13.

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Con il cuore che pompava il sangue a mille, nella cassa toracica, Dastan si distese al suo fianco. Avvicinando le labbra e baciandola intensamente, fino a lasciarla senza fiato. Le sue mani percorsero quel corpo piccolo ma ben formato, il seno nudo e sodo coperto dal sottile strato di cotone del lenzuolo, che rimaneva un po' ripiegato sopra le sue cosce lasciando intravedere le mutandine di seta nera, per le quali lui stava già sbavando.
-Ne sei sicura?-
-Pensavo ne avessimo già discusso...-brontolò Zoe, spinse Dastan sulla schiena sollevandosi a cavalcioni sul suo corpo statuario e muscoloso. Da vera femme fatale, si spostó i capelli sciolti dietro la schiena, lasciando cadere il lenzuolo.
Dastan rovesciò gli occhi mentre sentiva quella donna premere il suo sinuoso sedere contro le sue cosce. Si lasciò scappare un gremito mentre con le mani le afferrava i fianchi per muoversi contro la parte più femminile di lei. Zoe si lasció scappare un mormorio a bocca aperta, così sensuale e così dolce allo stesso tempo.
-Devo dire che qui é piuttosto morbido.-ridacchiò lei, muovendosi ancora una volta sul suo grembo. Poco dopo il lenzuolo stretto attorno a lei era sparito e Dastan le stava di nuovo sopra con solo un paio di boxer che avevano l'aspetto tutt'altro che comodo in quel momento. Troppo stretti, troppo soffocanti.
-Preparati piccola...non si potrà più tornare indietro e tu sarai mia per sempre.-
Zoe allacciò le gambe attorno a lui, perdendo quasi il controllo.
-Di solito sei silenzioso. Oggi non vuoi smettere di parlare..non riuscirai a farmi cambiare idea!-
Dastan coprì la sua bocca, soffocando suoi gemiti con la lingua. Il bacio era nato piano dolce, ma le mani di lei sul suo corpo e le sue morbide forme contro i suoi muscoli gli fecero perdere il controllo. La sua bocca prese a muoversi con forza e passione su quella di lei, lasciandola senza forza a subire quell'assalto sensuale. Nel frattempo avevo tolto le sue mutandine e i suoi boxer, liberando la sua erezione, grossa e bollente. Era ansioso, tanto che le mani gli tremavano posate sui suoi fianchi.
-Fallo, sono pronta.-
-No piccola non lo sei ancora.- scivolò con la bocca lungo il collo, mordicchiando e leccando la pelle e succhiandola, compiendo un percorso fino ai suoi capezzoli dritti e duri. Avvolse la bocca attorno ad uno di essi, giocandoci con la lingua, mentre la mano si occupava dell'altro seno. Anche se piccola la sua donna era bellissima. Zoe gettò la testa indietro, quello che stava provando era grandioso! Bellissimo ed eccitante!
-Dastan, oh, Dastan. Ti prego!-gracchiò roca la sua voce, prima che con una spinta dolorosa lui si unisse a lei in un solo corpo e un unico essere.
Il primo momento di dolore fu subito sostituiti da ondate di piacere, accompagnati da urla e gemiti da parte di Zoe e grugniti e sospiri di piacere da parte sua.
-Ti amo.-
-Dastan!-il suo gemito risuonò fra le pareti della camera, prima che lei sentisse sciogliere le sue membra e sentisse il mondo vorticarle attorno.
-Sei mia. Sei tutta mia. Ora e per sempre. Mi appartieni.-
Respirando affannosamente, prese a muoversi toccando gli alti picchi di piacere. Dastan stava facendo l'amore con la sua donna, in modo travolgente, unico.  Non aveva mai sperimentanto quella sensazione di completezza, di amore, di felicità.
I suoi fianchi entravano in contatto con la sua femminilità e lui si sentiva accolto fra gli angeli del paradiso. Il piacere gli sconvolse il corpo, scivolando nelle vene, nei muscoli e nel cuore, proiettandolo fuori dal mondo.
-Ti amo.-sospirò lui, crollando sul suo corpo accaldato. Rimasero stesi per un tempo che parve infinito.
-Sono tua..-
-Sono tuo..-

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