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Zoe prese d'un tratto coscienza: stava correndo nel bosco a piedi nudi. Le urla di allarme e cani che abbaiavano dietro di sè, il cuore che gli batteva nel petto in modo estremo.
Sulle sue dita gocciolava ancora il sangue fresco dell'uomo a cui aveva taglaito la gola. Rabbrividi, nascondendosi dietro un albero in allerta. Completamente confusa non riusciva a capire cosa fosse successo.
Sbrava di essere in un dannato incubo. La sua metà bestiale aveva preso possesso del suo corpo; d'un tratto non era più lei a parlare e a muoversi, ma la sua bestia. Da sola aveva affrontato quel mostro, squarciandogli la gola. Aveva ucciso. Aveva spezzato una vita.

Il terrore le percorse le ossa e tremò, inciampando fra gli arbusti. I suoi occhi notarono la grossa macchia sulle gambe e i piedi feriti, ma lei non provava nessun dolore. L'adrenalina in circolo la stava facendo correre veloce, fra gli alberi, ma sapeva che loro erano vicini. Troppo vicini. Che cosa stava facendo?
Zoe sbirciò alle sua spalle, non vedeva nulla, ma era cerca che fossero lì a pochi metri da lei. Le fronde le sbatteva o sul viso ad ogni passo, graffiandole la pelle.
Prese un profondo respiro, mentre sentiva i polmoni rompersi all'interno della cassa toracica e trattenendo a stendo il cuore che pompava come un forsennato, cercò di muoversi più veloce che poteva.
Quella foresta era un circolo, se avesse sbagliato si sarebbe trovata davavnti a loro e sarebbe...morta. Lo sforzo le stava facendo venire i crampi, la debolezza si faceva d'un tratto senitre. Non poteva arrendersi, lo sapeva. Ma era così difficile....così doloroso. Il suo corpo si arrestò ancora prima che lei riuscisse a capire. Uno scoppio nell'aria, e qualcosa colpì il tronco alla sua sinistra. Con occhi sbarrati, Zoe vide con orrore che la corteccia sembrava d'un tratto prendere fuoco. Deglutendo faticosamente e con il respiro ormai bloccato in gola, si guardò in torno alla ricerca di una via di scampo. La bocca le sembrava arida come il deserto e i muscoli le dolevano per lo sforzo. Tutto intorno a sé sembrava immobile, tutto sembrava accessibile. Tutto sembrava rischioso. Non c'era nessun nascondiglio. Con le lacrime che si stavano via via addensando negli occhi, Zoe cadde in ginocchio. Tremante come un animale ferito e con la sua imminente morte alle sue spalle, Zoe pensò a quello che inevitabilmente avrebbe perso...

Dastan.

Socchiudendo le palpebre, una calda lacrima le scivolò giù...Zoe avvertì la sua caduta, lentamente la goccia scivolò in basso sulla sua pelle e si schiantó con l'erba. Il fruscio degli alberi divenne un frastuono nelle sue orecchie, non era più solo un sottile sibilo. Ma adesso sembrava che il vento si fosse alzato e che una tempesta si fosse presentata d'un tratto a poste del cielo sereno. Ma era davvero questo? La terra sotto i suoi piedi si mosse. Oppure era solo un'impressione?

Uno schiocco di un fucile caricato le fece sollevare la testa. Circondata da armi cariche e da volti coperti da passamontagna, Zoe si sentì gelare le ossa.

Era davvero quella la sua fine?
Sarebbe davvero morta così?
Chiuse gli occhi, abbassando la testa, sconfitta. Le ciocche rosse dei suoi capelli si mossero in avanti sul suo viso macchiato, spinte da un vento ululante.
E lì, tutto si mosse. Le fronde degli alberi ondeggiarono, scontrandosi fra loro. Rami e foglie caddero sul suolo.
I tronchi d'un tratto, come sollevati da altre presenze, si schiantarono al suolo con un grande frastuono. Tutto intorno a lei si mosse per proteggerla. Mentre gli uomini armati, cadevano in crêpe lunghe dentro il terreno, o venivano schiacciati dai tronchi con urla strazianti.
Tutta la foresta implose intorno a lei, come una bomba, e lei fu travolta.














So che è passato un po' dall'ultimo aggiornato. Comunque spero che il capitolo vi piaccia anche se io ne sono poco entusiasta. Speravo di scrivere meglio. Comunque, vorrei sapere i vostri pensieri!!! A presto!!!

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