Capitolo 2

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La Push, giorno del Ringraziamento.

L'ora di pranzo si avvicina e il fuoco divampa perturbato dal vento che soffia da nord-est, l'inverno sta arrivando e sarà particolarmente rigido. Ciò che ci vuole dopo aver passato quattro anni al sole di Honolulu ... Fantastico.

Ogni anno in questo giorno di festa per l'intero paese, alla riserva ricordiamo le anime del nostro popolo mietute dai beneamati padri pellegrini dei visi pallidi, pregando i nostri spiriti guida.

Tutte le famiglie della riserva si riuniscono a La Push dove gli anziani raccontano la storia del Ringraziamento tramandata dai nostri antenati fino a noi: ogni anno lo stesso racconto, ogni anno le stesse parole.

Billy Black prende parola:

<<Nei primi anni del 1600 la nostra gente scorse all'orizzonte l'uomo bianco. Arrivarono con le loro carovane da est, trainate da cavalli i cui spiriti erano stati incatenati al suolo per obbedire ai visi pallidi; i posti coperti sul retro traboccavano di bambini, donne e malati. La vita stava abbandonando quella strana tribù, molti di loro non avrebbero superato l'inverno. 

Non avevano cibo, non avevano un riparo, non avevano niente, solo uno sguardo in cui si intravedeva una debole speranza di salvezza. Il capo della nostra tribù, spirito generoso e giusto, accolse i viandanti nelle nostre terre. Nuove case furono costruite, nuovi campi coltivati, e per qualche tempo le due facce dell'umanità sembrarono coesistere.

Alla fine dell'estate, il raccolto ci fu in abbondanza e mentre noi ringraziavamo gli spiriti della terra per averci concesso tanta ricchezza, i bianchi ringraziarono il loro Dio per una tale benedizione. 

Tutti riuniti per condividere le gioie della terra, i nostri antenati furono ingannati: vennero trucidati per mano dell'uomo bianco corrotto dall'avidità e dalla paura.

In questo giorno di lutto, rendiamo omaggio alle anime delle vittime e ringraziamo gli spiriti di essere ancora qua, insieme, a ricostruire ciò che un tempo fu devastato>>.

Osservo Billy con ammirazione: è così saggio, così forte, così sicuro di ciò che rappresenta Io invece mi sento perso, vedo solo specchi d'acqua intorno a me che riflettono la mia figura: un'immagine così sconosciuta, da quando il gene della licantropia è tornato dormiente non mi sento più me stesso.

Il fuoco divampa fiero a meno di un metro dai miei piedi, incurante del vento che soffia prepotente sulle sue fiamme. Le osservo danzare incantato dalle lingue blu al centro del fuoco, quasi mi sembra di scorgere qualcosa nei loro movimenti, come se volessero comunicare. Un blu così intenso l'ho visto solo a largo delle acque dell'oceano.

<<Seth ...>> Mia sorella si siede al mio fianco lasciando tra di noi una distanza innaturale, quasi volesse lasciarmi i miei spazi. Mi guarda e dubbiosa mi porge un piatto:

<<Grazie Leah,>> si limita ad annuire <<come stai?>>

Leah non ammetterebbe mai di essere entusiasta della partenza dei vampiri. L'assenza di creature soprannaturali le ha permesso di tornare a crescere e il suo corpo femminile ha ripreso le loro "normali" funzioni. Ha sofferto molto quando la trasformazione ha "congelato" il suo ciclo vitale, la prima volta che le è tornato l'ho accompagnata a comprare gli assorbenti al supermercato: i suoi occhi lucidi brillavano sollevati.

<<Bene ...>> La sento sospirare.

Mia sorella merita la felicità, dopo l'abbandono di Sam e la trasformazione ho temuto che il suo animo fiero si spezzasse irrimediabilmente. Invece, dopo la fine di tutto, ha raccolto i pezzi e si è ricostruita una vita trovando un suo equilibrio in questo strano mondo.

<<Bene,>> Mi avvicino a lei <<sono contento.>> le confesso sorridendole debolmente, lei arrossisce leggermente e mi dà una spallata. Rido a cuor leggero gustando le delizie nel piatto, dono della terra.

Dal bosco che si estende poco lontano alle nostre spalle, si sentono gli uccelli avvicinarsi alla nostra radura: qualcosa li spaventa, li spinge alla ritirata. Mi avvicino al confine e osservo nell'ombra sperando di scorgere il pericolo. Sam raggiunge il mio fianco.

<<Un animale deve averli spaventati.>> Suggerisce lui.

<<Sembra un vero e proprio esodo.>> Mormoro elevando lo sguardo in cielo.

<<Prendi questo fucile e seguimi.>> Mi porge l'arma e io la afferro deciso.

<<Ricordi quando questi non ci servivano?>> La faccio roteare nelle mie mani <<Era tutto molto più divertente>> e gli sorrido beffardo.

<<Andiamo Seth.>> Dice alzando gli occhi al cielo e addentrandosi nella foresta.

Trovarmi lì con Sam mi porta alla memoria più ricordi di quanti la mia mente nostalgica possa sopportare. Mi sento inquieto ed accelero il passo guardandomi intorno sperando di trovare qualcosa a cui sparare. Gli alberi, i sentieri, tutto di questi luoghi mi è familiare. Anche i suoni: il vento che soffia tra le foglie, gli animali che zampettano sui rami ... Un fruscio alle mie spalle mi mette in allarme.

<<Sam,>> Dico con voce profonda, lui mi affianca all'istante <<che ne pensi?>> lui mi guarda confuso dalle mie parole, quasi non comprendesse a cosa mi riferisco, ma pochi secondi dopo il rumore si ripresenta appena percettibile alle nostre spalle e ci voltiamo di scatto. 

Una ragazza dai capelli biondi ci dà le spalle a meno di dieci metri da noi, immobile come una statua. Sam fa per avvicinarsi ma io lo trattengo, lo guardo allarmato puntando il mio sguardo sulle sue mani, lungo il suo corpo: sono bianche come la pietra di marmo. La ragazza si volta verso di noi e due occhi rossi saettano prima su di me e poi su Sam, i fucili saranno inutili contro di lei.

<<Poveri ragazzi dispersi nel bosco che giocano ai cacciatori.>> Saetta verso di noi e ci toglie di mano le armi tornando al suo posto così velocemente che quasi non la vedo. Lei sorride perfidamente e accartoccia il metallo come se fosse carta velina. Il mio respiro si fa pesante e mi sta venendo il mal di testa, quasi come se una vena stesse pulsando sulla mia tempia. Sam non sembra stare meglio. Comincio a tremare e la ragazza immortale si avvicina a me

<<Non tremare. Sta tranquillo,>> Mi sussurra <<sarà finita prima che tu te ne renda conto, vedrai.>> 

Mi volto verso di lei con disprezzo. Crede che io abbia paura?! È questo che crede?! Le ringhio contro per tutta risposta e lei si volta sorpresa. Ridacchia divertita dalla mia impertinenza e si avventa si Sam. Io salto su di lei spalancando le mie fauci.

---fine ---

Commento dell'autrice:

Ehi G&Gs 🌹!

Vi è piaciuto il nuovo capitolo della mia storia?

I lupi sembrano essersi risvegliati, i freddi sono tornati a La Push.

I primi due capitoli li ho dedicati a Seth, un personaggio che ho sempre apprezzato per il suo forte senso di giustizia: ha sempre guardato più l'anima delle persone piuttosto che la loro natura.

lasciate un commento e votate con le magiche stelline se vi va!!

e tenetevi pronti ... tra poco approderemo a Volterra.

grazie

Parolealvento26


Sunrise: l'alba di un nuovo inizio.Where stories live. Discover now