Capitolo 41

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Hunter's POV

Troy sembra stia facendo un processo di maturazione. Ha fatto dei complimenti a Dana, forse troppi, non ha accennato ad alcuna frecciatina o battuta sconveniente o scomoda, e sembra essersi abituato alla presenza di Dana. Spero che tutto rimanga così, almeno per oggi.

Scendiamo dall'auto del mio migliore amico e Dana si guarda attorno, forse appare un po' spaesata.
Mi avvicino a lei e cerco di prenderle la mano. Vorrei farla sentire più sicura. Allontana la sua mano dalla mia e mi guarda con quello sguardo.
Di nuovo.
Medusa.

«Che c'è?», chiedo leggermente offeso.
«Mi hai parlato male prima.»
«Riguardo agli abiti?»
«Ovvio, dopo quel discorso non ti ho più rivolto la parola. Non te ne sei accorto?»

Faccio segno a Troy di andare avanti e di entrare in casa, e rimaniamo io e lei sul marciapiede, l'uno di fronte all'altra.

«Mi ero innervosito perché eri in ritardo.»
«Ciò non ti dà diritto di insultare il modo in cui mi vesto, considerando anche il fatto che non ero per niente sicura di voler venire vestita così. Quel tuo commento inutile ha fatto solo crescere la mia insicurezza, grazie.»
«Dana, ti fai troppi problemi. Non ti ho detto che ciò che indossi ti sta male, anzi! Ho semplicemente detto ciò che pensavo: ovvero che, visto il tuo ritardo, potevi impiegare un po' più di tempo a scegliere cosa mettere.»
«Ma tu che ne sai se mi sono impegnata o meno? Stiamo parlando di due capi d'abbigliamento!»
«Dài, basta», tento di riprenderle la mano e lei lascia fare. «Non litighiamo sempre. Stai bene vestita così, avevo delle aspettative troppe alte.»
«Pensavi che sarei venuta in minigonna e reggiseno?»

Assolutamente no, ma in un certo senso ci speravo.

«No.»
«Bene, allora non rompere.»
«Okay.»
Sembra stupita. «Hai detto okay?»
«Sì, perché?»
«Strano. Non è da te.»
«Se voglio che questa cosa tra noi due funzioni, ho capito che devo puntare meno all'orgoglio.»
«Wow. Chi sei? Dove hai nascosto il vero Hunter Davis?»

Ridacchio un po' e lei cede, e sorride.

«Entriamo?»
«Ho altre opzioni?», domanda.
«Direi di no.»
«Allora andiamo.»

Ci facciamo spazio tra la massa di gente già presente, e raggiungiamo Troy, Nick e William. Gli ultimi due stanno bevendo una birra e chiacchierando tra di loro, mentre Troy è intento a scrivere un messaggio al telefono.
Quando finalmente ci notano, ci sorridono.

«Eccovi qua! Adesso siamo al completo», dice entusiasta Will. «Dana, come va?»
«Bene, grazie.»
«Io sono Nick, non so se ci siamo mai presentati ufficialmente.», sorride il mio amico, stringendole la mano.
«Bene, che si fa?», chiedo.

Punto lo sguardo verso Troy e lo vedo con le braccia incrociate al petto, appoggiato allo stipite della porta della cucina. Spero che non accada niente di sbagliato questa sera.
Né con lui, né con Dana.

«C'è Jordan in giardino che gioca con gli altri a beer pong, gli ho detto di avvisarmi per quando cambia giro. Andiamo a dare un'occhiata? Magari giochiamo noi.», dice Will, iniziando a camminare diretto verso la porta sul retro.

Tutti lo seguiamo in fila indiana.
Sento la musica a volume davvero alto rimbombare nelle orecchie, e Dana questa sera se ne sta stranamente zitta. Non eri estroversa?
Dove hai nascosto la lingua?

Usciamo e facciamo liberare il tavolo da ping pong. Ora tocca fare le squadre, ma siamo dispari e in giardino non c'è nessuno che mi stia così simpatico da poter far parte dei nostri.
Ciò significa che faremo a turni.

«Okay, io e Dana contro voi tre.», dico in fretta.
«No, aspetta, fai giocare me e Dana assieme.», propone Troy.

Cosa vuole fare? Avvelenarla?

«Sicuro?», domando e lui fa di sì con la testa. «È okay, Dana?»
«Certo, a me basta giocare e vincere.»

Sorride e si avvicina a Troy, dall'altra parte del tavolo. A me si affianca Will, mentre Nick inizia a chiacchierare con una ragazza che si è avvicinata per vedere la partita.
Inizio io, tiro la pallina ma non centro nulla. Tocca a Dana, e becca al primo colpo un bicchiere rosso.
Mi volto verso Will e lo invito a bere con lo sguardo. Lui ruota gli occhi e beve a collo tutto l'alcolico. Dana sghignazza vincente, e vedo che anche Troy si sta lasciando andare vicino a lei. Forse ne usciamo tutti e cinque vivi, 'sta sera.

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Ciao a tutti, come state? Io bene, sono in treno diretta verso la Calabria. Voi siete già stati in vacanza? Fatemi sapere cosa pensate di questo capitolo, grazie mille. Vi mando un bacio, ciao!

-Alessia

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