui." Disse aprendo le braccia e accogliendomi tra di esse mentre mi scompigliava i capelli.
"Ci ho messo due ore per farli..." mentii, mi dava fastidio quando la gente mi toccava i capelli, per non so quale motivo.
"Okay, finta sorella. Ti accompagno a casa."
"Sì, ma non voglio gli altri, sono stati stronzi..." Guardai in basso con un piccolo broncio sul mio viso.
"Va bene, li accompagno dopo allora." Mi sorrise e uscimmo fuori di casa dirigendoci alla macchina di quel ragazzo dai capelli blu elettrico che adoravo.

Tornai a casa e stanca com'ero, mi buttai a tuffo nel mio letto. Avevo bisogno di pensare, di riposare. Quell'abbraccio di Soobin era stato così intenso, ne volevo altri. Volevo stringerlo a me. Sentii quel vuoto dentro, quella voglia di riaverlo vicino. Cosa avrei dovuto fare? Avrei dovuto chiedergli spiegazioni? Avrei dovuto dirgli che mi mancava? Avrei dovuto scrivergli un messaggio e dirgli "vieni sotto casa che ti abbraccio"? Ero ridicola. Presi il mio cuscino e lo strinsi a me, addormentandomi lentamente, persa nel pensiero del suo profumo, delle sue braccia, del suo respiro. Persa nel pensiero di lui.

𝑊𝑖𝑙𝑙 𝑦𝑜𝑢 𝑠𝑡𝑎𝑦 '𝑡𝑖𝑙𝑙 𝑡𝘩𝑒 𝑒𝑛𝑑? || ~Choi SoobinWhere stories live. Discover now