CAPITOLO 43

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'' è vero che se ti fidanzi me lo dici? ''

Seduta al tavolo con un libro aperto davanti a me sobbalzo di fronte le parole di mia madre. Lei, come niente, lava i piatti con calma apparente. La cosa mi turbava. Prendo una pinza posata sul centro tavola e mi lego i capelli provando sollievo. Questo caldo mi sta uccidendo. Mi schiarisco la gola e assumo una voce indifferente

'' perché me lo chiedi? ''

Essendo girata di spalle non riuscivo a vedere la sua espressione. Sfoglio il libro non riuscendo più a concentrarmi sul racconto

'' non so ... '' sospira mia madre chiudendo l'acqua del rubinetto '' è una sensazione per lo più ... ''

Rimango con gli occhi incollati sul libro ma un brivido mi passa su per la schiena. Che sappia qualcosa? Impossibile. Dave non avrebbe mai tradito la mia fiducia mentre Noemi non sa ancora che io e Gabriel ci siamo rimessi insieme. Non perché non glielo volessi dire ma purtroppo ogni volta che ci incontravamo c'era sempre Castiel oppure aveva già appuntamento con lui. Castiel, Castiel, Castiel. Ormai non fa che parlare di lui e vivere per lui. È quasi irritante il mondo in cui Castiel le sta appiccicato. Anzi, non è quasi ma assolutamente irritante. Non posso intraprendere una conversazione che lui cambia subito argomento. E di solito quell'argomento è lui. Non è il ragazzo che mi aspettavo o almeno pensavo di aver conosciuto. È talmente geloso, possessivo, irritante. Se dovessi dargli un titolo sarebbe Castiel l'irritante. Non me la sentivo di parlare di Gabriel davanti a lui. Insomma non è Dave e non è Noemi. Per me è praticamente uno sconosciuto.

'' mmh ... ''

Mi fingo interessata alla lettura. Al termine ' bacio appassionato' cambio subito capitolo. Avrei letto quel libro con più attenzione un'altra volta. Battaglie. Ecco cosa mi ci vuole. Qualcosa di diverso dall'amore. Così non avrei corso il rischio di diventare rossa come un peperone se mia madre si fosse girata. Leggermente imbarazzata lo ero però. Se mia madre si fosse girata sarebbe stato un bel problema, varrebbe come una prova che sospetta qualcosa o sappia già qualcosa ma vuole sentirselo dire direttamente da me. Non ce la farei a mentirle ancora. Non ti girare, non ti girare ...

E invece lei lo fa. Prende lo strofinaccio e asciugandosi le mani ruvide si avvicina. E si siede accanto a me. Questo è un pessimo segno. Continuo a fingermi immersa nella lettura sperando che funzionasse. Ovviamente non funziona

'' allora me lo diresti Charlie? '

Ha usato il mio nome! Non tesoro, non amore ma Charlie. Cosa devo dirle? Si, mamma te lo direi? Oppure potrei affrontarla una volta per tutte. Lo saprà un giorno ed è meglio che glielo dica io. Alzo lo sguardo anche se un po' intimorito. Il collo mi prude e allungo una mano per grattarlo. Cavolo quanto sono sudata! Sarà il caldo o l'agitazione? O entrambi?

'' mamma ... '' sospiro alzando un sopracciglio e fingendo sicurezza '' perché mi fai questa domanda? ''

Mia madre alza le spalle e mi sorride. Il sorriso di chi la sa lunga. Quel sorriso che dice ho occhi e orecchie ovunque.

'' è solo una domanda Charlie. Per caso mi nascondi qualcosa? ''

Sa. Me ne rendo conto dal suo sorrisino, dal suo sguardo prepotente, dalla postura fiera e le mani congiunte in avanti ancora con lo strofinaccio stretto tra le dita. Il problema adesso è: quanto sa? Mi gratto la fronte sentendo anche il viso prudere.

'' tu sai che sto con qualcuno vero? ''

Come mi aspettavo non sembra affatto sorpresa. Anzi annuisce con una certa rassegnazione. Okay sa che sto con qualcuno e sono sicura che sappia anche che è Gabriel

Non Lasciarmi MaiWhere stories live. Discover now