12.

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-Dobbiamo fermaci. Non posso farti una cosa del genere, sei innocente, pura. Non voglio costringerti ad essere legata a me. Voglio che tu abbia i tuoi tempi, che capisca la dimensione del tuo desiderio nei miei confronti. Non voglio essere desiderato per obbligo. Ma voglio che tu...tu sia innamorata di me, come uomo, come il tuo uomo, ma non per quel tizio che ti ha salvata. Voglio che i tuoi sentimenti siano chiari e lucidi.- sussurrò Dastan, guardandola negli occhi. Il suo sguardo brillava, adorante ma una parte di se aveva paura che lei si fosse affezionata solo perche era il suo salvatore. Voleva che l'amasse per quello che era, un guerriero crudele e spietato ma dolce e tenero con la donna che amava...con lei.
-Non mi desideri?-la vergogna salì sul viso di Zoe imporporandolo, cercò disperatamente di coprirsi i seni nudi con il lenzuolo. Le tremavano la voce e le mani. Come aveva solo minimamente pensato che lui provasse interesse e amore per lei? Che illusa.
-Cristo, piccola! Guardami!-le sollevò il viso, con gli occhi da cui strabordavano lacrime.
-Secondo te sarei così combattuto se non ti volessi? Ti desidero e ti voglio anima e corpo. Ti desidero come non immagini, ho pensato a te sempre, ogni giorno, immaginando di stare con te anche per una volta, a letto a fare l'amore. Ti ho immaginato mezz'ora fa nella doccia!- urlò sollevando le braccia profondamente frustrato.
-Tu hai detto... hai detto che non mi vuoi.-ribatté titubante, passandosi le dita sul viso bagnato per asciugare le poche lacrime cadute per la vergogna.
-No. Ho detto che voglio che tu sia cosciente di quello che fai. Voglio che tu abbia chiari i pensieri, i sentimenti e che possa capire quanto desiderio io possa provare per te.-
Zoe annuì, chiudendo gli occhi.
-Sei la donna più bella che io abbia mai visto, sei molto più che desiderabile...e desidero che tu sia mia.-
-Fammi tua!Pensi che mi sarei messa in mostra se non provassi qualcosa nei tuoi confronti? Dastan mi sono innamorata di te, ancor prima che tu ricambiassi il mio sguardo, ancor prima che mi prendessi fra le braccia. Non chiedermi perché, ma sono stata subito attratta da te. Ogni mio pensiero che ti riguardasse ogni mio desiderio era possessivo, ti volevo per me... ti voglio per me, ti desidero, ti bramo. Desidero essere toccata, sfiorata dalle tue mani, dalla tua bocca. Non ricordo l'amore, la so che con te, solo con te posso essere di nuovo libera... Felice. Bramo i tuoi baci come un assetato nel deserto!-
Le sue mani si posarono dolcemente sul viso di Dastan, accarezzando con dita morbide.
-Quindi, rendimi tua, ti appartengo! Cosa vuoi che ti dica per convincerti che quello che provo non é un infatuazione.-
Gli occhi di Dastan brillarono intensi, mentre piegava la testa ad un soffio dalla sua e attendeva paziente.
-Dimmelo..dimmelo, bimba.-
Zoe sorrise avvicinandosi lentamente alle sue labbra, sul viso un assurda espressione di felicità.
-Ti amo.-

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