Capitolo 36

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Alaska.

Sapevo che questo sogno non poteva durare per sempre, ma speravo che si protraesse un po' più a lungo.

Vivere secondo le mie regole, seguendo la mia coscienza. Non avere nessuno che mi imponga un destino, che mi imponga una sua visione delle cose. Poter guardare al domani e poter assaporare quel dolce terrore che dà la sua incertezza.

Vedo tutti i miei progetti allontanarsi, come quando ti addentri dentro ad un tunnel e ti volti indietro verso le luci timorosa delle tenebre che ti avvolgono. Ero riuscita ad emergere dall'oscurità che avvolge i Volturi, ma ora mi sento sprofondare in un baratro senza fine.

Jane non è che il preludio all'avanzata della mia famiglia, che arriverà senza alcun dubbio. Un esercito che sarà più agguerrito che mai ora che ho dato prova di ciò che sono in grado di fare.

Sono stata stupida. Non solo ho rivelato a Jane che sono in grado di fare da scudo ad altri oltre che a me stessa, ma ora sa anche che ho pieno controllo del mio dono e che so fare ciò che mio padre ed Aro desideravano che apprendessi.

Non avrei dovuto scagliarmi così su di lei. Non avrei dovuto espormi tanto. Avrei dovuto pensare, invece di agire d'istinto. Il mio unico pensiero, invece, era rivolto al mio lupo steso a terra ed agonizzante.

So di essere stata impulsiva e la sorpresa nei visi dei miei compagni ne è la prova, ma dovevo proteggerlo. Dovevo proteggere Seth.

Lui mi ha sempre protetta e ora è venuto il mio turno.

Non posso permettere che Jane si scagli ancora su di lui. Non voglio che nessuno patisca pene destinate a me.

Gli occhi della vampira trasudano odio e bramano vendetta nei miei confronti.

Da parte mia c'è solo stupore e un unico punto interrogativo: come diavolo ha fatto a trovarmi?

<<Dafne,>> Finalmente spezza il silenzio <<ti sei fatta attendere.>>

<<Come sapevi dove trovarmi?>>

<<Trovo sempre la mia preda.>> Dice ghignando, ma io non mi lascio ingannare.

<<Sappiamo entrambe che nemmeno Demetri sarebbe stato in grado di scovarmi.>> La fisso con sufficienza <<Ripeto la domanda, come sapevi dove trovarmi?>> chiedo con più impeto.

<<Non deve interessarti.>> Mi liquida ed io sono sempre più confusa.

Didi mi ha assicurato che avrebbe cancellato dalla mente di Jane qualsiasi traccia della nostra fuga e mi fido del suo dono. Ha contrastato Aro per tutti questi anni, se il suo talento non fosse stato in grado di fronteggiare menti forti, suo padre avrebbe saputo tutto fin da subito.

Ma allora ... Mi gelo sul posto e spalanco gli occhi.

<<Alec!>> Esclamo d'un tratto facendo voltare i miei compagni verso di me interdetti.

<<Dov'è Alec, Jane?>>

Alec ci ha aiutate a fuggire, ma il suo coinvolgimento non era programmato e così Didi non deve aver provveduto a ripulire la sua mente.

I Volturi con ogni probabilità l'avranno interrogato, Aro sicuramente avrà letto la sua mente.

Mi concentro per sviluppare il mio udito e il mio olfatto, ma non avverto altre presenze in zona. Se Alec ha rivelato il nostro piano come è possibile che non siano venuti a prenderci?

C'è un'unica possibilità, Alec non era a conoscenza del piano completo. Con ogni probabilità Jane avrà condiviso con suo fratello solo dettagli indispensabili per coinvolgerlo il meno possibile.

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