Capitolo 10

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Hunter's POV

«Allora, la tua donna verrà alla festa?», mi domanda Troy lanciando una piccola palla da basket dentro al canestro appeso dietro la porta della nostra stanza.
«Credo di sì.»
«Quindi stai ammettendo che lei sia la tua donna.»
«No! Non l'ho mai detto. Non lo è, è solo: Dana, la ragazza che ha sbattuto contro un albero.»
«Per colpa tua, aggiungerei.», dice ridendo.
«Acqua passata.», faccio spallucce, infilandomi una T-shirt nera.
Troy ferma i suoi lanci al canestro e mi guarda perplesso. «Sono passati, letteralmente, dieci giorni. Come può essere acqua passata?»
«Ehi, l'importante è che lei non mi odi.»
«E sei sicuro che sia così?»
«Certo!», dico rimettendomi l'orologio che avevo tolto per fare workout. «Solo perché abbiamo avuto qualche battibecco non significa che siamo nemici.»
«Come vuoi tu. Allora, a che ora dobbiamo venire io e gli altri per aiutarti con i preparativi?»
«Sono le tre e mezza, io adesso vado a fare la spesa con William e poi andremo direttamente lì da me. Tu e Nick se potete, venite attorno alle sei.»
«Okay», si alza e posa la palla a terra. «Come ti vesti sta sera?»
«Jeans e maglietta.», sorrido, perché è esattamente ciò che sto indossando.

Troy fa una strana smorfia, poi guarda il mio armadio e poi torna a guardarmi con la stessa smorfia di prima.

«Stai scherzando, spero? Dana sarà lì! Okay?»
«Okay... Arriva al punto.»
«Lei ti piace.»
«No.», mi affretto a rispondere.
«Perfetto, ti piace. Dunque, non puoi di certo presentarti con questi quattro stracci.»
«I jeans sono un tuo regalo.», dico trattenendomi dalle risate.
«Infatti i jeans li lasceremo, perché sono il pezzo forte dell'outfit.»

Roteo gli occhi al cielo e mi siedo sul letto. Vedo Troy dirigersi verso il mio armadio ed io appoggio la schiena al muro. Dà un'occhiata ai miei vestiti e poi si volta verso di me, indicando un capo nero.

«Mettiti il dolcevita, no? Lo sai che piace alle ragazze. Le fa bagnare tutte.»
«Fa troppo caldo.»
«Come sei complicato.», dice chiudendo l'armadio e, dunque arrendendosi subito.

Si stende sul letto e prende in mano il suo telefono. Mi sta ignorando.
Ciò significa che posso rimanere con i vestiti che ho addosso.

«Ho vinto.»
«Non venire a piangere da me poi quando la vedrai ballare con un altro.»
«Può ballare con chi vuole, chi la conosce quella.»
«Sì sì, okay Hunter.»

Fingo di non sentire il suo tono palesemente sarcastico e mi alzo dal mio letto. Jeans e maglia nera vanno bene, cosa c'è che non va? Infilo un paio di All Star ai piedi (rigorosamente nere) e metto una semplice giacca in jeans chiaro addosso.
Prendo il telefono e il portafoglio e saluto Troy, uscendo dalla stanza.
Due minuti dopo mi trovo davanti all'auto di Will, nel parcheggio.
Lo vedo arrivare da lontano e mi fa il dito medio, mentre cammina lentamente.
Gli faccio anche io lo stesso segno e quando si avvicina un po' di più, sorride, facendomi fare lo stesso.
Saliamo sulla sua Jeep e ci dirigiamo verso il supermercato per prendere da bere e da mangiare.

~~~
Buongiorno, manca poco alla festa. Che idea vi siete fatti? Cosa accadrà secondo voi?
Comunque come state? Come procede la quarantena? Siete contenti che tra poco si potrà fare visita almeno ai familiari? E anche i fidanzati! Felici?
Io non sto benissimo, sono un po' giù, ma non fa niente. Scriverò qualcosa così mi risollevo. Comunque io sono in videolezione di fisica, voi che fate?
Fatemi sapere cosa pensate del capitolo, un bacio

-Alessia

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