22.

8.8K 293 10
                                    

Le labbra di Dastan si scostarono dalle sue; l'aveva divorata di baci e la'aveva stretta a sè come se fosse stata la sua àncora in mezzo al mare.

-Che non ti venga mai più in mente che io voglia lasciarti. Potrei morire prima di commettere questa idiozia!- la guardò fissò negli occhi, mentre quelle parole le si imprimevano a fondo nella mente e nel cuore. -Sei così forte e così bella. Naturalmente potresti essere quell'immortale.-

-Dastan.- sospirò Zoe, scuotendo la testa. Era impossibile. Una storia non le assicurava nulla. Non poteva essere metà volpe e metà lupo. Oppure si? Ma tutto ciò non aveva senso. Era figlia di due mannari. Come diavolo era possibile?
-È impossibile.-
-No. Non è impossibile.- il padre entrò in quel preciso istante nella stanza, facendola arrossire. -Tua madre discende da varie casate, potrebbe essere grazie a lei che...-
-Papà, non riesco a capirci proprio nulla. Se davvero sono così. Se davvero nel mio sangue sono presenti due razze diverse, che cosa dovrei essere? Un lupo o una volpe? Non ho un nome. Non ho un identità. Non sono nessuno.-

Alle sue spalle Dastan, seppellì il viso nell'incavo del suo collo. -Non dire cosi. Sei la mia donna, sei una figlia e anche se non conosceremo il nome della tua razza, che sia volpe, vampiro o fata, a me non importa. A nessuno di noi importa. Sei la mia ragazza, la mia stupenda ragazza...- mormorò accarezzandole le braccia nella sua presa ferrea ma dolce. Zoe si lasciò andare, chiudendo gli occhi e appoggiandosi al suo gigante buono.
-Di qualsiasi razza tu sia, il mio amore non cambierà.-
Zoe annuì, più serena, ma sempre in allerta. Qualcosa non andava e la sua preoccupazione cresceva ma insieme a Dastan, avrebbe potuto farcela, anzi ce l'avrebbe fatta.

Nel frattempo.
James percorreva la strada a grandi passi, i suoi anfibi contro il marciapiede, il cappello di lana tirato dritto sulla testa, mentre iniziava a piovere. Grosse nubi, accompagnate da lampi e tuoni, coprirono il cielo e gelarono l'aria. La lieve pioggerellina si tramutò presto in un grave temporale. James si guardò intorno, cercando il 'Mccoffee'. Il suo appuntamento era lì. La sua informazione. Si diresse rapido dall'altra parte della strada, entrando in fretta e furia nel locale. Per fortuna era caldo e accogliente. Completamente deserto, per via del mal tempo, James scelse un tavolo in fondo, davanti alle vetrate. Avrebbe controllato il bar, ma anche il temporale all'esterno. Si tolse rapido il cappello, vedendo una donna arrivare col grambiule in vita. Doveva avere circa quaranta anni, capelli castano sbiaditi e occhi scuri, un sorriso cordiale sulle labbra. James la fissò per alcuni attimi, il fisico pienotto, con grosse curve e le mani consumate dal lavoro.
-Cosa ti porto, giovanotto?- chiese, sorridendo.
-Prendo solo un caffè, grazie.-rispose in fretta, liquidandola.
-No, un attimo, aspetti. Ysla!-
La donna spalancò gli occhi, stringendo forte tra le mani il blocchetto di carta.
-Tu chi sei?-
-Non voglio farle del male, ma devo parlarle urgentemente.-
La donna annuì battendo in ritirata, tornò poco dopo con una tazza di caffè calda, che lasciò sul tavolo. James rimase a lungo nella caffetteria, balzando con lo sguardo dal locale al temporale. Il cielo si era scurito e spaventosi fulmini solcavano il cielo
Pochi attimi dopo, sentì alcuni passi. Più leggeri, diversi dalla donna che le aveva servito il caffè. Rimase con lo sguardo fisso a terra. Degli stivali neri riempirono il suo campo visivo, lunghe gambe fasciate dai jeans, stretti e seducenti, un bel sedere, una vita stretta e un seno grande ma non troppo, perfetto per la misura delle sue nani. Ma si sentì sprofondare in un baratro senza fine quando il suo sguardo incrociò gli occhi, blu scuro cerchiati da lunghe ciglia. Una bocca di fragola e capelli color miele.
-Sei James?- chiese la ragazza.
Lui annuì mentre al di fuori del locale si abbatteva un fulmine.
La sua voce era bellissima, celestiale. Come il resto. Dea Luna. Era stupenda. I capelli corti e biondi le davano un espressione da folletto, ma tutto il resto...
In quel momento James realizzò una cosa.
-Dea Luna. Credo di essere stato appena colpito da un fulmine.-






Ops! Che ne dite ragazze? Aspetto i vostrii commenti! Bacii

TouchDove le storie prendono vita. Scoprilo ora