Capitolo 37

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Hunter's POV

«Dana? Che ci fai qui fuori?»

Lei si alza, mi guarda dal basso con i suoi occhi scuri scuri ed io in questo momento non vorrei essere così puzzolente e sudato. Faccio un passo indietro, lo faccio per il suo bene.

«Volevo parlarti.»
«Riguardo a cosa?»
«Ieri sera.»
«...E cosa vuoi dirmi?»
«Posso anche lasciarmi la lite alle spalle, non è un problema-»
«Davvero?»
«Certo, dopotutto hai sbagliato e mi basta solo ricevere le tue scuse. Poi posso dimenticare tranquillamente il tutto.»
«Devo chiederti scusa?»
Alza un sopracciglio. «Perché ti sorprendi? Ti aspettavi che ti chiedessi io scusa?»

Devo imparare a collegare la bocca al cervello prima di parlare.
Spero esista un corso su internet.

«Beh, no.»
«Bene», incrocia le braccia e sembra più seria del solito. «Quindi?»

Impaziente ed insolente.
Okay, è solo una parola.
Cinque semplicissime lettere da pronunciare nell'arco di mezzo secondo.
Ora ti guardo negli occhi, ti chiedo scusa e ti bacio.
No, magari l'ultimo pezzo lo saltiamo.
Mi schiarisco la voce e vorrei riuscire a dire "scusa". E non ci riesco.
Perché non sono completamente pentito. Sento che anche lei ha sbagliato. Entrambi sentiamo qualcosa, non può negarlo, ed uscire con un altro è stata una mossa meschina. Proprio nel bel mezzo della comprensione dei miei stessi sentimenti, lei ha deciso di andarsene con un altro ragazzo. Non mi hai dato il tempo di capire le mie emozioni, Dana, che subito mi sono ritrovato a litigare con te.
Però forse questo suo appuntamento è stata l'effettiva prova per farmi capire cosa provo...

«Hunter?», mi schiocca le dita davanti agli occhi. «Ci sei? Terra chiama Hunter.»
«Ci sono.», dico riprendendomi dal mio stato di trance.
«Okay.»

Non riesco a chiederti scusa.

«Tu eri uscita con un altro.», mormoro.
«E quindi?», si sta arrabbiando.
«Quindi non mi sento di doverti delle scuse.»

Non riesco a decifrare il suo sguardo.
Era convinta di avere la situazione in pugno, ed io l'ho distrutta davanti ai suoi occhi. Sembra voglia prendermi a calci, in questo momento.

«Il tuo ragionamento è privo di senso.»
«Secondo me, no.»
«Spiegami, allora.»

Sta tentando di trattenere la calma, ma con scarsi risultati. Ecco che torna lo sguardo di Medusa, con quei due occhi in grado di pietrificarmi all'istante. Potrebbe essere un suo nuovo soprannome.

«Credo sia abbastanza evidente.»
«Che cosa?»
«Il motivo della lite.»
Sbuffa. «Mi sembra di vivere in due pianeti diversi. Non ti capisco.»
«Secondo te, perché l'ho fatto?»
«Vediamo: ti piace infastidirmi, ti ha dato fastidio vedermi felice, ti annoiavi ed avevi voglia di litigare con me, volevi rovinarmi la serata... Devo continuare?»

Mi scappa una piccola risata amara.
Fai tanto l'intelligente, ma in questi casi sembri proprio stupida. Come hai fatto a non capirlo?

«Sei fuori strada.»
«Indicami quella giusta.»
«Se un ragazzo ti fa una scenata di quel tipo vuol dire che...?»

Non ho più niente da perdere.
Tanto vale dirlo.

«Smettila con i giri di parole!», strilla.
«Ero geloso, Dana. E lo sono tutt'ora. Odio quel tizio e odio vederti felice assieme a lui. Mi piaci? Sì, forse sì. Anzi, ne sono quasi certo, se vuoi saperlo. E tu devi essere proprio stupida per non essertene accorta prima.»

Penso di averla lasciata senza parole.
Troppo diretto?

«Io ti piaccio.», è una constatazione.
«A quanto pare.»
«Quindi io piaccio a te.», dice indicando prima se stessa e poi me.
«Sì.»
«Ah.»
«Tanto sorpresa?»
«Beh- sì», abbassa gli occhi. «Perché anche tu mi piaci, a dire il vero.»
«Sul serio?»
«Ah-ah.», mi guarda di nuovo negli occhi.
«Questa sì che è una situazione imbarazzante», esordisco dopo qualche attimo di silenzio. «Che vogliamo fare?»
«Dimmelo tu, Hunter.»
«Penso che devo prima farmi una doccia, a dire il vero.»
«Sì, sono d'accordo.», sorride.
«Possiamo incontrarci sugli scalini alle nove? Parliamo un po'.»
«Sì, va bene.»
«Perfetto allora, a dopo.»
«A dopo.»

Mi regala un sorriso.
Fa un passo per andarsene, ma torna indietro. Mi posa un bacio sulla guancia e poi se ne va definitivamente.
Le ho davvero detto che mi piace, in quel modo? Così diretto e... Sudato?
E lei mi ha sul serio detto che ricambia? Che ricambia i miei sentimenti? Qualcuno mi dia un pizzicotto. La guardo mentre se ne va, e quando scende la scale si volta un attimo per vedere se la sto guardando.
Certo che lo sto facendo, Dana.
Mi hai detto che ti piaccio.
Come posso smettere di guardarti, adesso?
Quando sparisce dalla mia vista, prendo le chiavi ed entro in camera.

«Cia-o... Cos'è quel sorriso?», chiede Troy incuriosito.
«Le piaccio.»
«Dana?»
«Dana.»

~~~
Oddio oddio scusate tantissimo la breve assenza, ma sono davvero piena di cose da fare in quest'ultimo periodo ed ammetto di aver completamente messo da parte Dana ed Hunter. Ho provato a pubblicare questo capitolo già ieri sera, ma Wattpad non me lo ha permesso. Mi faceva entrare nella storia e poi veniva tutto nero... Boh. Perdonatemi. Come state? Che raccontate? Fa caldissimo, mamma mia. Cosa ne pensate del capitolo? Fatemi sapere, vi mando un grosso bacio e spero di poter aggiornare al più presto! ❤️

-Alessia

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