CAPITOLO 59

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#CHIARIMENTIAUTRICE


Indifendibile e imperdonabile, non dirò nulla in mia discolpa (l'università è più dura di quel che mi aspettavo), per questo ci tenevo solo a fare un paio di chiarimenti riguardante il capitolo e a ringraziarvi ancora per il vostro supporto costante.Nel testo (oltre a errori grammaticali--sono un'idiota, ma scrivo sempre tardi e sono sempre troppo stanca per rileggere. E poi ci tengo a chiarire che per me, ciò che pubblico è solo una prima stesura di un qualcosa che controllerò e revisionerò successivamente, cosa che sto già facendo con 'Il Mio Miglior Incubo') troverete molte ''è'' in minuscolo dopo il punto. Questo non perché non sappia che dopo il punto si debba mettere la lettera maiuscola (fin lì ci arrivo ahaha) ma perché il mio (vecchissimo) word non mi permette di inserire la ''è'' maiuscola e non so come risolvere la situazione (si accettano assolutamente suggerimenti). Pensavo comunque fosse necessario chiarire. Secondo punto all'ordine del giorno: vi inserisco di nuovo il riassunto dei precedenti capitoli, modificando e aggiungendo qualcosa in base a quello che leggerete nel capitolo (i riassunti saranno cancellati dopo che avrò pubblicato un nuovo capitolo e aggiornati). Detto questo è un dovere e un piacere ringraziarvi ancora per essere qui con me, a seguire le avventure di questi sfortunati amanti ... okay, magari non sono proprio Romeo e Giulietta, ma comunque sono i nostri bambini ormai ahaha. Grazie ancora per il vostro supporto e buona lettura


Dreamer84 (che riappare e scompare e riappare di nuovo)


CAPITOLO 59

'' cosa? Ma no, amore! Non lo farei mai! ... certo che ti amo ... non chiudo io, fallo tu ... no! Fallo tu! ''

Al mio fianco Noemi non faceva altro che ridacchiare al telefono, quasi parlando in un sussurro come se avesse paura che gli altri sentano ciò che dice.

'' apri la bocca! ''

Esclama invece oltre il tevaolo Jessica tenendo sospesa una cigliegina tra lei e Dave, tolta dall'enorme coppa di gelato che c'era di fronte a loro.

'' volevo farlo io! ''

Esclama Dave sospirando, mentre Jessica continua a sorridere divertita'' troppo tardi, su apri la bocca ''In quel quadretto felice, con cuori immaginari che spuntano da tutte le parti, in un angolo c'ero io, cercando di sottrarmi invano da tutta quell'atmosfera romantica che mi circondava. Un'aura nera in mezzo a uno sfondo rosa.'' su! Vediamoci all'Angel's, ci divertiremo, ti farà bene! '' mi hanno detto i miei amici spingendomi ad uscire '' non ci vediamo da tanto tempo! Ci vuole una bella uscita tra amici! ''Era vero, a causa della mia punizione e dell'incidente di Gabriel avevo trascorso molti giorni a casa o da lui, cercando di fargli compagnia. Quella però non gli mancava di certo, tra la sua famiglia e i suoi amici che venivano a trovarlo ogni giorno, quella che sembrava di troppo ero io. Perciò ho pensato che lasciarlo da solo a parlare con i suoi amici e uscire io con i miei fosse la soluzione migliore. Mi ero dimenticata però che la mia migliore amica soffriva di solitudine a causa dell'assenza di Castiel e che il mio migliore amico, dopo quel periodo di ''pausa '', si sia reso conto di quanto fosse bello l'amore e soprattutto ... quello che ne deriva. Alla fine '' l'uscita tra amici '' si è trasformata in un appuntamento tra Jess e Dave a cui, casualmente mi ero aggiunta io. Noemi invece è in un mondo completamente a parte, tanto da non calcolarla nemmeno. Avrei preferito stare ad ascoltare Gabriel che parla con Roberto delle sue fiamme estive e delle partite di pallacanestro. Con il mento poggiato sul palmo della mano, guardo fuori dalla finestra, trovandola un'attività più interessante delle smancerie dei miei amici, e osservo la pioggia cadere e scivolare sul vetro. PlinPlinPlin'' come sta Gabriel, Charlie? ''Al sentire il mio nome mi sveglio e guardo Jessica che finalmente ha finito di imboccare Dave. Adesso i miei amici mi stanno guardando, e addirittura Noemi non ha il cellulare in mano! '' ehm ... sta bene. La gamba è rotta ma fortunatamente non è niente di grave, si riprenderà '''' aspetta ... cosa? Cos'è successo a Gabriel? '' chiede confuso Dave alternando lo sguardo da me alla sua fidanzata '' perché io sono sempre l'ultimo a sapere le cose? E perché ... '' di focalizza su di me '' ... tu sei completamente sparita in questi ultimi giorni? Poof, morta. Nessuna risposta a messaggi normali, whats app, instagram, completamente svanita '''' ecco ... '' faccio un sospiro '' allora, facciamo con ordine: Gabriel ha avuto un incidente circa una settimana fa, è stato tamponato da una macchina mentre stava in moto. L'autista è scappato, nessuno è riuscito a vedere la targa con precisione '''' cavolo ... '' fischia Dave '' Non sapevo nulla di questa storia '''' neanche io per un momento ... '' continuo '' È stata Noemi che mi ha chiamato tramite mia madre e mi ha avvista della cosa e ... '' mi interrompo un attimo, girandomi verso la mia amica che si alza subito dritta sulla schiena '' aspetta un attimo ... da quanto tempo tu e Chris chattate? '''' cosa? '' Esclama subito Noemi con faccia innocente, chiaramente a disagio. Jessica spalanca gli occhi e sorride '' oh mio Dio, Noe ... non è che per caso ...? '''' assolutamente no! Io sto con Castiel! '' quasi urla Noemi, poi si ricompone '' io sto con Castiel e poi ... io e Chris siamo molto amici. Non sembra ma è un bravo ragazzo e anche molto gentile, chiacchiero molto volentieri con lui. '' visto che tutti la stavamo gurdando con un sopracciglio alzato continua '' è ... è come parlare con Dave '' dice indicandolo '' io sono sua amica, è come un fratello, stessa cosa con Chris e ...'' prende respiro '' smettetela di mettere malizia in tutto, siete terribili ''Noemi mette il broncio e tutti noi scoppiamo a ridere. Il pomeriggio si conclude con tranquillità e con conversazioni leggere ma divertenti. Come quelle di una volta.-La mattina dopo decido di dedicarmi un po' a me stessa e dopo aver messaggiato con i miei amici del più e del meno e aver chiamato Gabriel per sapere come stesse, cerco di fare almeno parte dei compiti delle vacanze, poi, ripetendomi che sono facoltativi, li richiudo e passo il tempo a leggere o a disegnare, non riuscendo mai a concentrarmi su una cosa solamente. Vedendomi a trascorrere il tempo a non far niente, mia madre mi costringe ad aiutarla in casa e a seguirla nel pomeriggio a fare la spesa.'' che ne dici di pasta con le lenticchie per pranzo domani? '''' mamma! Pasta con le lenticchie? Ti prego, qualcosa di più fresco, siamo in estate dopottutto! '''' hai ragione, magari faccio una bella insalata di pollo ''''esatto, iniziamo a ragionare ''Mentre io e mia madre discutevamo sul condimento sento una voce chiamarmi'' Charlie? Sei tu Charlie? ''Ci giriamo verso le voce che proveniva da infondo il corridoio, non riconoscendo la donna che mi stava chiamando. Non sembra stare molto bene, aveva il viso pallido, i capelli scuri disordinati, occhi grigi scavati in occhiaie livide e profonde. Appena vede il mio volto, avanza verso di me mentre io un po' spaventata arretro di un passo. Mia madre istintivamente mi afferra un braccio '' ti prego Charlie, perdonalo, lui non voleva farti del male, perdonalo ... ''La donna comincia a piangere e continua a pregarmi di perdonarlo. Io e mia madre ci guardiamo non capendo cosa stia succendendo. '' io ... io non ... '''' mamma! '' un ragazzo, non più grande di trent'anni, si avvicina a passo veloce a noi e afferra la donna dalle spalle '' mamma, ma che fai? '' poi alza lo sguardo e vedendoci rimane per un secondo in silenzio '' scusate, mia madre non sta molto bene, mi dispiace avervi spaventate '''' Richard '' dice invece la donna '' Richard, lei è Charlie. L'ho riconosciuta, è lei, è lei '''' va bene mamma, va bene '' sussurrava invece il figlio '' va bene ''La donna continuava a piangere, sempre più forte e il ragazzo, in evidente difficoltà, cercava di calmarla e si scusava ancora con noi, rimaste ferme ad osservare. La nostra morale e l'educazione ci suggeriscono di andarcene, allontanarci, di non guardare ancora quella povera donna che soffriva ma ... lei mi ha chiamata, sa il mio nome, com'è possibile? Perché mi sta pregando di perdonarlo? Perdonare chi? Dopo qualche minuto ci raggiunge un altro uomo, che io suppongo sia il padre del ragazzo che prende la donna e sotto direzione del figlio la porta via. Appena la donna svolta l'angolo, il ragazzo si gira verso di noi e io riesco a verderlo meglio, notando i suoi occhi azzurri stanchi e tristi.'' scusate ancora per questo incidente ... mi sento in dovere di presentarmi e di dovervi una spiegazione. Sono Richard Zacca e sono il fratello di Simone Zacca ''A quel nome mi congelo e deglutisco a fatica. Su mia madre invece ha l'effetto contrario'' Simone ... Zacca ... Simone Zacca? Lei è il fratello di quel mascalzone? È a conoscenza di quello che ha fatto a mia figlia? Un animale! Le ha lasciato i lividi tanto la stretta con quelle sue mani, l'ha buttata a terra, sa anche questo? Mia figlia è quasi svenuta! ''Mia madre praticamente urlava'' signora, lo capisco benissimo '' cercava di dire il ragazzo '' non ha scusanti per ciò che ha fatto. Ma forse questo non è il luogo adatto per parlare di certe cose '''' lo decido io il luogo adatto! '' urla intanto mia madre '' se mia figlia non avesse questo cuore buono e grande, in questo momento quel delinquent ... '''' mamma '' cerco di interromperla e calmarla '' mamma! '''' non so i dettagli '' riprende appena mia madre si tranquillizza, Richard '' e sappiamo solo da pochi giorni la vicenda. Saremmo venuti a cercarvi appena le cose si fossero stabilizzate e calmate '''' in che senso? Quali cose? ''Chiedo cercando di non far tremare la voce. Richard si rivolge a me, più propensa ad ascoltare che ad urlargli contro'' non lo dico per giustificare Simone, te lo assicuro, ma penso che tu abbia il diritto di saperlo. Io non abito al momento in città, sono fuori per studiare e non sono stato presente ma ... mia madre mi ha raccontato che negli ultimi tempi era strano, si comportava diversamente, tornava tardi, usciva praticamente di notte, si chiudeva in camera e diventava sempre più violento. Quando ha cominciato a sospettare qualcosa di grave, era già troppo tardi. Qualche giorno fa Simone non è tornato a casa e non rispondeva né alle chiamate né hai messaggi. Poi il pomeriggio hanno chiamato mia madre dall'ospedale ... ''Mi passo una mano sul viso già sapendo quello che sta per dirmi ma sperando con tutto il cuore che non fosse finita nei peggiori dei modi. Trattengo il fiato'' Simone era in un locale quando ha cominciato a sentirsi male, qualcuno vedendolo deve averlo portato in ospedale, non sappiamo chi, visto che non è rimasto e non ha dato nessun nominativo. I medici hanno detto che se non fosse arrivato in tempo sarebbe morto per overdose. Mancava pochissimo ''Sospiro di sollievo, portandomi una mano alla gola quasi come se la maglietta mi soffocasse. Avrei dovuto agire prima, andare dai suoi genitori e dirglielo io stessa ... forse sarebbe andato diversamente '' si è svegliato due giorni fa e ci ha raccontato ogni cosa '' continua Richard '' della droga, delle persone che gliel'hanno venduta, dei suoi attacchi di ira incontrollabili, di quello che ha fatto a te ... quell'avvenimento l'ha così scovolto che probabilmente lo ha portato ad assumere più droghe contemporanamente, ad associare a queste l'alcool. Dice di non ricordare molto bene. Ti ho trovata facendo delle ricerche, ecco perché mia madre sapeva il tuo nome e il tuo aspetto '''' capisco ... '' sussurro zittendomi mentre una donna passa per prendere un barattolo di funghi '' adesso lui è in ospedale? '''' si ... stanno aspettando a dimetterlo per fare alcuni accertamenti. Dopo resterò con lui a casa e cercherò di convincerlo ad entrare in comunità. Tra l'altro ha deciso di raccontare tutto alla polizia, così che riescano a fermare questo giro di droghe che si è formato '''' è molto rischioso '''' lo sappiamo '' risponde subito Richard '' ma è una cosa che vuole e sa di dover fare. È importante ''Un miliardo di emozioni diverse si sono impossessate di me: rimpianto per non aver agito subito, sollievo nel sapere che Simone sta bene, rabbia per Theo e per tutto il male che continua a fare. Ma la testimonianza di Simone riuscirà a dare una svolta alla situazione? Riuscirà a raggiungere Theo e a fermarlo? Non si hanno prove contro di lui, a quanto pare sa pulire molto bene le sue tracce. È un fantasma che si nutre delle debolezze altri facendole diventare la sua forza. '' so bene ... '' riprende Richard bloccando i miei pensieri '' ... che è impossibile per me chiederti di venirlo a trovare ma ... ti scongiuro almeno di perdonarlo e di liberarlo dall'odio che prova verso se stesso e che lo porterà sempre a cercare un modo di dimenticare, anche il più sbagliato. Ti prego, farei di tutto per il tuo perdono ''I suoi occhi si riempiono di lacrime ma le trattiene e abbassa lo sgaurdo, quasi vergognandosene. Di fronte a questa famiglia distrutta dal senso di colpa per non essere stata al fianco di Simone e pensando a lui che ha sbagliato tante volte e che sperava di trovare una soluzione ai suoi tormenti facendo anche qualcosa di così estremo, io non posso fare a meno di dire:'' l'ho già fatto ''Anche se non sono sicura della veridicità di quelle parole. Forse è solo una fomalità, un modo per dare sollievo a quel fratello così sofferente, forse per cercare di liberare me stessa dalla sensazione di vergogna e di risentimento che continuavo a provare al pensiero di Theo e anche di Simone. Il mio obiettivo non è quello di passare per una ragazza buona, caritatevole, per una santa anzi ... ciò che ho detto probabilmente serve più a me che a Simone. Queste parole hanno un sapore amaro, certo, ma sembrano proprio un passo in avanti verso la giusta direzione, verso l'uscita di tutto questo scompiglio di eventi e di sentimenti, di rancora ed odio. Un peso che vola via, che alleggerisce il mio cuore e che mi aiuta a ritrovare il respiro.Mi rendo conto solo in quel momento di star correndo, non so magari cercando di scappare dai problemi oppure andandogli proprio incontro. Mi sento come se stessi ansimando, cercando aria, cercando di respirare. Tutto il corpo mi fa male tanto è lo sforzo. Credo che sia l'immagine che più riesce a descrivermi in questo momento: io, una persona negata per lo sport, una maratoneta.Quelle parole sono come una pausa prima della corsa successiva. Un sorso d'acqua prima di riprendere a correre.Un passo nella giusta direzione, eh ...Richard alza lo sguardo incredulo e le sue labbra si stendono in un sorriso di gratitudine e gioia allo stesso tempo, uno quei sorririsi che ti vengono dal cuore e un po' ti fanno male se consapovele di non aver detto tutta la verità. Mia madre intanto mi una mano sopra la spalla, come a ricordarmi che c'era e che ci sarà sempre.'' io ... non so come ringraziarti '' dice Richard in un sussurro. Poi si schiarisce la voce '' questo ... il tuo perdono è davvero importante. Non solo per Simone, anche per me e per la mia famiglia. Ti ringrazio di cuore ''Richard non fa altro che ringraziarmi e aumentando il mio disagio. Forse perchè il peso di quelle parole sta cominciando a gravare sulle mie spalle e ad acquisire nuovo e profondo significato.Ecco ... i 10 minuti sono finiti ...Dopo altri ringraziamenti e dopo che Richard ha scambiato il numero di cellulare con mia madre (che si è opposta quando il ragazzo ha chiesto il mio, affermando che lei deve fungere da tramite, in modo da non coinvolgermi ancora in altre situazioni spiacevoli), ci allontaniamo. Mentre aspettiamo alla cassa, mia madre, che non faceva altro che accarezzarmi o guardarmi, mi sussurra'' stai bene? '' io annuisco guardandola con un sorriso, non pensando a niente in particolare in realtà ma sentendo ancora quei strani sentimenti che mi si aggrovigliano dentro lo stomaco. Avanziamo di un passo.'' sei stata molto generosa a concedergli il tuo perdono. Sono sorpresa e molto orgogliosa di te. Probabilmente io non l'avrei fatto ''Continua mia madre. Ecco, grazie mamma, contribuisci a farmi sentire in colpa, a far aumentare questa strana sensazione di aver lasciato qualcosa a metà. La guardo scuotendo la testa'' non è vero. L'avresti fatto anche tu. E poi ... '' faccio un profondo sospiro ''è una cosa che mi sentivo di fare e l'ho fatta '''' ti senti meglio adesso? '' continua mia madre '' in realtà ... non lo so. E poi mamma non mi va di parlarne nè adesso nè qui, paghiamo e andiamo a casa okay? ''Mia madre rimane in silenzio per qualche secondo come se non sia del tutto convita delle mie parole, poi alza le spalle e sospira un '' ne riparleremo '' prima di chiudere la conversazione.-Quella sera avevo intenzione di andare a casa di Gabriel e di stare un po' con lui ma dopo tutto ciò che è successo in giornata e la certezza che avrei trovato i suoi amici a catturare tutta la sua attenzione, decisi di rimanere a casa e di godermi un po' la mia solitudine. L'incontro con Richard mi ha scombussolata e ha prosciugato tutta la mia energia. Mi sento stanca di camminare, di parlare e soprattutto di pensare ma, nonostante questo, la mia mente torna sempre a Simone e al rischio che ha corso, al senso di colpa e alla sensazione di aver lasciato a metà qualcosa. A quest'ora, invece che stare qui in camera a non fare nulla potevo ritrovarmi in chiesa al suo funerale e questo mi fa rabbrividire. Emerge dentro me il senso di colpa e la vergogna per non aver agito prima, per non aver fatto niente anche quando avevo la certezza che in lui qualcosa non andasse, che stesse male.Una parte di me si sente in colpa per quello che ho detto a Richard, per aver detto qualcosa che non è nè del tutto falsa ma neanche del tutto vera. Questo è forse il punto cruciale di questi sentimenti contrastanti che stanno lottando dentro di me. Un passo nella giusta direzione ...Ma può essere davvero giusto se non ha nessun significato o non è chiaro per me?Un'unica risposta a quella domanda sorge spontanea nella mia mente: andare da Simone. L'unico modo per capire se quelle parole sono vere, se il mio perdono è reale ... è guardarlo negli occhi e scopire se sono in grado di voltare pagina, di essere una persona migliore.Mi butto a peso morto sul letto e mi nascondo sotto il cuscino. Basta, basta, basta! Non voglio pensarci, non adesso almeno. Voglio un po' di pace, non la merito? Solo qualche giorno in cui possa godermi l'estate con i miei amici, il mio fidanzato e la mia famglia. Il cellulare vibra e mi avvisa dell'arrivo di un messaggio. Vibra ancora, ancora e ancora. Esco da mio morbido nascondiglio e lo prendo. Sono tutti messaggi di Gabriel che si aggiungono a quelli precedenti e mi chiedono dove sono finita, accompagnati da faccine e stickers buffi che riescono a strapparmi un sorriso. Mi manda anche una foto, un selfie di lui con attorno i suoi amici, tutti a fare gestacci e facce particolari. Lui invece ha un sorriso impertinente, da bambino spensierato. Stare con i suoi amici a quanto pare lo fa stare bene. Questa foto me la tengo, è troppo carino, mi viene voglia di pizzicargli le guance. Gli rispondo che sono a casa e che non credo che lo raggiungerò. Non gli scrivo nient'altro per non farlo preoccupare ... gli parlerò di oggi quando non appena lo vedrò. Neanche due secondi dopo aver letto il messaggio, mi chiama'' pronto? '''' come sarebbe a dire che non vieni? Sono giorni che non ti vedo, ho bisogno della mia dose di Charlie quotidiana, stavolta extra ''il tutto accompagnato da un sottofondo di musica ad alto volume e schiamazzi vari'' ciao anche a te '' gli rispondo ridendo '' non voglio assolutamente rovinare la festa che è in corso a casa tua '''' la miglioreresti soltanto e ... ehi! No, quello no, rimettilo giù! '' esclama allontanando il telefono '' Chris! Chris per favore fai qualcosa, vai a prendere quel coglione e digli che non si può portare via il vaso di mia madre'' poi ritorna da me '' dicevamo? '''' quante cavolo di persone ci sono a casa tua?'''' oltre a tutta la squadra di basket anche qualche altro di comitiva. Probabilmente non te li ricordi. I miei mi hanno lasciato casa libera. Ad un malato tutto è concesso '''' soprattutto se è il cocco della mamma ''Gabriel ridacchia '' ti prego vieni, ho bisogno di te adesso. Tutti questi idioti mi stanno facendo impazzire '''' sono una creatura solitaria, mi sentirei a disagio in mezzo a tutte quelle persone e poi non mi dedicheresti l'attenzione che merito '''' vieni qua e ti dedico tutta l'attenzione che vuoi, anzi di più. Li caccio anche via se vuoi ''Appena detto questo però sento una voce chiaramente femminile urlare '' Gabriel ti prego aiutami! Mi vogliono buttare in piscina! Aiuto! ''e sentendo meglio, c'erano altre risate e gridolini femminili '' chi era?''Chiedo diretta, forse un po' troppo fredda'' te l'ho detto che qua sta un casino di gente '' risponde lui ridacchiando. Chiaramente non ha sentito la sottile gelosia nelle mie parole'' pensavo ci fossero solo tuoi amici. Amici. A-M-I-C-I. '''' E infatti ci sono solo miei amici ''sbuffo leggermente irritata dal suo giochetto'' amici maschi, Gabriel. Non credevo ci fossero anche tue amiche '''' le ragazze sono arrivate più tardi. Le hanno chiamate quegli idioti di Roberto e Michael. Sai che si è tagliato i capelli? Dovresti vederlo '' Gli rispondo con il silezio. Non vorrei essere quelle ragazze super gelose che impediscono al fidanzato di avere anche amiche oltre che amici, dato che io tra l'altro ho anche amici maschi. Ma conosco perfettamente il tipo di ''amiche'' di Gabriel e anche se so che non lui farebbe mai niente che possa ferirmi, non posso dire lo stesso per loro. Gabriel sentendomi in silenzio sbuffa'' dai Charlie, loro non mi interessano per niente. Quella che sto implorando di venire qui, da me, sei tu ''Faccio un profondo sospiro e mi metto a sedere sul letto. A dire la verità non è solo la compagnia delle sue amiche-galline che mi irritava ma anche il fatto che mentre io sono qua a disperarmi e a pensare ancora a Simone e a tutto quello che è successo, lui è lì a divertirsi a una non-festa con i suoi AMICI. Davvero immatura da parte tua Charlie, visto che sai che se anche solo accenni a Gabriel di stare male per qualcosa, lui manderebbe al diavolo tutto e verrebbe subito da te, anche con la gamba rotta. Sono un idiota'' Charlie? '''' sto arrivando. Dammi un po' di tempo per preparami ''Lo immagino già a sorridere come un bambino'' cosa ti ha fatto cambiare idea? ''''voglio assolutamente vedere i capelli di Michael ''-Quando informo i miei genitori della mia serata da Gabriel non dicono nulla, anzi mia madre mi dice che stare in compagnia non mi avrebbe fatto altro che bene. Ovviamente è mio padre ad accompagnarmi con la macchina e fortunatamente oltre il cancello di casa Jasconi non si sente musica a palla e non si vedono pesone che amoreggiano sul giardino. Questo è strano ma è comunque un buon segno.Il cancello della porta è aperto ed entro senza problemi. Avanzo fino a sentire le risate provenienti dal retro della casa e poi la musica, che si alza improvvisamente all'urlo sconosciuto di un ragazzo. Le luci della casa sono tutte accese e anche la porta dell'ingresso è semichiusa. Mi avvicino per entrare in casa ma a precedermi sono due ragazze in bikini che spalancano la porta dall'interno, mai viste prima. Reggendo con entrambe le mani due bicchieri di carta contenenti non so cosa, si bloccano per guardami e squadrarmi dalla testa ai piedi. Il loro sguardo non mi piace per niente e serve solo a irritare il mio sistema nervoso già stremato.'' sei la ragazza delle pizze? Non pensavo fossero così veloci! ''O sono sceme oppure solo estremamente inappropriate. In entrambi i casi, irritanti, soprattutto per quella loro risata da idiote. Devo comunque mantenere la calma '' credo che il fatto che non abbia nessuna pizza in mano risponda già alla tua domanda '' controbbatto seccata '' sono la fidanzata di Gabriel comunque ... lui dov'è? ''Non che non potessi cercarlo da sola o chiedere a qualcun altro ma mi sembra neccessario sottolineare il mio status di fidanzata. Stavo marcando il territorio? Estremo ma indispensabile in questi casi. Effettivamente loro rimangono per qualche secondo in silenzio, forse cercando di assimilare il che, effettivamente, io non sia il fattorino delle pizze o sorprese che proprio io sia la fidanzata di un figo assoluto. Nonostante questo, le rotelle del loro cervello, anche se a rilento, continuano a lavorare e riescono a darmi una risposta '' probabilmente in piscina ''Mormoro un veloce ringraziamento e entro in casa. Che dire: il putiferio, il macello, l'apocalisse. Neanche alla vera festa in piscina di qualche mese fa c'era tutto questo disastro: bicchieri e piatti a terra, giacche e vestiti vari sulle scale e ringhiera, scarpe dappertutto. Se Giordi avesse visto quel macello si sarebbe strappata i capelli urlando. Mi fiondo in piscina dove qualcuno aveva portato delle casse enomi da cui fuorisciva la musica a tutto volume. Un ragazzo che non riconosco è vicino a queste e abbassa e alza il volume richiamando l'attenzione dei presenti. Alla faccia di un piccolo '' incontro '' ... quella è una festa vera e propria. Le persone non fanno altro che buttarsi o buttare qualcuno dentro la piscina, ballare e saltare. E di ragazze ce ne sono troppe e anche troppo poco vestite ... In tutta questa gente cerco Gabriel o qualcuno che conosco ma sono per la maggior parte ragazzi e ragazze che non ho mai visto in vita mia. '' Ragazzi, ragazzi! Mi sto per buttare tra tre ... due ... ''mi sorprendo a riconoscere subito la voce esuberante di Killian che, sul bordo della piscina, già fradico per gli altri tuffi che sicuramente avrà già fatto, è circondando da alcune persone che lo esortano a tuffarsi, ridendo.'' ehi! ''mi giro sospresa dalla voce proveniente dietro di me e sorrido nel vedere Jace guardarmi con quei suoi bellissimi occhi eterocromi.'' oh mio Dio, Jace! Che bello rivederti! ''abbronzato poi è parecchio più bello di quanto lo ricordavo. Ci abbracciamo per salutarci come si deve'' è da tempo che non ti sento '' dice appena ci stacchiamo '' effettivamente quando Killian mi ha detto che a casa Jasconi c'era una grande festa, ho subito pensato a te ''prima che potessi rispondergli, una voce ci interrompe'' Ma questa non è una festa! '' aiutandosi ancora con le stampelle, Gabriel si avvicina a noi con un sorriso stampato sul volte. Non deve fargli piacere vedere me e Jace parlare e soprattutto abbracciarsi. Alla fine però sono riuscita a trovarlo ... più o meno. Mi da un veloce bacio sulle labbra e poi guarda Jace'' sai, non ti avevo visto prima. Ti stai divertendo? ''Jace, visibilmente irritato dalle parole di Gabriel, mantiene comunque una cerca calma ed educazione'' oh si! Bellissima non-festa, musica pazzesca '' poi senza aspettare il silenzio imbarazzante che sarebbe di certo seguito, ci saluta '' vado a evitare che quell'idiota di Killian muoia stremato. è stato bello rivederti Gabriel '' dice guardandolo, poi si rivolge a me, regalandomi un sorriso '' ci vediamo più tardi Charlie '''' certo, a dopo ''gli rispondo, mentre Gabriel mormora un innervosito saluto, poi scende lo sguardo su di me'' da quanto sei arrivata? '''' vuoi dire da quanto parlo con Jace? Forse qualche secondo, un minuto al massimo '''' ah-ah-ah, divertente '' mi da un altro bacio '' niente costume? '''' sono venuta qua per controllarti, non per buttarmi in piscina '' gli rispondo tirandogli il naso, ricevendo una smorfia '' e poi non sono dell'umore giusto per un bagno. Anzi, in realtà anche per una festa '''' questa non è una festa '' sospira ancora Gabriel, strappandomi un sorriso, '' ma, a parte questo, è successo qualcosa? '''' bhe, ecco ... '''' Ehi Gabe! Gabe ''Ci interrope un ragazzo che lo chiama da oltre la piscina, accompagnato da un altro gruppetto di ragazzi e ragazze. Anche se Gabriel fa finta di niente per un momento, quello continua a chiamarlo e a fischiare per richiamare la sua attenzione'' cosa? '' grida Gabriel esasperato. Il ragazzo gli fa segno di avvicinarsi e lui sbuffa '' ti rendi conto che mi vuole constringere ad andare da lui, quando ho le stampelle e una gamba rotta? è un idiota? ''sussurra verso di me, in modo da non far sentire nessun altro. Ridacchio divertita mentre il ragazzo continua a chiamarlo'' se non vai non ti lascerà mai in pace. Io ti aspetto dentro '''' va bene ''sbuffa andando verso di lui. Anche se ha ancora qualche difficoltà a camminare, si è abituato alle stampelle e al gesso alla gamba ed è diventato molto più veloce. Tra l'altro riesce anche a poggiare leggermente la gamba rotta a terra, ritrovando così un po' di equilibrio. Vado dritta verso il salotto, ma dovevo immagine di trovarlo già occupato da una coppietta che stava amoreggiando di brutto, tanto da non accorgersi della mia presenza. La sala giochi, come mi aspettavo, è chiusa a chiave. Probabilmente Gabe l'avrà chiusa per evitare grossi danni. La cucina è presa d'assalto: bicchieri e bottiglie vuote sembrano volare, tanto passano da una mano all'altra, e tanta gente andava avanti e indetro dal corridoio, cercando alcolici, che di certo non mancano, il bancone è strapieno di bottiglie. Inaspettatamente, a cercare di controllare la gente è Chris, che in modo goffo e anche un po' disastroso gestiva il giro di bicchieri. Mi avvicino a lui per salutarlo. Appena mi vede, si apre in un sorriso'' e chi si vede! La grande Charlie! Fatti abbracciare! ''abbandonato il suo ruolo di barista, mi stritola in un abbraccio che ricambio goffamente'' vedo che hai trovato la tua strada ... barista? '''' per niente, sono un disastro. Avrò perso 5 o 6 bottiglie nel corso della serata. Non credo di essere portato '' risponde ridacchiando, poi lancia uno sguardo dietro di me '' senti ma ... '' continua guardando anche intorno a se '' ... sei venuta da sola? Dave? ... Noemi? ''Il suo tono cerca di nascondere il vero interesse di quella domanda, ma invano'' si, sono sola. Purtroppo venire qui stasera non era nei miei piani, è stato tutto veloce. Non ho avuto tempo di avvisarli ... ma dubito che Dave ti interessi ... dovrei preoccuparmi per caso? ''gli chiedo guardandolo con gli occhi socchiusi e puntandogli un dito contro. Chris alza le mani '' e perchè dovresti? E poi ...'' abbassa il mio dito '' io ci tengo a Dave, non dire più che non mi interessa '''' mmhh... '''' ah! '' esclama poi guardando dietro di me '' ecco il nostro infortunato. Ti porto qualcosa da bere amico? ''Gabriel ci raggiunge e si ferma al mio fianco'' una birra, grazie Chris ''Chris un buffo saluto militare e si mette alla ricerca di una bottiglia di birra ancora chiusa. Impresa ardua aggiungerei. Gabriel si rivolge a me'' cosa stavi dicendo prima? '''' ecco ... '' mi guardo intorno. In quella stanza piena di gente non mi sembra il caso di parlare di un argomento così delicato e poi, ogni persona che entra o usce dalla cucina, si ferma per salutare Gabe o dargli una pacca sulla spalla '' ... vorrei parlarne in un momento un po' più calmo. Non me la sento di parlarne ad una non-festa ''Gabriel aggrotta le sopracciglia e mi guarda sorpreso'' è qualcosa di cui dovrei preoccuparmi? ''ma prima che potessi rispondere ecco l'ennersima persona che saluta Gabriel e, stavolta, si ferma'' ehi Gabe! è da un secolo che non ti vediamo? Dove sei finito? ''La ragazza sembra non notarmi ... o meglio, sembra voler far finta che non fossi lì con loro, focalizzando tutta la sua attenzione su Gabriel'' ehi Genevieve! '' la ragazza si avvicina per dargli due baci su entrambe le guancia, con tanto di schiocco '' famiglia, scuola ... problemi vari, mi hanno tenuto un po' impegnato '''' ma dai! Sappiamo benissimo che la scuola non è mai stato un problema per te! ''ride lei, dandogli un leggero schiaffo sulla spalla. Famiglia, scuola, problemi vari ... forse il fatto di essersi fidanzato è incluso nell'ultima categoria.'' Le feste al campus stanno diventando un po' noiose nell'ultimo periodo ... '' stava dicendo Genevieve '' ... non ci si diverte più come prima. Magari se voi ragazzi veniste a farci una piccola visita ogni tanto, le cose cambierebbero. Sapete far festa, lo sappiamo ''Dice facendogli un piccolo occhiolino mentre altre ragazze si avviciano a noi. '' ecco la birra! è stato un impresa trovarla ... ehi ciao Genevieve! ''In tutta risposta la ragazza gli manda un bacio'' grazie amico ''Gabriel allunga la mano per prendere la birra, ma lo precedo e la afferro per prima '' grazie, amore '' dico sbattendo le ciglia nella sua direzione '' era per me, non è vero? '''' certo ... ''A quel punto Genevieve posa il mio sguardo su di me per qualche secondo ma (dovevo immaginarlo ), non sembra darmi importanza e ritorna su Gabriel'' ma cosa ti sei fatto alla gamba? '' esclama con aria preoccupata abbassando lo sguardo '' l'ho notato subito ma non sono riuscita a raggiungerti prima '''' sono stato disattento ed ecco il risultato, ma passerà ''Bevo un sorso '' devi stare più attento Gabriel, potresti farti male sul serio. Non farmi preoccupare in questo modo!''Manina poggiata sulla spalla. Bevo un altro sorso'' ma non ti devi preoccuparti, è solo una frattura passerà ''Non la toglie. La bottiglia arriva a metà'' camminare deve essere faticoso ... ci andiamo a sedere? Magari in salotto ... Josie mi ha detto che il divano è comodissimo ''Come se lui non lo sapesse già. Ingoio il sorso tutt'un fiato'' e perchè poi '' sbotto ad un tratto, catturando l'attenzione di tutti '' non giocate al paziente e alla crocerossina in bikini e gli controlli per bene la gamba? E comunque visto che non mi sono ancora presentata, piacere, sono Charlie, la fidanzata di Gabriel. Non che questo sia di grande importanza '' lancio uno sguardo che apre la bocca per parlare. Non glielo permetto '' non ti preoccupare, vai pure a divertirti con la tua amichetta, tanto io stavo andando via. Grazie per la birra Chris '''' di niente... ''gli sento sussurrare un attimo prima di allontanarmi'' Charlie! ''Esco dalla cucina scanzando le persone, sbattendo da una parte all'altra verso il corridoio.Ecco ... brava Charlie, hai appena servito su un piatto d'argento una bella dose di scenata di gelosia, passando per la fidanzata possessiva e eccessiva. Ma più che l'atteggiamento e le parole di quella Genevieve mi irritato quello di Gabriel, che accettava i flirt di quella ragazza come se io non esistessi o come se dieci minuti prima non si fosse innervosito a vedere me e Jace parlare. Ipocrita! Idiota! Cretino!'' Charlie! Charlie aspetta! ''lo sento chiamarmi da dietro ma troppo seccata e imbarazzata in quel momento per ascoltarlo. Come ha potuto non presentarmi? Fare finta che non esistessi?Idiota! Idiota! Idiota!'' Charlie! Non riesco a correre, per favore fermat .... ''e sulla soglia della porta sento un tonfo e il ruomore delle stampelle che cadono a terra. Mi giro di scatto e vedo Gabriel a terra, a pancia in giù, su una pozza di liquido giallastro. Mentre un ragazzo lo aiuta ad alzarsi, gli corro incontro, prendendolo dall'altro braccio.'' Gabe ... ''Nella confusione generale, solo poche persone si sono accorte di quello che è successo e sono lì a osservarci, forse pronte per dare aiuto, forse solo per guardare o forse per entrambe. '' senti Fede '' dice Gabriel verso il ragazzo al suo fianco '' non è che mi aiuteresti a salire le scale? '''' certo amico '''' Charlie, prendi le stampelle, per favore '''' si ... ''a porgermele è una ragazza (stranamente vestita). Le prendo subito e seguo Gabriel e il suo amico che, grosso quanto un armadio, lo affianca mentre Gabriel si poggia sulla ringhiera per arrivare al secondo piano. Mi chiede di andargli a prendere dei vestiti puliti e che mi aspettava in bagno. Il secondo piano è stranamente deserto e la cosa mi sorprende. Quando entro in bagno, Gabriel è solo, seduto sulla vasca mentre si guarda il gesso sporco. '' merda ... ''chiudo la porta dietro di me e poggio la roba sul mobiletto. Non oso avanzare'' mi dispiace ... '''' non è colpa tua '' dice alzando lo sguardo verso di me '' sono io che sono un idiota. Ma immagino che tu questo già lo sappia ''Mi rivolge un sorriso che non riesco a ricambiare'' oggi ... non è stata una giornata proprio felice ... '' sussurro cominciando a giocherellare con l'orlo della maglietta '' e vedere te flirtare con un'altra ragazza, non è stato proprio d'aiuto '''' non stavol flirtando ... '''' lei si però '' controbatto alzando un sopracciglio '' e tu gliel'hai lasciato fare ''Gabriel sospira e mi fa segno di avvicinarmi'' dai, vieni qui. Aiutami a togliere i vestiti ''incrocio le braccia al petto'' non sai farlo da solo? '''' è più divertente se lo fai tu ''Mi rivolge lo stesso sorriso da bambinone che ho visto nella foto di qualche ora fa. Vederlo da vivo è più d'effetto. Ma rimango ferma sul mio posto'' sono sicura che Genevieve sarebbe felicissima di farlo al posto mio ''Il sorriso di Gabriel scompare e alza gli occhi al cielo'' bhe, io no '''' non sembrava, poco fa ... '''' va bene! '' esclama esasperato '' ho sbagliato, sono un cretino, hai ragione! Sono stato punito con una esemplare figura di merda e adesso sono ricoperto di quella che spero sia birra '''' effettivamente forse è un po' troppo gialla per ... '''' Charlie!'''' arrivo, arrivo ''Esclamo ridacchiando e sedendomi sul bordo della vasca insieme a lui. Mi guarda. Lo guardo. E poi lui si avvicina e alza le braccia al cielo. Scoppio a ridere'' quanti anni hai? 8? ''Alla fine però gli afferro l'orlo della canotte e glila sfilo. La lancio nel lavandino poco più lontano e rimane impigliata nel rubinetto'' ti va di parlare di quello che è successo oggi? '''' Te li sbottoni tu i bermuda o lo faccio io? ''Gabriel rimane in silenzio per qualche secondo e sento il suo sguardo su di me mentre il mio è fisso sul suo petto nudo, anche se non ci stavo dando la giusta attenzione. Fa finta di niente '' ovviamente tu '' scivolo ancora di più verso di lui e armeggio con l'orlo dei suoi pantaloni. Mi scosta un ciuffo di capelli che mi era caduto sul viso e mi sfiora la schiena con le dita, lungo la spina dorsale, facendomi rabbrividire. Dopo essersi tolto scarpa e calzino, si sfila anche i bermuda. Porta il costume ''perchè hai addosso il costume? ''lui fa spallucce '' li ho messi oggi pomeriggio. Con i ragazzi siamo stati un po' in piscina e al sole '' mette una gamba nella vasca e lascia quella ingessata fuori '' buon per te, così ti salvi dall'imbarazzo ti togliermi anche i boxer ''alzo le sopracciglia e mi alzo per staccare il doccino dal sostegno. Senza avvisarlo apro l'acqua e gliela spruzzo in faccia. Boccheggia e si fa scudo con le mani'' parli un po' troppo per i miei gusti''ridacchio chiudendo il rubinetto. Si sposta dalla fronte le ciocche bagnate e si tira indietro i capelli. Mi guarda sorridendo divertito'' rimani lì perchè hai paura di avvicinarti? '' '' certo che no! ''apro di nuovo l'acqua e stavolta mi avvicino per bagnarlo davvero tutto, stando attenta alla gamba fuori. Ogni volta che cerca di dire qualcosa lo interropo puntadogli il doccino sulla faccia e ridendo alle espressioni buffe che fa.'' ma vedi ... ''Esasperato tenta di afferrarmi e prendere il doccino ma allontanandomi da lui riesco a sfuggirgli più volte fino a quando, ormai al limite della doccia con le spalle al muro, Gabriel riesce ad afferrarmi i polsi e, nella nostro lotta per il doccino, mi bagno anche io. Stringendo nella mano il doccino conquistato, Gabriel allunga il braccio per chiudere l'acqua. '' Mi hai bagnata tutta! Contento? '''' sei stata tu a provocarmi ''tra le goccioline che bagnano le lenti dei miei occhiali riesco ad intravedere il suo sorriso. Li tolgo, irritata da quella vista sfuocata e mi giro, cercando qualcosa con cui asciugarli. Gabriel non si lascia sfuggire l'occasione e avvicina le labbra al mio collo scoperto per lasciare una scia di baci, roventi contro la mia pelle bagnata e fresca. Mi accarezza le gambe e mi spinge a portarne una nella vasca mentre i suoi baci salgono su, fino alla mascella. In pochi secondi mi ritorvo scalza e nella sua stessa posizione, con una gamba sopra la sua, per stare più vicini. Mi sfiora le labbra con le sue, senza mai baciarle, ma solo dei piccoli e leggeri tocchi, brevi e rapidi. Una lenta e dolce tortura. Non dura molto. Stanco di aspettare Gabriel mi bacia. è un bacio intenso, subito profondo, aggressivo. Mi morde li labbro inferiore, me lo lecca, mi bacia ancora. Ho la sensazione di essere divorata, più che baciata. Sono quei tipi di bacio che ti fanno tremare le gambe e che ti fanno desiderare di più. Gabriel afferra l'orlo della mia maglietta e lo tira, come se volesse strapparla. Mi allontano quel poco che basta a guardarlo. Ha l'affanno, lo sguardo febbricitante e il viso bagnato. Sarebbe dovuto essere illegale quello sguardo, perchè qualunque cosa mi avesse chiesto in quel momento, la mia risposta sarebbe stata si, tutto quello che vuoi. E infatti, imitando lui poco prima, alzo le mani, pronta per farmi sfilare la maglietta. Non se lo fa ripetere sue volte. Riprendiamo a baciarci, a toccarci dappertutto. Il mio reggiseno raggiunge la sua canotta, le nostra gambe si intrecciano, non si capisce più come siamo seduti. Armeggia con i miei pantaloni mentre io gli riempio il viso di baci, lo mordo sul collo, sulle guance. Mi sermbra di essere posseduta, di non essere più me. Più tardi probabilmente, pensando a quello che sto facendo, mi sarei chiusa in camera, abbassato le tapparelle e mai più uscita ma adesso ... adesso non volevo altro che continuare a provare quelle sensazioni, a essere toccata, baciata, qualcunque cosa da Gabriel e di farlo a lui a mia volta. toc, tocMi sbottona i jeans e scende la lampo. Mi alzo in piedi, sopra di lui per aiutarlo a sfilarli, con ancora le nostre labbra unite. '' Ehi amico, stai bene? ''Chris... '' Chris? ''Esclamo allontanandomi. La sua voce rompe quell'incantesimo che si era creato. Per la sorpresa, perdo l'equilibrio e il piede dentro la vasca scivola sulla pavimentazione bagnata. Mi sarei fatta molto male se Gabriel non mi avesse mantenuta afferrandomi le braccia.'' Ehi, tutto bene? Hai bisogno di una mano? ''La maniglia della porta comincia ad abbassarsi ma Gabriel, riprendendosi, gli impedisce di entrare '' no! cioè si! Non entrare! Sto bene! Non entrare! '''' ma sei sicuro? Non ti sento molto ... '''' sto bene Chris! Sul serio! '''' okay ... ti aspetto fuori nel caso ... '''' non preoccuparti, c'è Charlie con me, tu vai pure di sotto '''' oh! Capito! Ci vediamo dopo ''Mezza stesa sulla vasca, con una gamba a penzoloni fuori e mezza vestita, sospiro, rendendomi conto di aver trattenuto il respiro fino a quel momento. Io e Gabriel ci scambiamo uno sguardo, lui alza un sopracciglio'' che ne dici? Riprendiamo? ''-'' Mi spieghi cos'hai contro i reggiseni? ''Urlo contro Gabriel, agitandogli contro il mio reggiseno distrutto. Invece di sganciarlo, lo aveva letteralmente tirato, rompendo i ganci. '' non ci ho dato molto peso in quel momento ''Ridacchia Gabriel. In tutta risposta glielo lancio contro. Ci siamo spostati nella sua stanza per cambiarci e per trovare un po' di tranquillità. Dato che i miei vestiti sono tutti bagnati, Gabriel mi ha prestato dei sui bermuda e una sua maglietta con scritto '' DANGER OF OVERHEATING ''. Mi ha detto che è perfetta per me e gli ho tirato contro una scarpa.Si siede sul letto e mi fa segno di raggiungerlo. Ci guardiamo '' prima che ti salti di nuovo addosso, voglio che mi dici cosa ti passa per la testa oggi ''dice sbattendo leggermente la fronte contro la mia.'' ecco ... '' lo guardo di nuovo. Da dove comincio? Faccio un profondo respiro e raddrizzo le spalle '' prima voglio chiarire che quello che sto per dirti non riguarda te o la tua situazione e non è un modo per provare ad aiutarti o altro, okay? ''Gabriel assottiglia di nuovo gli occhi '' okay ... ''Prendo un altro respiro e lo guardo dritto neglio occhi'' voglio andare da Simone ''

Non Lasciarmi MaiWhere stories live. Discover now